Gita fuori porta: 8 insolite mete in Toscana che meritano di essere scoperte

Pubblicato il 2 aprile 2018

Gita fuori porta: 8 insolite mete in Toscana che meritano di essere scoperte

La Toscana non è solo città d'arte. E' ricca di luoghi insoliti, spesso sconosciuti ai più, alcuni dei quali, ahimè, oggetto d'abbandono, che meritano di essere scoperti e valorizzati. Da abbazie a cielo aperto a castelli orientali, da anfiteatri naturali che ospitano spettacoli unici a laghi che sommergono borghi medievali, da ponti leggendari a parchi ispirati agli arcani dei tarocchi fino a borghi completamente disabitati, ogni cosa in questi luoghi catapulta in una dimensione surreale e fantastica, capace di far sognare anche noi adulti. Ecco, allora, 8 mete insolite della Toscana che ti stupiranno:

L'abbazia a cielo aperto e l'eremo con la spada nella roccia

Abbazia di San Galgano è un'abbazia cistercense nel comune di Chiusdino (Siena) in rovina, di cui oggi sono visibili le sole mura. Ciò che la rende una meta insolita è il fatto di essere un'abbazia a cielo aperto, all'interno del cui complesso sorge l'Eremo di Montesiepi, a cui è legata una storia affascinante. Si narra, infatti, che il cavaliere Galgano Guidotti, dopo una vita di dissolutezza, si dedicò alla penitenza e all'eremitismo proprio sul colle di Montesiepi, dove infisse nel terreno la sua spada, che puoi oggi ammirare all'interno dell'eremo. Ammirare l'abbazia è ancora più affascinante al tramonto o con il calar della sera, quando regala suggestioni davvero uniche. Il prezzo d'ingresso è di soli 3 euro. Di fronte all'abbazia esiste anche un punto di ristoro, dove fare uno spuntino veloce circondato dal verde. 

Il mulino dei biscotti e delle merendine amati dagli italiani

Non lontano da San Galgano, si trova un'altra meta insolita, l'Agriturismo Il Mulino delle Pile. Non si tratta di un agriturismo qualsiasi, ma niente poco di meno che del set delle vecchie pubblicità del Mulino Bianco, l'azienda produttrice di biscotti e merendine più amata dagli italiani. Dapprima mulino per la molitura del grano per la popolazione di Chiusdino e per la sodatura delle stoffe, funzione da cui prende il nome attuale (le "pile" erano recipienti di pietra dove le gualchiere, azionate dalla ruota idraulica, battevano sulle stoffe, immerse nella soluzione per infeltrirle e renderle sode), poi centrale elettrica capace di fornire elettricità ai comuni vicini durante il secondo conflitto mondiale, l'agriturismo si trova all'interno del Parco Naturale della Val di Merse ed è oggi una struttura ricettiva con ristorante immersa nel verde che permette numerose attività all'aperto.

L'anfiteatro naturale che ospita un unico spettacolo l'anno

A Lajatico (Pisa), a pochi chilometri da Volterra, si trova un'altra meta insolita toscana, non solo nell'aspetto, ma anche e soprattutto nel concept: il Teatro del Silenzio, anfiteatro naturale costruito sulle colline di Lajatico nel 2006 per volontà del concittadino Bocelli, che ospita un unico ed irripetibile spettacolo l'anno, cosa a cui deve il suo nome. Quest'anno ospiterà il 30 luglio lo spettacolo lirico Le Cirque di Andrea Bocelli, accompagnato da un'orchestra sinfonica, che ha già registrato il tutto esaurito.

Il lago sopra il borgo fantasma dei fabbri

Altra meta insolita ed evento imperdibile in Toscana è lo svuotamento del Lago di Vagli, a Vagli Sotto (Lucca). Il lago si è formato artificialmente a seguito della costruzione di una diga idroelettrica, le cui acque hanno sommerso alcuni borghi tra cui Fabbriche di Careggine, borgo medievale di fabbri ferrai abbandonato nel 1947, che riemerge ad ogni svuotamento del lago, in occasione di interventi di manutenzione alla diga. Tale evento si è verificato soltanto quattro volte: nel 1958, nel 1974, nel 1983 e l'ultimo nel 1994. Il prossimo era stato annunciato dal sindaco nel 2016, ma è stato rimandato dall'Enel. 

Il borgo medievale fantasma

E a proposito di borghi abbandonati, scopri il fascino di una meta insolita come Toiano, nel comune di Palaia (Pisa), disabitato in seguito al boom economico ed industriale degli anni '60. Situato tra calanchi di tufo, vi si accede da una strada stretta, ripida e senza uscita e da un antico ponte levatoio, che conduce all'unica via che percorre il borgo, di cui oggi rimangono soltanto la chiesa sconsacrata, il cimitero e qualche casa. Si dice che all’inizio del 2000 un uomo abbia deciso di acquistare una casa nel borgo, nella speranza di un suo ripopolamento.

Il Castello orientale toscano dalle sorti sfortunate

Meta insolita per le sue caratteristiche e la sua storia è senz'altro il Castello di Sammezzano, sulle colline di Leccio (Reggello). Si tratta, infatti, del più importante esempio italiano di architettura orientalista, di proprietà del marchese Ferdinando Paciatichi Ximenes D'Aragona, il quale modificò la struttura esistente del castello nell''800 sulla base di ciò che dell'Oriente aveva studiato e mai realmente visto. Passeggiando per le sale variopinte di quest'eclettico castello ti sembrerà di compiere un vero e proprio viaggio nell'Oriente. Corona il tutto il Parco circostante, caratterizzato da numerose specie di rare piante esotiche, come sequoie giganti. Purtroppo, al momento non sono previste visite al Castello e pochissimi hanno avuto il privilegio di visitarlo. Nel 1999, infatti, è stato oggetto di acquisto all'asta da parte di una società con l'intento di farne un resort di lusso, il cui fallimento ne causò nel 2015 una nuova rimessa all'asta, rivelatasi un fallimento. Forte, però, è la mobilitazione da parte della cittadinanza per far si che questo gioiello non cada in definitiva rovina e venga aperto alle visite perché importante bene comune: su Facebook trovi tutti gli aggiornamenti alla pagina Save Sammezzano.

Il diabolico e leggendario ponte medievale

A Borgo a Mozzano (Lucca), sul fiume Serchio, sorge un ponte diverso dagli altri per l'aspetto e per le leggende che ha ispirato, il Ponte della Maddalena. Quest'ultimo è chiamato anche Ponte del Diavolo, proprio per via di una leggenda popolare che narra che l'addetto alla costruzione del ponte, preoccupato dei tempi dei lavori, promise l'anima della prima persona che avesse attraversato il ponte al Diavolo in cambio della sua costruzione in una sola notte; il parroco del paese, a cui confidò il segreto, suggerì di far attraversare il ponte da un maiale o, secondo altre fonti, da un maremmano che si dice si veda passeggiare sul ponte nelle ultime sere di ottobre. L'aspetto inquietante e surreale di questo ponte medievale dalle arcate asimetriche si presta bene per questo tipo di leggende e lo rende una meta insolita da visitare, al punto da diventare lo scenario di una delle più belle feste di Halloween, Halloween Celebretion, che ha luogo a Borgo a Mozzano dal 29 al 31 ottobre e culmina il 31 con l'Ira di Lucifero, spettacolo pirotecnico sul Ponte del Diavolo. 

Il giardino esoterico ispirato al Parc Guell

Forse non sai che in Maremma, a Pescia Fiorentina (Capalbio), si trova un parco artistico ideato dall'artista francese Niki de Saint Phalle, ispirato al Parc Guell di Gaudì di Barcellona e al giardino di Bomarzo (Viterbo), il Giardino dei Tarocchi. Questa meta insolita, ultimata nel 2002, è caratterizzata da sculture in acciaio e cemento ricoperte da mosaici di vetri e ceramiche colorati e specchi, ispirate alle figure dei 22 arcani maggiori dei tarocchi, da cui il nome del giardino. Un muro in tufo separa il giardino dal mondo esterno, ad indicare un luogo dove la realtà si dissolve. Il giardino è visitabile dal 1 aprile al 15 ottobre, al costo di 12 euro (ingresso gratuito per i bambini con età inferiore a 7 anni), mentre il primo sabato dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre l'ingresso è gratuito per tutti dalle 9:00 alle 13:00.

(Foto di copertina "Abbazia San Galgano" di Daniel Guenther da Flickr CC)
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scritto da:

Maddalena De Donato

Lucana di nascita e fiorentina di adozione, ho scoperto in Toscana i veri piaceri della vita: mangiare bene, bere ancora meglio, viaggiare, condividere, ma soprattutto scrivere. L'unica arma che tollero è il cavatappi e scoprire nuovi locali è una dipendenza da cui non riesco ad uscire. Non a caso il mio blog si chiama Mad Tasting.

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