L’enorme, suggestivo, sempre più verde plateatico da 160 posti, battezzato come “Foresta Bastian”, dà un fresco e lussureggiante benvenuto in un locale aperto pochissimi anni fa in fonderia, e subito divenuto un instant cult di Treviso: il Bastian Osteria, creato da Simone Toffolo (mente dietro al celebre bistrot di Mestre “Pepenero”) e Claudio Piol, che nella Treviso-da-bere e nella Treviso by night non ha certo bisogno di presentazioni, visti i nitidi ricordi che in molti di noi hanno del suo Bastian Contrario, punto di riferimento nella Marca nei gloriosi anni che furono.

Oggi, nel 2022, abbiamo la fortuna di poterci recare a pranzo, a cena, a far aperitivo o a partecipare a degustazioni guidate in una vera e propria "osteria del divertimento" dove ci sente come a casa ma sempre al top, in un contesto davvero esclusivo.

Trancio di tonno crudo e cotto alla puttanesca con porro fritto

Due menù tra cui sbizzarrirti

Il Bastian è l’osteria del divertimento, sì… Ma prima di tutto è un’osteria. Quindi si beve, si cicchetta, si pasteggia. Accanto alla carta dei vini, sempre generosa anche nella rotazione di etichette in mescita, trovi due menù distinti per cicchetteria e cucina. La prima, anziché mostrare la sua selezione in bella vista dalla classica vetrinetta golosa in stile “pasticceria del salato” (che poi finisce a riscaldarsi nel microonde dietro il bancone), opera una scelta di campo in controtendenza, sposando l’avanguardistica filosofia del cicchetto sempre e solo rigorosamente espresso. Tartine, crostini, mozzarelle in carrozza, polpette alla toscana, sandwich, schiacciate e chi più ne ha più ne metta.

Quest’anno, la grande novità della rinnovata cicchetteria/snackeria sono senz’altro le focaccine di grano duro fatte in casa, lievitate 48 ore e preparate con 3 tipi differenti di farine. Slurp!

Il menu osteria, invece, pur mantenendo un’invariata colonna vertebrale, rimescola i sapori di alcuni piatti con cadenza semestrale, puntando non solo e non tanto sull’ormai abusato chilometro zero (“la qualità c’è in tutta Italia” dicono condivisibilmente Claudio e Simone), bensì sulla costante ricerca di sapori e aromi che soddisfino gusto ed olfatto a seconda del periodo dell’anno. Un menù per l’autunno-inverno, ed uno per la primavera-estate.

Facciamo un esempio, giusto per gradire? Tra i primi piatti che giganteggiano (è proprio il caso di dirlo) nel nuovo menù della bella stagione c’è lo spaghettone alla chitarra con King Crab: una granseola gigante che vive nell’oceano, incredibilmente saporita, qui usata per condire 200 grammi di spaghetti con pomodorini e una bisque di crostacei. Una grandiosa specialità di mare, punta di diamante del nuovo menù tutto da scoprire.

Tortelli del cacciatore fatti in casa ripieni di pollo, con crema di peperoni, guanciale, olive, prezzemolo e il loro fondo

Innaffiamo?

Accanto ad una carta-vini che lascia intuire la sua notevole profondità sin in cui dai il primo sguardo al locale, e che naturalmente, tra bollicine, bianchi e rossi costituisce l’anima del reparto beverage, il Bastian Osteria offre un menù ricchissimo anche sui versanti della birra, del cocktail e dell’analcolico.

In particolare, tra le fresche referenze di malto e luppolo c’è l’ottima bionda Hell del birrificio Hohenthanner, così come le profumate IPA alla spina di Bradipongo e altre etichette artigianali che ruotano di continuo nella spina dedicata. Alla voce cocktail, liquori e distillati, si apre infine un mondo. Mescole premium, gin a non finire, rum e whisky di gran classe, vodke top. C’è di tutto!

Focaccia "multitalento"

"Foresta Bastian": il plateatico più grande e suggestivo

A Treviso un plateatico grande come quello del Bastian Osteria non ce l’ha nessuno. Proprio nessuno. E in tempo di post-Covid, sappiamo ormai bene tutti quanto la disponibilità di spazi e “aria” fra i tavoli sia oggi seminale. Con 60 coperti, divisi da alberelli verdi, frasche e legno ovunque, illuminazione serale calda e indiretta, la “Foresta Bastian” è davvero una location ideale per ambientare aperitivi rinforzati, concertini live, cenette al fresco e bevute tra amici (di quelli che se ne intendono, però!).

Non è da meno il locale interno, curato allo spasimo nei minimi dettagli, con grande senso del gusto e del design, ma senza la benché minima traccia di opulenza o pesantezza: che tu vada al Bastian per un pranzo di lavoro, per berti due calici al bancone, o per partecipare in solitaria ad una verticale guidata (occasione eccellente per far nuove conoscenze), ti senti sempre e comunque a casa. E’ un locale dove si mangia bene e si beve anche meglio, ma in cui davvero ritrovi sempre la dolce sensazione di toglier le scarpe e infilar le pantofole.

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