La Porta del Paradiso, quella del Battistero, è distante quattro minuti: vai dritto, poi a sinistra e quindi - salutati la cupola e il campanile del Duomo - a destra. Per la statua equestre di Cosimo I, biglietto da visita di piazza della Signoria per chi arriva da via del Proconsolo, occorre qualche secondo in più. Per innamorarsi dell'Osteria del Proconsolo, invece, basta un attimo. Un'occhiata al locale, un assaggio, ché sempre di palato parliamo. Che siano specialità gastronomiche toscane o calici di vino, il locale è rinomato per l'ottimo rapporto fra qualità e prezzo, oltre che per l'atmosfera tipica, l'ospitalità e la cordialità.

Un piacevole stop fra il Duomo e Palazzo Vecchio


Siamo nel cuore storico e artistico di Firenze, praticamente equidistanti fra stato e chiesa, ovvero Palazzo Vecchio e la cattedrale di Santa Maria del Fiore. Insomma, il locale ideale sia per i turisti in pausa fra la Venere di Botticelli e la Sagrestia Nuova di Michelangelo, sia per i fiorentini che scelgono il centro per una passeggiata e un pranzo o per un brindisi e una cena di qualità.

Una suggestiva vista... interna


Se molti indirizzi devono le loro fortune alla vista “dal” ristorante, ce ne sono altri dove a rapire gli occhi è la vista “del” locale. È il caso dell'Osteria del Proconsolo, che cattura l'attenzione di chi passa con i suoi toni caldi, gli arredi in legno e le tovaglie quadrettate, le bistecche e i prosciutti toscani in bella vista, la grande stampa panoramica di Firenze, la storia della bistecca e le bottiglie di vino. Sono due le sale: al piano superiore si pranza fra antiche bilance e macchine da scrivere e quadretti con Charlie Chaplin e Stanlio&Ollio, graffiti con la vista inconfondibile di Firenze con la cupola del Brunelleschi e la torre di Arnolfo.

Lo staff e i clienti: ogni ora, una lingua


A fare gli onori di casa all'Osteria del Proconsolo c'è Darko, il responsabile, affiancato dal jolly Fiona, da Elvin e da Bernard. In cucina, invece, ci pensa il giovane ma già esperto Tano a pennellare le portate più iconiche della gastronomica fiorentina e toscana come tradizione comanda. La clientela non potrebbe essere più varia. Se la seconda parte del pomeriggio sono i turisti a fermarsi qui e trasformare l'Osteria in una piacevole babele, la serata è più gettonata dagli ospiti italiani. Questione di abitudini, di ritmi. Il fil rouge è la passione per la gastronomia di qualità in una location calda e accogliente.

Gli antipasti e i primi piatti


Sedersi in un'osteria tipica fiorentina e saltare l'antipasto è decisamente impensabile. Dal Proconsolo la scelta è decisamente ampia. E se il gran tagliere con salumi, formaggi, sottoli, miele e confetture è il principe del menu, occhio ad autentiche chicche come il soufflé di spinaci e crema di gorgonzola. Per gli amanti delle carni, anche i carpacci di Chianina e bresaola.


Tra i primi piatti, la Ribollita e la Pappa al pomodoro sono assai gettonate soprattutto d'inverno, mentre chi ama la pasta fresca trova conforto e piacere in specialità come le Pappardelle al ragù di cinghiale, i Pici alla norcina (con crema di tartufo e salsiccia toscana) e le Tagliatelle ai funghi porcini.

La griglia, le insalate, le pizze


Fiorentino o turista, chi entra in un'osteria toscana ha già le idee chiare. Per tutti gli altri, sua maestà la Bistecca alla fiorentina (sia maremmana, sia Chianina IGP) viene suggerita sin dall'ingresso. Dalla griglia arrivano anche tagliate (di pollo e manzo) e filetti (Chianina IGP e manzo). Per chi ama il pesce, fra l'Ossobuco alla Fiorentina e lo Stinco di maiale arrosto con patate fa capolino anche il Filetto di tonno alla griglia.


Chi vuole mantenersi leggero, può virare su un'insalata, portata leggera proposta in creative versioni, mentre i "pizza addicted" possono scegliere fra i grandi classici (dalla Marinara alla Prosciutto e funghi) e le originali Fiorentina e Mare.

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