Ecco MeAT, la tradizione giudaico romanesca a tavola al Portuense

Pubblicato il 1 settembre 2018

Ecco MeAT, la tradizione giudaico romanesca a tavola al Portuense

Nato dall’idea di due soci e amici, questo ristorante si è rivelato una delle soprese più positive dell’ultimo periodo. Andiamo a scoprirlo insieme

C’è chi afferma, e probabilmente con molta ragione, che le fondamenta più antiche della cucina tradizionale romana debbano essere ricercate nelle antiche ricette della comunità ebraica di Roma. Se pensi che quella romana è la più antica comunità israelitica al mondo con oltre 2000 anni di storia (già se ne parlava sotto l’Imperatore Augusto) puoi ben immaginare in tutti questi secoli quanta influenza possa esserci stata nella tradizione popolare a tavola. Oggi mangiare la vera cucina giudaico romanesca è diventato difficile anche e soprattutto al Ghetto, lì dove è nata, con l’afflusso del turismo di massa, ma a Roma c’è un nuovo posto dove queste antiche tradizioni vengono coltivate e mantenute integre, un ristorante nel cuore del quartiere Portuense dove, grazie alla passione di due amici e soci, ancora oggi possiamo riscoprire questi sapori. Oggi parliamo di MeAT.

A casa di Marco e Angelo

Non lasciarti ingannare dal nome, MeAT non è un ristorante di carne. O meglio, non è solo un ristorante di carne. Qui, a casa di Marco e Angelo (il nome è proprio l’acronimo di Marco e Angelo Trattoria) potrai gustare tutti i piatti della vera cultura giudaico romanesca, dai fritti alle verdure, dalla carne al pesce, per non parlare dei mitici dolci della casa.

Solo prodotti freschi

Una delle qualità che più apprezzo di questo ristorante è l’attenzione e la cura particolare rivolta ai prodotti e alle eccellenze del territorio laziale. Il menù, infatti, varia spessissimo a seconda di quello che viene comprato al mercato ogni mattina. Se l’autunno è la stagione dei funghi, la primavera è il trionfo del carciofo, così come l’estate delle verdure (in primis il fiore di zucca). Una qualità alta della materia prima che si riflette e si sente tantissimo nei piatti di MeAT.

Sentirsi coccolati

Un ambiente sobrio, con colori pastello smorzati tranquillizzanti, un servizio attento, cortese e preciso sono alcune delle tante qualità di questo bel ristorante, ideale per venirci in coppia o insieme ad una tavolata di amici. Molto bello, d’estate, mangiare fuori nel fresco dehors sul retro.

I piatti che non puoi perderti

Come ho già detto, qui da MeAT il menù dipende moltissimo da quello che Marco e Angelo riescono a trovare ogni giorno nei migliori mercati di Roma, ma ci sono dei piatti che rimangono sempre in menù, come ad esempio la mitica Cacio e Pepe con pistacchio della casa, una variante delicatissima dello storico primo piatto romano. Altro capolavoro della casa è l’hummus, preparato quotidianamente fresco, in assoluto tra i migliori che puoi assaggiare in città. Altra specialità da non perdere sono i fritti, come il mitico Carciofo alla Giudia, o le verdure in pastella sempre preparate espresse.

Carne, pesce e tante verdure

Con i suoi tanti piatti a base unicamente di verdure, MeAT è divenuto presto una delle mete preferite dai vegetariani romani, ma qui si mangia anche dell’ottima carne e anche tanto pesce. Abbacchio, polpette, bistecche, manzo (bollito alla picchiapò) e pollo (notevole il kebab), e poi carpacci di baccalà e di bottarga di muggine e la superba Tagliata di tonno in crosta di pistacchi e sesamo.

Parliamo dei dolci e della cantina

Perché, a mio avviso, il vero pezzo forte di questo locale sono i dessert. Da assaggiare obbligatoriamente quelli della tradizione giudaica, come le mitiche Bombette di riso (variante dolce dei supplì) e le pizzarelle di pane azimo con miele caldo o il salame di cioccolato con confettura all'arancia. Nella stagione fredda, invece, da non perdere la Pera al Merlot con gelato e il Millefoglie di carasau caramellato con crema e frutti di bosco. La cantina conta oggi più di 70 etichette nazionali ed estere comprese alcune di tradizione kosher importate direttamente da Israele.

Foto di copertina gentilmente concessa da MeAT

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

IN QUESTO ARTICOLO
  • MeAT

    Via Portuense 465, Roma (RM)

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