I migliori cocktail bar di Milano dove bere bene

Pubblicato il 22 aprile 2017

I migliori cocktail bar di Milano dove bere bene

L'importanza di sapere scegliere il cocktail giusto è oggi ormai pari a quella di sapere scegliere il vino giusto per la cena. Infatti oggi esistono molti ristoranti a Milano in cui la cena è accompagnata dai cocktail. Per scegliere il drink giusto va bene seguire le mode, ma non possiamo certo continuare a bere lo stesso cocktail a Milano per un anno di fila. Dai, facciamo i seri...  Adesso che arriva l'estate, fai uno sforzo in più e non ordinare il solito Moscow Mule. Scegliere il cocktail bar di Milano giusto è il primo passo da fare. Il secondo, è leggere attentamente - manco fosse il bugiardino dell'aspirina - la carta dei cocktail  per cogliere il mood della stagione in corso. Se è vero che ognuno ha i suoi gusti, a parte i classiconi da bere senza neanche pensarci - Negroni e Gin Tonic in primis, ma subito dopo ci metto il Martini (gin naturalmente e rigorosamente in versione "in and out") - esistono anche dei cocktail particolari da provare a Milano.

Il livello estremo della sperimentazione a Milano è quella dei cocktail molecolari. Ma non dobbiamo essere esperti per essere originali, basta affidarci mani dei bartender che sanno quello che fanno. Ecco una selezione di cocktail bar a Milano da conoscere se vuoi assaggiare nuovi abbinamenti mixologist e hai voglia di scoprire nuovi sapori. Per ogni cocktail bar ti consiglio anche un cocktail da ordinare: di qualità, s’intende. Mica siamo qui a scherzare! 

Al The Stage per il Vodka Lemon

I classici non mancano e sono farti a regola d'arte - da provare qui è il loro best seller L'Americano Lavorativo - ma non mancano cocktail più elaborati e creativi che come base hanno distillati pregiati e ricercati. Al The Stage puoi, infatti, concederti un aperitivo scegliendo tra oltre 800 distillati del Bar Octavius, diretto dal bartender Francesco Cione. Il Bar è collegato al ristorante e offre un ambiente con lo stesso design che richiama un transatlantico. Con il bel tempo puoi anche optare per il cocktail bar Tailored, all’interno dello store Replay, con terrazza all’aperto. 

Al Tommasi per l’Orange pear Martini

Zona San’Ambrogio, a due passi dal Cenacolo vinciano. Il Tommasi è un cocktail bar di Milano che cambia mood durante l’arco della giornata per essere il posto giusto praticamente sempre, dalla colazione fino al dopocena. La lista dei cocktail soddisfa all’aperitivo ma anche per bere una sciocchezza dopocena. Da provare l’Orange pear Martini, a patto che ti piaccia il succo di pera.

Al Tibi Bistrot per il Gin Tonic

Atmosfera française e intima al Tibi Bistrot, perfetta per scoprire i sapori provenzali. Niccolò mi raccontava che l’ispirazione francese è una questione di famiglia, visto che la mamma è di Saint-Paul-de-Vence. Appuntamento al TIBI dopo l’ufficio: tra i cocktail mi butto sul Gin Tonic perché si può scegliere tra 220 etichette di gin diverse. 

Al Madera per il Mediterraneo Spagna

Entro e mi trovo davanti a vere betulle, il design è curato dallo Studio R19. Al Madera devi assaggiare uno dei 15 burger differenti, ma se parliamo di cocktail quello che mi incuriosisce di più è il Mediterraneo Spagna, un drink a base di Gin Mare, succo di limone, sciroppo di zucchero al pepe nero, basilico in foglie e olio Evo. 

Al Baobar per Gin Blasil Smash

Tra Loreto e Città Studi, il Baobar punta tutto sulla selezione degli ingredienti, il prodotto fresco viene lavorato, centrifugato e così si ricava lo sciroppo cha farà da base per i cocktail. Quale scegliere? Il Negroni Zen con Rabarbaro Zucca, gin, Campari, bitter arancia, zenzero e vaniglia.

Allo Spoon per lo Spoon Patròn 

Questo cocktail bar di Milano con la bella stagione diventa ancora più invitante. Lo Spoon, siamo dietro Porta Romana, mi attira sempre per il suo bel giardino che da fuori non te lo immagini neanche ma una volta entrati diventa il valore aggiunto. Tra la lista dei cocktail io mi fiondo sulla specialità della casa: Spoon Patròn a base di Patrón Tequila, Campari, lime e zucchero. 

All’Exotic per il cocktail Exotic

Si respira un’aria sempre vagamente universitaria, non siamo distanti dalla Bocconi e per questo all'Exotic passo sempre volentieri. Lo spazio non manca: 600 metri quadrati e 300 posti a sedere. Mettiti comodo e dai un’occhiata ai cocktail. Se avessi voglia di un analcolico, vai sereno sull’Exotic, che dà il nome al locale, a base di cocco, maracuja, succo d’ananas e seltz. 

Al Casa Mia per l’Homeless

L’ho assaggiato proprio l’altro giorno, per la prima volta. L’idea del nuovo bartender del Casa Mia, Federico Pouchain, è quella di non lasciare niente al caso. Ecco perché Homeless è servito in un sacchetto di carta che lo ricopre esternamente, per richiamare l’idea che negli States è meglio coprire la bottiglia di whisky per strada, sennò sono guai. E’ un drink particolare ma perfettamente bilanciato, gli ingredienti sono perfetti per l’aperitivo ma anche per un dopocena, non solo per l’aperitivo: Galliano, aceto balsamico di Modena, miele, profumo di torba e Bourbon, ovviamente.

Al Kilburn per il Kilburn Lavander

Questo è il regno di Ennio, bartender social che da Londra ha importato l’hashtag #berebene anche a Milano. Il Kilburn è un chicca in zona Porta Venezia, dove il cliente può crearsi un cocktail “su misura”, in base ai gusti personali e ai consigli mixologist. Quando sono passato il bartender mi ha raccontato un sacco di storie su come sono nati i cocktail proposti. Per esempio, il Kilburn Lavander è stato creato con due tipi di vodka differenti: una al peperoncino e l’altra aromatizzata alle erbe, con l’aggiunta di gocce di tabasco e sciroppo di lavanda. Ho promesso che tornerò per assaggiarlo all’aperitivo. 

Al Barba per il Barba French75

Altro cocktail bar di Milano da appuntarsi per cocktail fatti “come si deve” in città. Non ci spostiamo di molto perché il Barba è in una traversa di Buenos Aires, verso Porta Venezia. La lista di cocktail è di livello. L’ultima sera, avevo già promosso a pieni voti il Torino Milano Via Novara, quindi ho voluto testare, gustativamente parlando, il Barbra French 75: variante del classico French 75, ideato appositamente per Barba, con G’Vine Floraison, sciroppo di salvia, limone, bitter alla lavanda e champagne. 

Al New York Lounge per il New York

Atmosfera molto international, siamo dietro la stazione centrale ma pare di essere a Manhattan. Il New York Lounge è uno spazio duttile, in grado di adattarsi ai vari momenti della giornata che inizia con la colazione. Va bene tutto però per trangugiarti un cocktail aspetta almeno l’happy hour, qui servito finger food al tavolo con salumi misti, mini burger e mini tramezzini, tutto preparato dalla cucina espressa. E da bere? Il cocktail giusto si chiama New York, come sennò? Preparato con vodka, passoa (che è un liquore al frutto della passione), passion fruit, succo di limone e succo di arancia. 

Al Bond per lo Speakeasy

Sui Navigli il Bond è una tappa imprescindibile tra i migliori cocktail bar di Milano dove concedersi un cocktail ben fatto in un ambiente elegante ma non ingessato. Con la bella stagione mi piace stare nei tavolini fuori, di fianco al Naviglio. La lista dei drink conta una dozzina di proposte e cambia tre volte all’anno perché non si finisce mai di sperimentare. Sono stato a prendere l’aperitivo proprio qualche giorno fa, ho letto la “cocktail guide” e ho provato lo Speakesy: Aderbeg 10, mezza zolletta di zucchero, Galliano, assenzio, angostura e chocolate bitter. Il sapore è perfettamente bilanciato, gusto torbato, servito con cioccolato di Modica e noci tostate. Un piacere che si rinnova sorso dopo sorso.

L’arte del perfetto cocktail a Milano si sta facendo strada... con risultati direi assoultamente da bere. E le occasioni per un buon drink ormai non si limitano all'aperitivo o alla cena come abbiamo già detto. Una bella tradizione importata dal mondo anglosassone è quella del brunch e io ho già i miei indirizzi preferiti a Milano per il weekend: un'ottima occasione per provare un Bloody Mary, un Mimosa un Bellini o un Irish Coffee.

Foto di copertina di Madera Milano 
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scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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