Gli aperitivi veneti? Ecco quelli di cui non si può davvero fare a meno!

Pubblicato il 12 novembre 2015

Gli aperitivi veneti? Ecco quelli di cui non si può davvero fare a meno!

Che bere sia un vizietto veneto, è poco ma sicuro e, di certo, non si parla di gingerini e altre brodaglie analcoliche, quelle piacciono un pochettino meno. La tradizione vuole che non si dica mai di no ad un’ombra di vino, ma in un buon giro a bacari non si può certo costringere gli amici, che non amano particolarmente né il rosso, né il bianco, a sottostare al “costume”.
Di alternative per l’aperitivo ce n’è. Tralasciando lo spritz per come è nato, vale a dire un bicchiere di vino bianco allungato con dell’acqua, ecco i drink che in mano non possono mancare e le new entry.

Spritz Aperol


Il classico che non tramonta mai, con il suo colore acceso e il suo gusto dolce, piace praticamente a tutti e se lo si offre non si sbaglia. Oliva e arancia sono un must, e guai a chi inizia a prepararlo versando per primo l’aperol.  Diffidate dalle imitazioni, l’ordine è vino, aperol e selz.

Spritz al Campari


Variante del primo, ma non per questo meno richiesto, lo spritz al Campari ha un gusto un po’ più forte ed amaro, ma che non guasta se non si ama il dolce sapore dell’aperol.

Spritz al Select


Per chi non ama il troppo dolce e il troppo amaro questa è la giusta via di mezzo, decisamente un aperitivo, come dire “veneziano”, ma che si è ben affermato un po’ ovunque nel Veneto ormai.

Prosecco


Un classico, anche questo, forse più in zona Treviso per ovvi motivi, ma che anche nelle altre province non ha tardato a prendere piede.

Spritz al Cynar


La scelta fuori dal coro. L'aperitivo a base di foglie di carciofo o si ama o si odia, per via del suo sapore particolare. C'è però chi è pronto a giurare che una volta provato non si torna più indietro.

Il mezzo e mezzo


Né carne né pesce ma c’è chi lo adora, un po’ di bitter e un po’ di aperol per gli indecisi, o semplicemente per chi non vuole qualcosa di troppo dolce o di troppo amaro.

L’hugo


Arrivato dal trentino già tutti lo adorano, l’hugo, con il suo succo di sambuco ha conquistato i palati, peccato per il prezzo, a volte non lo si trova sotto i 4 euro. 

Foto di copertina: Christheobscure da Flickr CC
Piaciuto l'articolo? Iscriviti alla Newsletter di 2night!

  • APERITIVO
  • MAGAZINE
POTREBBE INTERESSARTI:

Premiate le migliori pasticcerie d'Italia 2025: dolci belli, buoni, sani e sostenibili

Tra bignè, macaron, torte e semifreddi l'ingordigia è in agguato. Soprattutto in questo periodo dell'anno.

LEGGI.
×