Autunno 2021: la miniguida del bere bene, edizione Mestre e dintorni
Pubblicato il 29 ottobre 2021
Le uniche sfilate che davvero mi interessano sono quelle di bartender e camerieri/e, quelle tra i tavoli con in mano vassoi pieni di cocktail, di calici, di bottiglie. I dopocena della stagione autunno inverno 2021 di Mestre e dintorni sono promettenti, ma attenzione a non farti ingannare dalle insegne: non tutte le enoteche e i cocktail bar che si definiscono tali lo sono per davvero. I falsari esistono ovunque.
Questa è una selezione di alcuni dei miei posti preferiti, quelli che sto frequentando e che continuerò a frequentare nei prossimi mesi. Vie le pantofole: si esce. Perché è vero che i vini e i distillati più invecchiano e più sono buoni, ma lasciarli troppo tempo sigillati non va bene. Sarebbe un spreco, non credi? E se le basse temperature spaventano anche te, ricorda che ci sono calici, bottiglie, bicchieri e buona compagnia che ti scaldano. Che la sfilata abbia inizio.
Ma tu lo sapevi che il gin è nato per scopi medicali? Io l’ho scoperto in Piazza Ferretto nel nuovo paradiso della bacca di ginepro, che in pochi mesi è riuscito ad attirare gente di tutte le età: nel weekend, per trovare posto, devi prenotare. Grazie a Petit Bistrot per aver portato una ventata di contemporaneità a Mestre. La carta dei cocktail a base dei gin è sterminata. Ogni varietà di bacca è miscelata sapientemente con erbe e/o spezie, nonché servita al tavolo con maestria in bicchieri a dir poco fotogenici. Ci sono il Gin Mare con tonica, rosmarino e granelli di pepe nero; il Berlino con gin Monkey 47, tonica, arancia disidratata, fiori di lavanda; il Gin Gin, con gin dai sapori d’oriente, tonica, zest limone e fiori edibili. Altro che gin tonic!
Petit Bistrot. Piazza Erminio Ferretto, 7 - Mestre (Ve). Tel: 3314427605
Hanky Panky è tante cose: un cocktail a base di gin e vermouth, una canzone di Madonna e, da qualche mese, un cocktail bar che si definisce «piccolo ma coccolo», insomma adatto a una serata informale tra amici, senza puzze sotto il naso. Bada bene che ciò non equivale a una serata tra drink di media qualità, anzi tutt’altro. Qui trovi vodka Martini con dry vermouth Ketel One; trovi infusi di Tanqueray dry (gin), amaro, succo di lime, Ardbeg (whisky), prosecco, cordiale al cocco; trovi Maestro Dobel gialla (tequila) miscelata con liquore al rabarbaro, succo di pompelmo e fragola e succo di lime. Sbarro gli occhi solo a scriverlo. Sappi che la sapienza della mixology passa anche per il ghiacco e qui il ghiaccio è cristallino e scolpito.
Hanky Panky. Calle Legrenzi, 5 - Mestre (Ve). Tel: 3479545171
Nella carta autunnale trovi l'Interstellar (iquore al ribes nero, Cherry Heering, liquore all’amaretto, succo di lime), l'Orsa Maggiore (tequila Patron, triple sec, sciroppo di zenzero fatto in casa, peperoncino fresco), la Via Lattea (liquore al gelsomino, succo di lime e velluto). Hai tempo fino alla notte di Halloween per puntare in alto con queste bontà (e tasso alcolemico e fantasia), poi chissà cosa si inventeranno! Il rinnovato bacaro Le Colonne (ex Le Colonne D'Ercole) investe sulla mixoloxy, sempre cercando di varcare il limite estremo della conoscenza: svecchiandosi e miscelando drink d'autore. Ecco perché il secondo bicchiere (o calice, se preferisci: l'anima da bacaro permane) è d’obbligo: per superare i confini del mondo, alias dei sapori, conosciuti. Sì, ogni scusa è buona per bere bene.
Le Colonne. Via Torre Belfredo, 41 - Mestre (Ve).
Sono una persona con i piedi per terra, ma ogni tanto devo dare libero sfogo alla mia anima principesca e tirarmela un po’. Cercare di nutrire la propria autostima è una buona abitudine, soprattutto se ne hai poca come me. Dopo un Americano, un Cosmopolitan o un cocktail fuori menu a regola d’arte, è sicuramente più facile. La terrazza panoramica Blind Spot, con la sua atmosfera un po’ newyorkese e le sue lampade di design, è al diciottesimo piano della Hybrid Tower di Mestre, o al diciassettesimo nei mesi freddi, al chiuso, con vista dalle vetrate. Ed è subito foto sui social.
Blind Spot. Via Torino, 6 - Mestre (Ve). Tel: 0418477846
Sotto il DiningRoom è nascosto un caveau di preziose bottiglie di svariate provenienze e annate: una cantina da veri intenditori. Se, però, una bottiglia è troppo (e qui, da buon/a veneto/a, dovresti un pochino vergognarti, ma, dai, questa volta ti perdono) alla mescita trovi circa dodici vini fermi e cinque bollicine. Sappi che cambiano spesso. Anche il reparto cocktail dietro il bancone non è da meno, se punti a gradazioni alcoliche superiori. La selezione magistrale di distillati va a formare tutti i grandi classici della mixology: Bloody mary, Margarita, Cosmopolitan, Manhattan, Old fashioned. Non sottovalutare il dopocena margherotto: sa stupire anche lui, in positivo.
DiningRoom. Via Fratelli Bandiera, 22 - Marghera (VE). Tel: 0415383210 / 3484386022
Di’ cosa vuoi, di’ che miscele e combinazioni preferisci, o fatti consigliare, e ti verrà servito. Da Capitolo Uno a Spinea funziona anche così: oltre alla carta dei cocktail, sia classici sia sperimentali – fatti con sciroppi home made, gin infusi e bitter aromatizzati in casa – puoi chiedere un drink su misura. So che Mirano suona più figa, ma questo salottino nella storica barchessa, da poco restaurata, di Spinea, non è da meno. Perdipiù, ha un ampio parcheggio. La classe non è acqua: è Capitolo Uno.
Capitolo Uno. Via Enrico Fermi 3 - Spinea (Ve). Tel: 3491963584
Questa volta comincio da un esempio di cocktail che puoi trovare in questo locale miranese: il cocktail dessert Tiramisù, fatto con 30 ml di Baileys, 25 ml di liquore Kaluha al caffè, 15 ml di triple sec, 15 ml di liquore al cacao bianco, 30 ml di panna fresca, 15 ml di sciroppo di zucchero, 1 cucchiaio di mascarpone. Quando si dice: «studiato nei minimi dettagli». Blackout sa come farsi riconoscere con le sue 40 etichette di vodka, 50 di whiskey, 30 di rum e i suoi famosi sei tipi di Americano. Qui i bartender la sanno lunga e non smettono mai di creare e di stupire.
Blackout Cocktail&More. Via Barche, 43 - Mirano (Ve). Tel: 0414767918
Tra le vie di Mirano si nasconde un piccolo locale al quale potresti non dare una lira: molto informale, luci soffuse, arredi datati. Ma chi non si lascia trasportare dalle tendenze e dalle mode, sa che Ernesto Piano Bar è una tappa storica, una certezza, un’istituzione del buon bere. Ernesto è un barman con esperienze oltreoceano. Una delle caratteristiche del suo cocktail bar è, nel menu, l’assenza degli ingredienti dei drink: se vuoi informazioni, devi chiedere. Come lui e il suo staff se li ricordino sempre tutti è un mistero che ancora devo scoprire ma, d’altronde, dovrebbe essere così in tutti i cocktail bar, non credi? Qui, almeno una volta nella vita, devi ordinare il Cubano.
Ernesto Piano Bar. Via Antonio Gramsci, 63 - Mirano (Ve). Tel: 041433331
Lo scrigno delle meraviglie per tutti gli amanti dei cocktail e, soprattutto, per i fanatici del gin è senza dubbio La Gineria. Non so se servano presentazione per questo locale. Perfino la via in cui si trova evoca lusso: via Luxore. Qui trovi ottocento etichette di gin, cocktail signature, arredi fatti a mano, piantine aromatiche e un grande giardino che è un’oasi di pace. Secondo la Gineria, «il gin perfetto non esiste»: è tutta questione di alchimia, affidata alle mani di operatori qualificati ed esperti nell’arte della mixology. Così è nato anche il Ginetto, il gin prodotto dalla Gineria. Grazie Diego per aver portato l’aroma del ginepro ai massimi livelli.
La Gineria, via Luxore, 1 - Santa Maria di Sala (Ve). Tel: 0418770789
Spesso Mira viene vista come una terra di passaggio, ma forse merita una sosta. Nella piazzetta dove un tempo c’erano le vecchie chiuse, oggi c’è un’enoteca che offre vini in bottiglia particolari e vini alla mescita di qualità, anche naturali e biologici. L’Enoteca Vecchie Chiuse ha una vista panoramica sulla Riviera del Brenta e un plateatico dal quale godersela con qualche grado di alcol e di felicità, meglio se con la giusta compagnia.
Enoteca Vecchie Chiuse. Via delle Porte, 16 - Mira. Tel: 3337851193
Un po' vintage, un po' lussuoso: quando entri in un vero American bar te ne accorgi subito. Bancone tondo, pianoforte, coppe di Martini e musica d'autore. Gli American bar nascono dopo il proibizionismo, nelle hall dei grandi alberghi, a suon di jazz. Premiato anche dal Gambero Rosso, il Mirage di Dolo può vantare questo appellativo, grazie anche a cognac, armagnac, brandy spagnoli, rum, whisky, di cui alcuni invecchiati oltre dieci anni, amari e liquori, nonché una vasta scelta di bollicine italiane e champagne. Anche la periferia sa come alzare il gomito con stile.
Mirage American Bar. Piazzetta degli Storti, 7 - Dolo (Ve). Tel: 0412711215
«Nessun posto è come Casa Mia». In questa frase, scritta sulle pareti del locale nello Squero dolese, è racchiusa l’essenza di questa enoteca e cocktail bar: informalità e simpatia, ma anche classe e professionalità. I cocktail sono magistrali, preparati con distillati di qualità, e le etichette che compongono la bottiglieria sono selezionate a dovere. Tra arredi rustici, luci soffuse, qualche tavolo all’interno e molto spazio all’esterno, ci si diverte e si socializza. Queste sono le serate che mi piacciono.
Casa Mia. Piazza Cantiere, 31 - Dolo (Ve). Tel: 3497044972
Foto di copertina de La Gineria Restaurant & Cocktail Bar
Foto di Petiti Bistrot di Monica Cesarato
Foto di DiningRoom e di Mirage American Bar di Fabio Vianello
Foto di Ernesto Piano Bar da PxHere
Foto interne dalle pagine social dei rispettivi locali
scritto da:
Ho un superpotere: mi circondo di ritardatari cronici pur essendo sempre in anticipo. Amo il lunedì, non mi piace la birra e mi sveglio sempre dopo il primo squillo di sveglia. La normalità è sopravvalutata.
Dai facili tour adatti a tutte le gambe (anche a quelle non allenate) alle discese estreme di downhill per i più spericolati.
LEGGI.