Osteria Ae Cravate - Tradizione E Innovazione a Venezia

Pubblicato il 19 settembre 2017

Osteria Ae Cravate - Tradizione E Innovazione a Venezia



Se cercate un locale tranquillo, dall’aspetto tradizionale ma defilato dalle classiche zone turistiche di Venezia, eccovi l’Osteria Ae Cravate.
 
Nella caratteristica zona di Santa Croce, a pochi passi da Campo Santa Margherita, Ae Cravate nasce nel 2001 in un vecchio magazzino di cravatte, da cui deriva il nome, e per anni è stato un locale di cucina veneziana, conosciuto sia dai veneziani stessi sia dai turisti. 
Da quasi un anno la gestione del ristorante è passata nelle mani dello chef Deny Deda, che ha portato una folata di modernità al locale, senza dimenticare la tradizione, da cui la sua cucina prende grande ispirazione.


 
Sono andata a cena con delle amiche e siamo state immediatamente accolte con calore e professionalità. Ci siamo accomodate a un tavolo con vista cucina e con una bella vetrata sulla salizada su cui si trova il locale, che offre pochi tavoli all’esterno, ma è ben climatizzato all’interno. Deny è venuto subito a salutarci e a presentarsi: un bel ragazzo, giovanissimo, ma molto determinato e pieno di personalità, deciso e sicuro di sè. Tratti caratteristici di uno chef, che a mia modesta opinione, percorrerà molta strada.
Ci siamo affidate ai suoi consigli e lui ci ha proposto di testare i nuovi piatti che a breve avrebbe introdotto nel menu. Abbiamo accettato ben contente e intrigate di esser tra i primi a provare queste sue creazioni. 
Il simpaticissimo maître ci ha consigliato sulla carta dei vini, che, ci ha detto, varia molto spesso.  Con un menu di pesce, abbiamo scelto dei vini bianchi, come un Ribolla Gialla, un Lugana e finire con un vino dolce.


 
L'antipasto era un Brodetto Freddo di Granchio con delle Ostriche Crude, in cui il granchio rappresentava la tradizione e il crudo l’innovazione. Il brodetto era molto delicato e l’aggiunta di aneto e arancia ha smorzato il gusto forte dell’ostrica. Deny ama molto il pesce crudo, che è presente in molti piatti del suo menu. Una delle migliori dimostrazioni che qui tutto deve esser freschissimo e non vengono serviti prodotti congelati.


 
Il primo è stato un piatto di pasta, ma assolutamente non un piatto scontato: Ravioli al Cacao con un ripieno di scampi, contorno di sgombro con una riduzione di aceto balsamico e arancia. Di primo acchito siamo rimaste un po’ sorprese per quest’abbinamento molto azzardato, che però funzionava molto bene! I ravioli erano cotti alla perfezione e lo sgombro, pur essendo un pesce molto grasso, era molto delicato.  Personalmente ho trovato l’arancia un po’ troppo forte, ma l’aceto balsamico aiutava a smorzare l’acidità.
 


Il piatto principale è stato una Triglia al Forno con aneto, pomodori secchi, polvere di pistacchio, mousse di piselli e maionese di corallo. Sicuramente il mio preferito: raffinato e leggero. Qui tutti gli ingredienti erano sapientemente abbinati e s’incastravano alla perfezione, come in un tradizionale mosaico veneziano.
 


Abbiamo terminato con un dolce semplice ma particolare: sorbetto al limone con mousse di lamponi, piselli caramellati e olio d’oliva. Squisito e leggero, perfetta conclusione per una cena di pesce: il sorbetto pulisce bene il palato e lascia la bocca fresca, anche se io avrei tralasciato i piselli caramellati.
 
I prezzi sono perfettamente in linea con i locali della città, considerando la qualità degli ingredienti. La cucina di Deny è costituita da ottimi abbinamenti di gusto e una particolare attenzione alla qualità della materia prima, con un occhio al passato e alla tradizione, mentre l’altro cerca sperimentazione e originalità. Il pesce arriva tutto da Chioggia e la verdura da Rialto. 

Deny, di origine albanese, ma cresciuto a Venezia, ha lavorato con importanti chef come Gianni Bonaccorsi e ha fatto molta gavetta nelle cucine di famosi alberghi e ristoranti del veneziano. La passione per la cucina, che lui coltiva fin da piccolo, anche grazie alla mamma che l’ha sempre incoraggiato nella sua passione, traspare in ogni sua parola e gesto. E pur essendo cosi sicuro di sè, è anche una persona molto umile, perché la prima cosa che ci ha detto, dopo che ci siamo complimentate per l'ottima cena, era che non sarebbe dove è adesso se non fosse per il suo staff, che lui tratta come una famiglia, piuttosto che come dipendenti.
 
E’ sempre un piacere incontrare una persona che ha chiaro nella testa dove conduce la sua strada, ma è ancora più bello quando questa persona ha solo ventisei anni! Deny è deciso a portare a casa una stella Michelin per il suo locale e, a dir la verità, se avrà la capacità di mantenersi cosi focalizzato nei prossimi due o tre anni, credo proprio che riuscirà nel suo intento.
 
Gli auguro tanta fortuna, anche se, con quella sua determinazione, non credo ne avrà proprio bisogno!
 
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scritto da:

Monica Cesarato

Food blogger e consulente culinaria, che organizza anche lezioni di cucina veneziana. I suoi articoli sono stati pubblicati su La Gazzetta Italiana, Partaste, The Local e molti altri Food & Travel blogs internazionali. Ha partecipato con Alex Polizzi nella serie TV Secret Italy.

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