Le più belle enoteche dei colli asolani

Pubblicato il 5 settembre 2014

Le più belle enoteche dei colli asolani

Dove fermarsi in una zona bella come poche

La città dei 100 orizzonti. Questa è Asolo: un angolo di Toscana in Veneto, a due passi dal Grappa. Meritatamente inclusa tra i “borghi più belli d’Italia”, Asolo è un biscottino medievale circondato da panorami sospesi nel tempo, che trasudano amore viscerale per l’antica ruralità, e profumano in ogni anfratto dei più veraci sapori di collina. Proprio per questo, un giro (doveroso) tra i colli asolani sarebbe incompleto senza fermarsi nei locali più tipici di questo meraviglioso, incontaminato territorio.

Posticini fra le vie del borgo


Pregna di fascino e storia, l’Enoteca Alle Ore simboleggia ciò che intendo quando vi racconto di un luogo trasversale alle epoche. Mobilio in legno, pavimento in cotto originale di un secolo fa, semplicità e atmosfera da vendere.


Meno classicheggiante ma più alternativo è il Pane Vino e San Daniele, che accoglie la clientela più golosa di prodotti tipici con le sue innumerevoli lavagnette, da cui fanno capolino non solo i menù del giorno, ma anche tante perle di saggezza popolare.


Il locale giovanile di Asolo è senz'altro il Gala, osteria e wine bar votata alla musica: qui, tra un'ombra di vinello e un tagliere di formaggi del Grappa, si assiste a concerti gipsy, balkan, swing e chi più ne ha più ne metta.

Locali panoramici


Inutile dirlo: merita anche solo per la location. Nella corte medievale del Castello di Asolo ecco questo bar, che offre un'esclusiva terrazza panoramica sulla vallata. Eleonora Duse veniva qui a sorseggiare il suo Bellini, mentre pensava all'adorato D'Annunzio: a voi basterà anche bervi un caffè per perderci il fiato.


La Terrazza dell'Albergo Al Sole è un ristorantino a cielo aperto che guarda il centro di Asolo. Qui si viene per far colpo su qualcuno, oppure, banalmente, per assaporare i raffinati manicaretti dello chef.

Mangiare in piazza


Di fronte alla storica fontana della piazza di Asolo fa capolino il TappoBar, locale ricercato dove lo chef Stefano Rebuli dà quotidiana prova della sua famosa maestria. Qui si degusta cucina "regressiva", chiamata così perché attraverso ricette semplici e delicate valorizza i sapori originali delle materie prime, come la pasta fatta in casa.


Chi desidera assaggiare qualcosa di sfizioso ma anche salvifico per il portafogli (da un buono snack a un primo tipico, come il ragù di cinghiale), senza tuttavia rinunciare alla vista della piazza, può rivolgersi all'Epoca. La sua ariosa terrazza è davvero alla portata di tutti.

Ristoranti e agriturismi fra i colli


Istituzione della gastronomia stagionale è il Ristorante Da Gerry, uno splendido locale che è il punto di riferimento asolano per selvaggina, radicchio rosso e i tanti prodotti per cui sono famose queste terre.


All'elegantissima Locanda Da Baggio non può marcare visita anzitutto chi predilige il pesce, e vuol gustarne le più raffinate declinazioni regionali: bigoli al torchio alla veneta, involtini al nero di seppia, stoccafisso alla vicentina. Non manca naturalmente un menù classico, per chi ama la pasta e fagioli o il sugo d'anatra brasata.


Personalmente ho un debole per il Forno Antico di Paderno del Grappa, agriturismo autentico. Qui si gusta sempre e solo la produzione della casa, prelibatezze a Km 0 che soddisfano ben tre criteri: genuinità degli ingredienti, qualità delle ricette ed economicità di ogni proposta. Provate il musetto, non dico altro.

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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