Dove vado quando ho voglia di cucina tipica a Vittorio Veneto...
Pubblicato il 12 marzo 2015
Chiariamo subito: chi ancora la chiama “Dormitorio Veneto” non ha capito niente. O è rimasto alle calende greche. Infatti, per essere una (splendida) cittadina di provincia, non solo Vittorio Veneto vanta diversi pub di livello, ma anche in fatto di locali tipici si difende davvero bene. E tra una visita al Castello di S. Martino a Ceneda, e una passeggiata medievale lungo la Cal Granda di Serravalle, trovi sempre la tua brava osteria in cui assaggiare la “renga”, cioè la mitica aringa alla vittoriese, o una trattoria dove gustare altre storiche specialità locali. Ma non solo…
In Piazza Flaminio, anima storica di Vittorio Veneto, ecco la Trattoria Alla Cerva, un posto tipico che più tipico non si può. Dall’architettura interna, con il suo accogliente mobilio in legno e i sobri elementi artistici, fino alle proposte della cucina, un inno gastronomico ai sapori della provincia di Treviso: sopa coada, radici e fasoi, soppressa all’aceto, muset col cren, guancia di manzo brasata, maiale al latte. Per innaffiare il tutto, giunge in nostro soccorso una cantina varia e generosa, con convenienti vini alla mescita ma anche bottiglie di una ragguardevole importanza.
Fortemente rinnovata negli ambienti (oggi comprensivi di uno splendido giardino interno), ma conservativa e tradizionalista in tavola, è il ristorante Via Caprera, “hostaria” tra le più blasonate di tutta Vittorio Veneto. Accanto a menù stagionali che si fregiano dei più freschi approvvigionamenti disponibili nel periodo, la cucina di Via Caprera propone le tipiche specialità locali disponibili tutto l’anno: nervetti alla cipolla, bigoli con le sarde, costata di cavallo con l’osso, salame al cioccolato e crostate fatte in casa. Ti consiglio l’apposito menù degustazione, che propone 4 ricette della casa in abbinamento ai quei vini che meglio le accompagnano.
Varcare la soglia della Trattoria Leon d’Oro di Serravalle è come entrare in certi quadri d’epoca: un ambiente sobrio, caldo e rassicurante, dove ogni cliente viene coccolato e preso per la gola. Dall’antipasto fino al dolce, Lorenzo e Michela portano in tavola solo ingredienti di pregio, materie prime di qualità, prodotti tradizionali come radicchio, funghi, asparagi, selvaggina, pesce fresco. In mezzo a tante ricette di stagione e non, spiccano senz’altro le paste fatte in casa, cui vanto dello chef sono i tagliolini all’aragosta. In cantina, oltre a 40 etichette regionali, si lasciano bere con piacere il Malbech e il Glera scaraffati.
Nella vecchia Ceneda, l'Osteria da Rico è uno di quei posti dove mi sento subito a casa. Fin dagli anni ’50, il locale affonda le radici nella tradizione veneta, con i suoi piatti semplici, ma di sostanza. Pasta e dolci sono fatti in casa, mentre le altre materie prime sono scelte con cura, privilegiando prodotti del territorio, verdure fresche, specialità vegetariane. Nel menù trovi anche piatti della cucina Ceca, come il gulasch preparato secondo l’originale ricetta di Praga. Nota di merito, infine, per i club sandwich, farcibili a tuo piacere con tutto l’amore per il Chilometro Zero e per ingredienti sempre freschi.
Tra un piattino di renga e polenta, un aperitivo in musica e una cicchettata con gli amici, il Semprequeo Wine Bar di Serravalle ha portato nel XXI secolo l’antica osteria Da Peo (inizialmente trasferitasi col nome de “Laltropeo”). Elegante ristorante, enoteca in arte povera e terrazza lounge, il Semprequeo è imperniato sull’accoglienza di Paola, che ti accoglie la domenica con un happy hour musicale noto in tutta Vittorio, e nel resto della settimana con i piatti classici della tradizione veneta, preparati solo con prodotti freschi ed un pizzico di creatività: baccala' mantecato, affettati di selvaggina, insalata di tacchinella, risotti di stagione, trippe alla parmigiana, seppie in umide e infine, ogni venerdì sera, lo spiedo.
Immagine di copertina: una serata all'ingresso della Trattoria alla Cerva, tratta dalla pagina facebook del locale
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Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.