Mangiare bene in un ristorante d'hotel si può: Ristorante La cupola a Venezia

Pubblicato il 22 ottobre 2020

Mangiare bene in un ristorante d'hotel si può: Ristorante La cupola a Venezia

Il nuovo trend per chi ama uscire alla sera è cenare nel ristorante di un hotel. Nelle grandi metropoli internazionali questa è una cosa molto consueta, mentre in Italia è una moda che solo ora sta prendendo sempre più piede, dato dal fatto che l’italiano solitamente ha un po' paura di pagare un conto più salato rispetto a un ristorante esterno e teme di trovare una cucina internazionale piuttosto che piatti della cucina italiana e regionale.

Ma sempre più spesso una cena in un ristorante d’albergo può riservare anche delle piacevoli sorprese, con esperienze gastronomiche di qualità e livelli offerti sempre più alti. A Venezia molti hotel sono diventati veri poli gastronomici, con realtà e chef molti interessanti e creativi. È il caso del Ristorante La Cupola presso l’Hotel Carlton on the Gran Canal, situato proprio di fronte alla stazione ferroviaria di Santa Lucia.


Sull’onda di questo nuovo trend, il Ristorante La Cupola ha organizzato una serie di degustazioni guidate per soddisfare il palato sia degli ospiti dell’hotel, ma anche dei cittadini veneziani e non, che vogliono partecipare. Ed ecco che per quattro venerdì, vengono offerti quattro diversi menù degustazione, abbinati ad altrettanti vini: vengono proposti sapori nuovi o più tradizionali, ispirati a una cucina innovativa, ma strettamente legati alla tradizione del territorio Veneziano, oltre che a quello Italiano e ai loro genuini richiami.

Ogni singolo piatto del Menù Degustazione è preparato dal talentuoso Chef Cosimo Giampaolo e poi spiegato dal maître in tutte le sue caratteristiche e particolarità, così da condurre l’ospite in un vero e proprio viaggio tra i sapori. I deliziosi vini abbinati alle portate sono ogni volta sapientemente illustrati da Anna Cardin, migliore sommelier d’Italia nel 2015, che ha scelto, come abbinamento ai piatti, delle cantine vinicole meno conosciute, ma che vantano una produzione di altissimo pregio e qualità. Un paio di settimane fa ho avuto il piacere di partecipare alla prima di queste degustazioni, intitolata “I colori del mare”.


Al nostro arrivo siamo state accolte dalla stessa Anna, dal maître Filippo Nocerino e dal Food & Beverage manager Nicol Boscato, che ci ha subito offerto un buonissimo aperitivo con qualche stuzzichino.


Dopo un delizioso Rossini e un paio di cicchetti, ci siamo accomodate nella raffinata e intima sala interna del Ristorante La Cupola.


La cena è iniziata con un antipasto composto da due classici della cucina veneta e un classico mediterraneo: Baccalà mantecato, Schie con crema di mais e Panzanella di piovra.


Non credo che il baccalà mantecato abbia bisogno di nessuna presentazione: un piatto antico e cosi particolare, da esser oramai conosciuto in tutto il mondo. Le Schie, solitamente servite su polenta di mais, sono un piatto tipico della Laguna veneta. Sono dei gamberetti di piccole dimensioni di colore grigio e sono leggermente diverse da quelli classici: hanno un gusto unico e la loro polpa è ricca di sapore. Una prelibatezza che si trova esclusivamente nella zona lagunare tra Venezia e Trieste. La panzanella è una ricetta tipica della cucina Toscana che si prepara in estate con il pane raffermo e le verdure, ma che qui è stata rivisitata in versione di mare, con l’utilizzo della piovra.

Un antipasto molto invitante e con porzioni decisamente abbondanti! Il baccalà era molto delicato e raffinato, le schie fritte erano croccanti come le patatine e si sposavano alla perfezione con la polenta morbida e cremosa, la piovra cotta alla perfezione, era morbida e piena di sapore. Ritrovare queste tre delizie in un solo piatto è stato un inizio molto promettente!


Anna ci ha abbinato un Oltre il Classico Brut, di Cà di Frara, un Metodo classico 100% pinot nero, con minimo 30 mesi sui lieviti. Una bollicina di carattere, con un palato cremoso ma allo stesso tempo con acidità presente e piacevole. Un vino rappresentativo di un territorio importante come l’Oltrepò Pavese. Perfetto per pulire il residuo di grasso in bocca dato dal baccala e dalla frittura.
 
Per primo abbiamo assaggiato una Lasagnetta di pesce bianco con emulsione di capparozzoli e crema di broccoli.


Nel dialetto veneto con il nome di capparozzoli si indicano le comuni vongole veraci, molto diffuse nella costa veneziana e facilmente reperibili.
I caparossoi che provengono dalla Laguna hanno un caratteristico colore scuro e sono più saporiti di molluschi simili. Qui vengono usati come emulsione per completare la delicatezza della besciamella e del pesce bianco nella lasagnetta.  La crema di broccoli, verdura tipica invernale, una sorta di distillato di questo saporito vegetale, racchiude al suo interno mille e più proprietà benefiche e dona un contrasto sia di colore che di sapore alle lasagne.
 
Anna ci ha abbinato un Arneis Fussot Langhe Doc 2019 di Ghiono. Un vino con una certa sapidità, con note distintive di pera, frutta a polpa bianca ed erbe aromatiche, perfetto per questo primo piatto cremoso e salino allo steso tempo. Il vino in assoluto che ho preferito durante tutta la degustazione!
 
Per secondo lo chef Cosimo ci ha presentato un Filetto di branzino con crema di topinambur e carciofini violetta.


Il topinambur, tubero croccante snobbato nel recente passato come ortaggio povero, sta ritornando in auge sulle tavole per via delle sue incredibili proprietà nutrizionali.
La crema morbida abbinata ai carciofini violetta, tagliati a julienne, e il filetto di branzino, sapientemente scottato, si sposavano perfettamente.
 
Come vino di abbinamento, Anna ha scelto un Gramogliano Friuli Colli Orientali doc 2018 di Canus. Un cuvée di sauvignon, friulano e chardonnay, con gusti complessi, perfettamente in linea con il gusto amarognolo del carciofo e del topinambur, ma senza coprire il gusto delicato del branzino. Il 30% viene maturato in legno, il resto viene affinato in acciaio. Un vino adatto a lunghe conservazioni in bottiglia.
 
Per concludere la degustazione, ci è stata servita una Torta di Ricotta con frutti rossi caldi e crema.


Qui il sapore della ricotta si abbinava molto bene a quello un po’ acido dei frutti di bosco, reso ancor più piacevole dalla dolcezza della crema alla vaniglia.
 
In abbinata un Diloro Fior d’Arancio Colli Euganei Passito Docg 2015 di Maeli.
 

Un passito ottenuto dall’uva Fior D’Arancio, un moscato giallo in purezza, dove le uve sono appassite per 3 mesi e mezzo, con la fermentazione fino a primavera (molto lenta). Riposo sulle fecce fini per circa 2 anni in acciaio. Semplicemente strepitoso: non ci sono altre parole per descriverlo!
 
A fine degustazione lo chef Cosimo, tanto talentuoso quanto umile, ci è venuto velocemente a salutare. Tra i veri premi che ha conseguito, ricordiamo il premio Fogher d'Oro e quello del Gambero Rosso.
 
Il Ristorante La Cupola presso l’Hotel Carlton on the Gran Canal ha in programmazione le seguenti degustazioni:

Venerdì 23 ottobre 2020 – Menù Degustazione “I sapori del Mare”
Venerdì 13 novembre 2020 – Menù Degustazione “Dell’Orto”
Venerdì 27 novembre 2020 – Menù Degustazione “I Profumi delle nostre Isole”


PREZZO:
Euro 65,00 per persona

 
Ciascuna serata inizierà alle ore 19:45 con un aperitivo di benvenuto per poi passare alla vera e propria esperienza degustativa a partire dalle ore 20:30. Assolutamente da provare!

  • CENA BLOGGER
  • RECENSIONE

scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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