A spasso per la Garbatella

Pubblicato il 2 luglio 2015

A spasso per la Garbatella

Una passeggiata estiva tra le vie del quartiere popolare più affascinante di Roma e poi una sosta a cena, magari all’aperto, per prendere un po’ di fresco: pizzerie, ristoranti chic, osterie popolari e tanta condivisione sociale

“La cosa che mi piace più di tutte è vedere le case, vedere i quartieri. E il quartiere che mi piace più di tutti è la Garbatella”. In effetti ha proprio ragione Nanni Moretti, perché la Garbatella è proprio quel tipo di quartiere che più che visitato, merita di essere esplorato. Non c’è un palazzo identico all’altro, i lotti delle case popolari degli anni Venti pieni di curve e spigoli Art Deco, i giardini, i muretti e i suoi colori, in prevalenza arancione e rosso pompeiano. In ogni angolo si nasconde una sorpresa, un piccolo particolare che merita una deviazione dal percorso. D’estate, poi, è ancora più affascinante esplorare la Garbatella, perché si può respirare l’atmosfera di condivisione sociale che la contraddistingue, come ad esempio le mitiche cene estive condominiali nei giardini, dove ognuno porta quello che ha in casa e si mangia tutti insieme al fresco e in allegria. D’estate, infatti, quasi sempre la meta delle mie passeggiate serali è proprio la Garbatella, anche per un aperitivo, una pizza con gli amici, oppure per un' ottima cena all’aperto in compagnia del Ponentino che accarezza le strade di questo quartiere. Ecco, allora, qualche suggerimento su dove fermarsi.

In mezzo al parco


Uno spazio sociale autogestito, un collettivo di giovani del quartiere che ha piano piano trasformato il vecchio deposito degli attrezzi abbandonato nel parco Cavallo Pazzo in un luogo di incontro, di cultura e di grande ristorazione. A Casetta Rossa si mangia benissimo. Una cucina tradizionale e semplice, fatta però con i migliori ingredienti a chilometro zero, a partire dagli splendidi formaggi del Casale di Martignano, fino ad arrivare alla morbidissima e succulenta bistecca alla brace; la carne è la chianina proveniente dall’allevamento Testa di Lepre. D’estate si prende l’aperitivo e si cena in un bellissimo e fresco terrazzo sotto le foglie di un gigantesco tiglio secolare.

Pizza sotto al pergolato


Garbatella offre tanti posti all’aperto dove passare qualche ora al riparo dalla calura estiva che opprime la città. Il pergolato della pizzeria Il Panonto è in assoluto tra i più suggestivi. Qui si può mangiare una gustosa pizza bassa “alla romana”, buona sì, ma soprattutto economica, perché tra fritti, pizza e birra difficilmente si superano i 15 euro a persona. Per chi non ama i fritti, in alternativa c’è un ricchissimo buffet di verdure senza limiti.

L’osteria radical chic


Di fronte al Palladium sotto le apparenti sembianze di un’osteria rustica si nasconde invece un locale curatissimo ed elegante. Il Ristoro degli Angeli è il regno di Elisabetta Girolami, e della sua cucina ricercata, ma comunque rigorosamente biologica e quasi completamente a chilometro zero. Tra i piatti da citare assolutamente la Focaccina con lardo di Cinta Senese, le Fettuccine degli Angeli (con burro di montagna, parmigiano stravecchio e semi di sesamo) e gli involtini di rombo di mare ripieni di verdure allo zenzero. Una spesa mediamente alta adatta comunque ad una cena di grande qualità.

Per vegani, vegetariani e non


L’atmosfera è quella tipica del ristorantino parigino di quartiere, semplice, tuttavia curato anche nei piccoli dettagli. Mobili di modernariato, fiori, e un pizzico di eleganza tutta francese. Ma il punto di forza di Le Bistrot è sicuramente la sua cucina strettamente vegetariana e vegana, ma altrettanto legata alla tradizione romana.  Una cucina sorprendente, quella di Daniela e Barbara Sabbatini, accattivante e mai banale. Qualche esempio? I veganissimi paccheri alla carbonara di zucchine con pancetta di seitan e tofu affumicato, oppure il sorprendente risotto rape rosse e tartufo, con un goccio di aceto balsamico a fare da paciere. 

Credits Photos: mytable.com; romaslowtour.com

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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