Ristoranti africani a Roma, ecco i tre migliori

Pubblicato il 8 settembre 2015

Ristoranti africani a Roma, ecco i tre migliori

Abbondante la scelta per quanto riguarda la cucina dei paesi del Corno D’Africa, ma anche per il cous cous

Mangiare africano a Roma oggi equivale a dire gustare esclusivamente piatti tipici dei paesi del Corno D’Africa (Somalia, Etiopia ed Eritrea) che furono terra di conquista durante le guerre coloniali intraprese dal regime fascista. Mancano, purtroppo, proposte provenienti dall’area subsahariana, che vanta invece numerose e diverse cucine tradizionali dai sapori intriganti. Quelle poche realtà che si erano affacciate in questi ultimi anni nel panorama gastronomico della Capitale non hanno avuto molta fortuna (ultimo a chiudere l’ottimo ristorante marocchino a Prati). A parte questo, bisogna dire che la proposta gastronomica etiope-eritrea che Roma vanta è comunque di altissima qualità. Molti sono, infatti, i locali che propongono piatti preparati seguendo le ricette più antiche e originali, in particolare per quel che riguarda lo Zighinì (uno spezzatino di carne di manzo aromatizzato con spezie), la samboussa (una sorta di pasta sfoglia ripiena di carne trita) e la injera (tipico pane piatto di teff, grano o sorgo, utilizzato durante i pasti come “piatto”). Non mancano anche indirizzi per quel che riguarda il cous cous, alimento tipico dei paesi nordafricani, utilizzato spesso e volentieri anche nella cucina siciliana. Ecco, quindi, i tre migliori posti di Roma dove gustare i sapori e i profumi della cucina del Continente Nero.

Tradizionale Etiope



A due passi dalla Stazione Termini, a via Gaeta, ecco il primo indirizzo. Considerato uno dei capostipiti della cucina africana a Roma, Africa propone ricette e sapori tradizionali etiopi. Il locale è sobrio, pieno di mobili e legno tipici. La cucina è saporita, molto speziata e piccante. Si comincia con le ottime samboussà (triangolini di pasta sfoglia ripieni di carne tritata piccante), poi la portata principale, che può essere lo Zighinì di carne, oppure l'intrigante Mincet Abish, carne macinata speziata e saltata in bianco, serviti sul tipico pane piatto etiope, la Injera, fatta con teff e miglio. Vietato chiedere la forchetta, si mangia esclusivamente con le mani. Ottima la scelta dei thè per accompagnare il cibo (e per stemperare la lingua…)

Raffinato ed elegante



Si rimane sul Corno D’Africa, ma questa volta ci si sposta nella confinante Eritrea. I piatti e le tradizioni sono sostanzialmente simili, variano le spezie, e le bevande. Sahara però resta senza dubbio il ristorante eritreo più elegante di Roma: splendido l’arredamento con le sedie tipiche di vimini e i tessuti colorati alle pareti, personale colto e professionale. Rimango colpito dall’ottima carta dei vini (italiani e francesi) e dagli abbinamenti consigliati dal personale con i difficili - enologicamente parlando – piatti del menù. Oltre ai soliti antipasti (samboussa e falafel), anche qui le pietanze vengono servite sulla Injera, ma stavolta secondo la tradizione eritrea, e cioè su un unico pane che occupa tutto il tavolino. Consiglio poi il delicatissimo Kifto (carne di manzo tritata e condita col tipico burro eritreo), oppure per gli amanti del piccante la Mitmita, una sorta di stufato di peperoncini. Se si vuole rimanere fedeli alla tradizione bisogna innaffiare il tutto con il dolce vino di miele tipico, il Myess.

Il posto giusto per il Cous Cous



Il Cous Cous è l’alimento principale di tutti i paesi nordafricani che si affacciano sul Mediterraneo (anche di alcune zone della Sicilia). A Roma è possibile gustarlo quasi ovunque, e viene spesso servito nei menù estivi freddo o caldo, condito con verdure varie. Tuttavia è un piatto che richiede una preparazione molto complicata, quasi religiosa, ed il posto giusto per gustarlo fatto come si deve rimane, senza alcun dubbio, Cous Cous Bistrot, al quartiere Africano. Qui lo si serve cucinato secondo le tradizioni di molti paesi, anche del Medioriente. Io preferisco la versione tunisina con le verdure stufate, i ceci e l’agnello. Ottimo anche il cous cous di pesce, preparato secondo le ricette tipiche libiche e siciliane. 

Credits Photos: www.staticflickr.com

Foto copertina di girl_on_the_les da Flickr CC 

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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