Alessandro Marro raddoppia: ecco qual è il segreto per gestire due ristoranti a soli 32 anni

Pubblicato il 13 aprile 2017

Alessandro Marro raddoppia: ecco qual è il segreto per gestire due ristoranti a soli 32 anni

​Apre la #Fisheria: pesce freschissimo casual-chic

Ha iniziato con un bar, a 18 anni. Dopo 9 anni gestisce un ristorante, Marro, con 30 dipendenti e ne sta per aprire un altro, solo di pesce. Alessandro Marro, 32 anni, con i locali ci sa fare. Il segreto? “Motivare il gruppo”. In soli 5 anni ha rilanciato il locale a Rozzano, mettendoci la faccia: Marro oggi fa 180 coperti a pranzo. L’idea di differenziare ha portato diritto alla #Fisheria, inaugurata ufficialmente l'11 aprile.

Perché il nome #Fisheria?
“L’esperto dei nomi è mio fratello Ivan, il merito è suo. Cercavamo un nome che fosse originale e facesse subito capire il senso del ristorante”. 

Ecco, qual è il senso?
“Proporre del pesce che oggi, a parte il sushi Italicus, manca nel menù di Marro (l’altro ristorante a Rozzano che gestisce da 5 anni, ndr). La differenza la fa l’ambiente, come vieni accolto, l’attenzione al particolare, seguire il cliente da quando scende dall’auto fino a che si siede a tavola”. 

Siamo a pranzo nel primo ristorante, Marro, a Rozzano. Sorseggio un calice di rosso e chiedo ad Alessandro come fa, ci deve essere un segreto per essere un ristoratore di successo.

“Bisogna puntare sul lavoro di squadra. Il team è quello che vince, non in singolo. Quando ho iniziato, cinque anni fa, qui lavoravano cinque persone. Oggi ho 30 dipendenti e tutti sono importanti e si sentono motivati”. 

La nuova Marro #Fisheria è aperta dall'11 aprile, tra le novità della primavera della zona di Assago. Cosa ci dobbiamo aspettare?“L’ambiente è casual ma chic, il ristorante offre 100 coperti, 3 sale e una saletta più intima. Le proposte sono all’insegna della qualità in un ambiente che garantisce la giusta riservatezza”. 

Voglio vedere con i miei occhi, quindi ci spostiamo ad Assago. Nella #Fisheria c’è ancora qualche operaio che sta sistemando. Alessandro mi indica dove ci sarà la vetrina champagne e già pregusto un plateau royale con ostriche e crudité. L’ambiente è casual ma elegante, un design vagamente industrial chic. 

E’ quasi l’ora dell’aperitivo. Come viene servito alla #Fisheria?
“Qui si potrà gustare un aperitivo con le ostriche e un flûte di champagne. Oppure accompagnato da un cocktail. La maniera perfetta per assaggiare qualcosa che si può assaggiare con più calma a cena”. 

L’accoglienza, si diceva all’inizio. Ci sono dei parcheggi riservati all’ingresso?
“Sì, ho pensato di tenere alcuni posti auto per i clienti che vogliono festeggiare qui una ricorrenza particolare e meritano un trattamento speciale, con tanto di drink di benvenuto al tavolo”. 

Particolari d’ottone, come un oblò della nave. Lampade a filamento di carbonio per un’atmosfera perfetta. I colori della sala alla sera diventano più eleganti. E la #Fisheria è aperta solo di sera. Non vedo l’ora di sedermi a tavola, ci siamo quasi.

Progetti per il futuro? 
“Sto ideando un’app per i ristoratori che possa facilitare gli ordini tra i vari fornitori: appness. Il fine è quello di rendere la vita di chi gestisce un locale più semplice”.

Imprenditore oltre che ristoratore. Va bene, facciamo che mi spiegherà tutto non appena prenoto una cena alla #Fisheria. Ogni pretesto è buono per assaggiare ostriche e champagne. 

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  • INTERVISTA

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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