​Pino’s Potatoes: la nuova apertura a Verona che rende la patata protagonista

Pubblicato il 13 aprile 2025

​Pino’s Potatoes: la nuova apertura a Verona che rende la patata protagonista

A Verona, a due passi dall'Arena, Pino’s Potatoes sta guadagnando attenzione come un locale che trasforma la patata da semplice contorno a piatto principale, elevandola da un punto di vista creativo. Il concept è semplice: un po’ come con le poke, il cliente può comporre il proprio piatto scegliendo tra diverse opzioni di base, come patate al cartoccio, gnocchi fatti a mano e focacce fragranti. A queste basi si aggiungono salse e topping, che permettono di personalizzare ogni piatto in base ai propri gusti.


Tuttavia, per chi non ama le indecisioni, il menù offre anche piatti già pensati da Pino, unendo tradizione e innovazione. Tra le proposte più interessanti, si trovano piatti come il "Cavallo di Troia", con ragù d'anatra e stracchino di bufala, o la focaccia Pino’s, con porchetta, scamorza e cime di rapa, andando a rappresentare una sintesi tra i sapori della Puglia e del Veneto. L'ispirazione nasce, nella storia personale di Pino, dall'incontro di queste due terre, mescolando la cucina rustica e accogliente del sud con la ricercatezza dei prodotti tipici veneti.


Pino’s Potatoes non è solo un locale dove mangiare, ma un’esperienza che valorizza la materia prima che a volte diamo un po’ per scontata. L’idea, che affonda le radici nella tradizione culinaria di famiglia, si arricchisce con un tocco di modernità, offrendo al cliente la possibilità di esplorare sapori nuovi. Con una proposta che si adatta a ogni momento della giornata – dal pranzo veloce all'aperitivo gourmet – Pino’s Potatoes si propone come una tappa curiosa per chi cerca un’esperienza gastronomica non scontata nel cuore di Verona.
 
Pino’s Potatoes
Via Adigetto, 15a - Verona
 

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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