A Otranto ha riaperto il place to be della costa adriatica

Pubblicato il 5 giugno 2021

A Otranto ha riaperto il place to be della costa adriatica

A pochi passi dai famosi laghi Alimini, incastonato come un diamante in uno splendido scenario salentino, tra il mare cristallino e una vasta pineta mediterranea, esiste un posto tanto bello da togliere il fiato; il place to be della Costa Adriatica, quel luogo magico che tutti apprezzano e ricordano con gli occhi luccicanti. Non c’è margine di errore, mi riferisco a Balnearea Beach & Restaurant, una garanzia in termini di ospitalità, che soddisfa le richieste dei più esigenti e che sorprende chi non se lo aspetta, un solido punto di riferimento sulla cresta dell’onda da ben venti stagioni, precursore e dettatore di mode e stili di vita. Ci siamo andati a congratulare con coloro che hanno ideato questo format di successo, cercando di carpirne i segreti.



Intervista a Gianfranco Congedo, uno dei soci del Balnearea Beach & Restaurant, insieme a Daniela Mascello, Annarita Mascello e Luigi Simione.

Questa è la ventesima stagione di Balnearea. Ricordi ancora come, quando e con quale obiettivo è nato?
Era l’estate del 2002 quando insieme a mia moglie, mia cognata e mio cognato decidiamo di dare vita a Balnearea, un format innovativo di vivere un’area di balneazione. Da qui appunto il nome. L’obiettivo, infatti, fin dall’inizio è sempre stato quello di differenziarci dalle altre strutture.

Come definiresti oggi Balnearea?
Non vogliamo identificarci in un lido, non vogliamo essere un bagno e nemmeno uno stabilimento, ma un’area destinata alla balneazione, con l’aggiunta di servizi unici e a trecentosessanta gradi che soddisfano ogni esigenza. Un concetto innovativo da vent’anni, proprio grazie alla sua continua evoluzione.


Una società, la vostra, famigliare. Pensi che questo sia stato un elemento fondamentale nel decretare il successo di Balnearea?
Sicuramente. La forza della nostra unione sta nel fatto che siamo tutti e 4 non utili, ma necessari, perché ognuno ha sviluppato capacità ed esperienza in alcuni settori, sia di gestione che di controllo e di attenzione alla clientela. Riusciamo a coordinarci alla perfezione proprio perché ognuno di noi ha il suo ramo di competenza e responsabilità, senza interferenza alcuna. Era un sogno condiviso che si è realizzato.

So che vuoi fare un ringraziamento anche all’Amministrazione Comunale di Otranto…
Sì. Ci tengo a dire che l’Amminitrazione Comunale negli anni si è sempre dimostrata molto attenta alle esigenze del nostro litorale, sviluppando collaborazioni proficue a tutela di questo habitat meraviglioso.


Facciamo un salto nel passato. Siete stati i primi a portare i beach party in Salento, che avevano come special guests importanti djs conosciuti a livello internazionale… Da dove è venuta l’idea?
Ci siamo ispirati ai grandi eventi di matrice ibizenca e greca, iniziando a creare del movimento musicale in riva al mare del Salento con ospiti importanti di caratura internazionale; all’epoca, infatti, nemmeno nella zona di Gallipoli se ne facevano. Tra i tanti eventi abbiamo organizzato per due anni consecutivi il Sunset Ritual con Anané & Louie Vega. Per questo possiamo dire di essere stati i pionieri di questo format, che tra l’altro era gratuito, in quanto non si pagava alcun ticket.

Fondamentale è stata anche il vostro background personale. Da che settore venite?
Dal mondo della discoteca. Per anni abbiamo gestito il Living di Maglie, la più famosa e frequentata discoteca invernale del Salento, poi il Malè e, per chi lo ricorda, anche il Ciak a metà degli anni ‘80. Anni di esperienza nel settore ci hanno portato ad avere una particolare sensibilità nei confronti della clientela, che mutando porta anche la richiesta musicale a variare.


Oggi pare che in Salento sia finita l’epoca dei beach party. Quali sono le esigenze dell’attuale clientela?
Non ci sono più ragazzini giovanissimi e la nostra clientela attuale è più esigente non solo dal punto di vista musicale. Per questo abbiamo ampliato la nostra rosa di servizi e puntato all’esclusività. Non abbiamo più un dj in spiaggia, bensì un selezionatore musicale, che non dà la sua impronta, bensì segue l’onda e il gusto della clientela stessa, che cambia quotidianamente, ma che perlopiù apprezza lounge, chillout piuttosto che musica italiana rivisitata, ma sempre in chiave melodica.


Concordo. Per rilassarsi non c'è niente di meglio di una giornata in riva al mare in compagnia di ottima musica, cibo gourmet e qualcosa di buono da sorseggiare…
Balnearea Beach & Restaurant risponde appieno a quelle che non sono solo i tuoi “desideri”, ma anche quelli della nostra clientela tipo. Oltre alla zona privè, dove prendere il sole in riva al mare in totale tranquillità, sotto palmizi, gazebo o su maxi lettoni, infatti, non manca un servizio di ristorazione di alto livello. Il ristorante à la carte propone una cucina raffinata e gourmet, prevalentemente di mare, che rivisita la tradizione in maniera impeccabile, affiancato da una sushi terrace dove fare aperitivo al calar del sole. Ci sono poi self – service, rosticceria, pizzeria e via dicendo. Ovviamente non manca un’importante selezione di vini e cocktails. Basta chiedere e ti sarà dato.


 

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scritto da:

Laura Sorlini

Vanta un’esperienza giornalistica competente e versatile maturata in anni di redazione. Appassionata di enogastronomia e turismo e sommelier, è alla continua ricerca di aspetti ed eventi da raccontare nelle rubriche che cura periodicamente per alcune delle più autorevoli riviste di settore.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Balnearea Beach

    Laghi Alimini 0, Otranto (LE)

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