Enrico di Porta Portello a Padova ci racconta i segreti di un panzerotto da urlo

Pubblicato il 27 aprile 2022

Enrico di Porta Portello a Padova ci racconta i segreti di un panzerotto da urlo

Una storia di rinascita e anche di scommessa personale su ciò che i giovani possono, devono e sanno fare: ovvero provarci, sempre. Inizia così il racconto di Porta Portello Portami Via, con un piccolo spazio prima preso in gestione per tutt’altro scopo e poi allestito a locale che, nel momento del maggior bisogno, ha simbolicamente rappresentato una possibilità reale per Enrico e Luca Bortolami, precisamente la parte operativa e quella amministrativa del “nuovo” punto vendita di panzerotti sito al Portello.
 
Enrico, l'ultima volta che ci siamo sentiti eri impegnatissimo per l’inaugurazione di questo nuovo locale, era lo scorso giugno se non sbaglio e oggi a diversi mesi di distanza, come va?


Beh lo dico a bassa voce ma nemmeno troppo: va alla grande, sono sincero. Siamo veramente felici e contenti, certo sono rimasto lo stesso ragazzo impegnatissimo del tempo perché sai qui non abbiamo giorni di chiusura e lavoriamo tutto il giorno fino alle ore 2.00am però la soddisfazione ad oggi è grande. Il riscontro nella nostra città è stato immediato, il prodotto piace, i condimenti anche e la cosa incredibile è che – essendo qui tornato tutto il grandissimo gruppo degli studenti fuori sede e non – la nostra clientela è veramente ampissima. Lasciamelo dire poi, che credo di fare un ottimo prodotto, che però sarebbe nulla senza i miei super dipendenti: sai, ho tantissimi clienti che tornano proprio perché ormai battuta dopo battuta, si è venuto a creare quasi un legame di amicizia. Questo conta moltissimo per noi!
 
Facciamo un passo indietro però, per chi ancora non ha avuto modo di conoscervi. Ci racconti come è nato il progetto Porta Portello Portami Via?

Tutto nasce durante il primo periodo della pandemia, perché di base prima io ero un dipendente di “daPrette”, il locale di panzerotti di Piazza dei Signori. Con il suo fallimento e quindi con il mio ritrovarmi a casa però non mi sono perso d’animo e anzi, con l’aiuto di mio fratello che ha gestito tutta la parte amministrativa e anche con l’aiuto e la molte conoscenze dell’ex titolare della linea “daPrette” ci siamo rimessi in moto e abbiamo allestito questo piccolo punto vendita – che in realtà volevamo dare in affitto – facendolo diventare il nuovo punto di ritrovo del Portello.
 
E proprio il Portello è un po’ il cuore di questo progetto, non a caso lo avete inserito anche nel nome…
 
Assolutamente sì, questa è una zona super viva di giovani ma anche di un mix culturale che si prestava perfettamente a questa nostra idea di business. Dopotutto il panzerotto è famoso sì per essere incredibilmente buono, ma anche per esser un pranzo veloce ed economico per chi ha poco tempo e poca disponibilità economica, ma certo non vuole rinunciare a un prodotto buono e artigianale. E poi questa è anche la zona che più si anima la sera, non a caso noi siamo aperti fino alle 2.00am e ti posso assicurare: abbiamo gente tutte le sere fino a tardi, martedì sera compreso. Proprio perché vendiamo un prodotto che ben si presta ad essere l’ultimo spuntino prima di rincasare, soprattutto dopo aver fatto un aperitivo lungo con gli amici no?
 
Non è però finita qui, vero?

No assolutamente no. Porta Portello Portami Via nasce fin da subito per essere un progetto che non deve arrestarsi al solo punto vendita ma ancor più, alla sola Padova dove è nato. Non a caso siamo già a Mirano e prestissimo saremo in Via Umberto I, in pieno centro città. Il futuro più prossimo vedremo cosa ci riserverà ma è cosa quasi chiusa che a breve ci potrete vedere anche a Bassano.


Porta Portello Portami Via, Via Belzoni 182, Padova - Tel. 0492146518

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scritto da:

Anna Iraci

Nata a Padova qualche anno fa, appassionata di film gialli e pizza diavola, meglio se assieme. Giocatrice di pallavolo nel tempo libero e, nel restante, campionessa di pisolini. Saltuariamente (anche) studentessa. Da grande voglio scrivere, ma siccome essere grande è una rottura, intanto bevo Gin&Tonic. Con il Tanqueray però.

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