La storia di Voglia Trattoria Contemporanea inizia nell'ottobre del 2020. Sarebbe potuta partire anche prima - intorno a marzo dello stesso anno - ma il Covid ha fatto in modo che l'inaugurazione slittasse di qualche mese. Tuttavia, seppur in ritardo, il locale non è riuscito a sfuggire a mascherine e distanziamenti. E così, un paio di giorni più tardi rispetto all'apertura, l'Italia vive il suo secondo lockdown. Neanche il tempo di farsi conoscere dai clienti che Luca e Valerio, i due giovanissimi titolari, sono chiamati a reinventarsi. E a cambiare la loro offerta gastronomica, rendendo possibile l'asporto. Da quel momento s'inizia a parlare di panini. Si "riversano" all'interno del pane piatti tipici della cucina tradizionale, amatriciana e carbonara su tutte. Questo sarà un esperimento talmente riuscito da far in modo che, anche una volta ripreso il regolare servizio del locale, gli ospiti chiedessero di poter continuare a scegliere il proprio panino, magari seduti al tavolo e non più take-away. La formula attuale è quella del panino no-limits. Ma ci torneremo. Intanto, per il momento, il successo di Voglia ci insegna che di necessità si può far sempre virtù. Servono passione e tanta determinazione. A Luca e Valerio non sono mai mancate.

Una convivialità "chic"

In questo locale, che sorge in zona Casalbertone, l'ingrediente segreto è, ancora una volta, la famiglia. I due titolari sono cognati e l'esperienza che vogliono far vivere ai propri clienti è all'insegna della convivialità, dello scherzo, della possibilità che il cliente, seppur non ci si trovi fisicamente, si senta a casa. Da una parte, dunque, la familiarità tipica delle trattorie più tradizionali. Dall'altra, invece, la contemporaneità. Visibile, di certo, nell'arredamento (curato, e con più di qualche tocco innovativo), ma anche nel servizio - attento in maniera quasi maniacale ai dettagli - e nell'impiattamento.

"Nella botte piccola c'è il vino buono" 

Ciò che si serve vanta l'abbondanza dell'osteria e le "chicche" proprie di un ristorante più elegante, chic. La location è piccola, ma accogliente. Tutto si gioca sul contrasto di colori tra il bianco delle pareti e il nero dei soffitti. Ma anche dei materiali: il legno di pavimenti e tavoli, il ferro di cui si compone l'ampia "parete" che divide in due parti la sala. Una sorta di albero, che "crea", tramite un arco, un secondo ingresso. E poi sedie di legno e decorazioni, sempre in legno, trovano spazio sulle pareti.

Il menù: pochi piatti ma sempre freschissimi e di qualità

Il loro menù si basa su una scelta ben precisa, quella di fare pochi piatti, ma bene, con ingredienti sempre freschi e di qualità. Il risultato è una carta composta da cinque antipasti, cinque primi e cinque secondi, che vengono modificati 3 o 4 volte l'anno rispettando la stagionalità dei prodotti. L'offerta è, in effetti, un mix tra tradizione e innovazione. Accanto al "solito" tagliere, ci sono le pallotte cacio e ova ma anche la trippa fritta e la pizza di polenta taragna e funghi cardoncelli. Per quanto riguarda i primi, non mancano carbonara, cacio e pepe (ma "stagionale", e dunque con qualche aggiunta in base al momento dell'anno), e le fettuccine al cinghiale. Ma non solo: Voglia propone l'antica zuppa, con legumi misti, e le fettuccine con broccolo e noci. Infine, i secondi: si va dalla tagliata di pollo glassata alla birra, alla coda alla vaccinara e il picchiapò a sorpresa.

Viva i giovani! 

Per un dolcissimo fine pasto, cinque dessert: birramisù, cheesecake de Noantri, semifreddo al caffè, carpaccio di frutta e mousse di frutta. Sia in cucina che in sala, ma più in generale in ogni ambito che coinvolge Voglia, lavorano persone giovani. La "brigata” messa a punto da Luca e Valerio, inclusi coloro che si occupano della parte social, è under 30. Non potrebbe esserci esempio più lampante: in fondo, e nonostante le tante accuse, i giovani in Italia sono tutt'altro che fannulloni. E di fronte a un sogno - così concreto, seppur con qualche ostacolo di troppo - la risposta è sempre sì

Un futuro senza limiti

Nel futuro, i due titolari vedono la possibilità di aprire altri Voglia, facendo in modo che il concept del primo locale si estenda a macchia d'olio, incontrando più persone, tutte diverse tra loro. A proposito, la clientela di Voglia è variegata, tanto per quanto riguarda la "provenienza" che relativamente all'età. Tutti hanno provato la cucina di Luca e il servizio di Valerio, se ne sono innamorati al punto da non lasciarli più. E, tornando indietro al punto in cui siamo partiti, hanno esplicitamente richiesto che si facesse un passo indietro, a quando se si voleva mangiare una carbonara al ristorante bisognava metterla in un panino.

Ritorno al passato: panini no-limits

Il loro panino no-limits consente, con 24,90 euro, di scegliere il proprio panino tra amatriciana, carbonara, pollo fritto e autunno (hamburger, insalata, crema di zucca, provola e porcini), aggiungere una porzione di patatine e una birra artigianale. E poi proseguire, divertendosi a capire cosa ci sarà dentro il secondo, e poi terzo o quarto panino (il primo giro è a scelta, i successivi sono casuali). Al momento, si è deciso di dedicare un giorno particolare a questa formula, il martedì. E la risposta della clientela supera ogni più rosea aspettativa. "Non tutti i mali vengono per nuocere". Mi sa che c'avete ragione.

Voglia Trattoria Contemporanea

Via Giuseppe Arimondi, 15 - Roma
Tel. 3487276818

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