Sei di Treviso se: ecco i 10 cliché del trevigiano doc

Pubblicato il 26 marzo 2015

Sei di Treviso se: ecco i 10 cliché del trevigiano doc

Astenersi foresti...

C'è una lugubre e fosca località regionale, che volge a mezzogiorno e si chiama "Mestre", dove i miei colleghi di 2night hanno appena catalogato le usanze popolari, raccontando così alcune tipiche abitudini dei mestriniOra, io mi domando: se in quella che è una frazioncina di Venezia vanno vantandosi dei propri costumi, perché noi, abitanti di un Capoluogo pluri-millenario, non dovremmo gonfiare il petto per i nostri?
Vediamo allora una decina di cose che ogni autentico trevigiano ben conosce.

L'appuntamento a Porta S. Tomaso

"Ci vediamo al Botegon". Ovvero al locale storico di Porta S. Tomaso, dove si è in una delle zone più piazzarotte del centro e contemporaneamente si può nutrire la speranza di trovare parcheggio a due passi. Speranza spesso vana, ma chissene.

Il pranzo sul Montello

Possibilmente di domenica, col sole. Vettorel, Baita, Sbèghen e tutti gli altri ristoranti e agriturismi del Montello sono un'irrinunciabile mèta autunnale/primaverile per ogni compagnia trevigiana D.O.C.

La mozza dalla Gigia

Eh vabbè. C'è bisogno di spiegare? Le mozze di Sandro e Ovidio, così come l'atmosfera unica della Gigia, non si descrivono. Si gustano.

Il cibo onto alle Fiere di S. Luca

Sono appena terminate, e ancora mi sto leccando le dita. Da bambino andavo alle fiere per saltare su una giostra dietro l'altra; da adolescente, per rubare un bacio al buio alla tipa che mi piaceva. Ora ci vado per le frittelle, i panini alla salsiccia e tutto il resto!

Lo spritz alla loggia dei Trecento...

...con nostalgia infinita del Biffi. Quei paninetti caldi alla porchetta hanno segnato la vita di tutti noi. Fortuna che Soffioni e Beltrame son sempre lì, a rifocillare ogni "fiol dea piassa" che si rispetti.

Portare la tipa a spasso sulle Mura

Che fantasia, eh? Ma a volte andare sul sicuro è meglio di voler fare gli originali, con le donne. Specie se le nostre mura cinquecentesche offrono una tra le più belle passeggiate di tutto il Veneto. Chi non ci è mai stato, ad un primo appuntamento?

Quelle domeniche al Super

Ai miei tempi, gli adolescenti non andavano certo a ballare il sabato sera, bensì la domenica pomeriggio. Chi in pullman, chi con l'SR o il Booster, chi accompagnato in auto dal fratello grande. E si andava al Supersonic, perché l'Odissea era "da truzzi".

I panini di Dario e della Bianca

Che meraviglia. Non c'è niente di meglio che uscire dalla discoteca in preda alla fame chimica e volare in stazione da Dario o al Panorama dalla Bianca (rigorosamente pronunciato con l'articolo determinativo), i paninari notturni più storici di Treviso.

Estate a Jesolo...

Passi l’anno fantasticando su ogni sorta di vacanza esotica, ma sotto sotto non vedi l’ora di collezionare serate e aperitivi nella cara vecchia Jesolo, dal Duna al Veliero, dal Terrazza al Marina, dal Casabianca al Vanilla.

...Ma inverno a Treviso!

Quando fa freddo e le giornate s'accorciano, hai il c... il fondoschiena pesante. E a ragione. Perché mai andare fino a Mestre, a Padova, a Venezia quando possiamo far serata qui? Che vengano loro se vogliono. Treviso è meglio. Punto.

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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