Quando sano è anche buono: 5 ristoranti di Napoli dove mangiare bio
Pubblicato il 26 gennaio 2016
Per molti sarà anche una moda ma io credo che mangiare sano faccia bene. E quindi anche se non sono un'integralista della salute a tavola, spesso vado in questi ristoranti di cucina biologica di Napoli, dove trovo tanti cibi buoni che in più fanno anche bene.
Appena aperto aveva subito attirato la mia attenzione. E ormai è nella mia lista di riferimento per quando ho voglia di mangiare sano. Il ristorante O'Grin, da considerare anche tra i locali take away di Napoli, offre esclusivamente piatti preparati con ingredienti vegetali e biologici, come le farfalle con le zucchine.
Sono andata all'agriturismo L'Ape e il Girasole, durante un pranzo di famiglia e ho scoperto un posto davvero bellissimo. Qui ci sta un'azienda agricola che produce direttamente buona parte dei prodotti che vengono trasformati per essere messi in tavola e quindi sai ciò che mangi.
All' Equobar ho trovato un ottimo compromesso tra il commercio equosolidale e una vasta scelta di piatti biologici, inoltre questo posto rientra tra i locali di Napoli e dintorni che hanno spazi all'aperto e quindi lo trovo perfetto per venirici soprattutto d'estate quando l'afa cittadina diventa insopportabile.
Venire al risotorante "Un Sorriso Integrale" mi mette allegria, qui tutto è colorato e decisamente accogliente. Il menu è molto ricco e anche la mia amica vegana ha trovato piatti a lei congeniali, io preferisco sempre assaggiare un pò di tutto quindi, tofu, verdure e il classico piatto mix con più portate.
Se ami mangiare sano e bene, Mangiafoglia è il posto che fa per te. Ci sono stata a cena con le amiche e ho ordinato zuppa di fave e vongole e provola di bufala con zucchini e per finire gelato alla nocciola. Tutto buonissimo, in più trovo il locale molto accogliente ed originale,da tornarci presto.
Foto di copertina dalla pagina facebook di Un sorriso integrale
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scritto da:
Giornalista pubblicista dal 2012, una laurea in sociologia e una sconfinata passione per l’universo delle parole, bilanciata da una certa avversità per quello dei numeri. A chi mi chiede dove ho lasciato il filo, rispondo che il filo, quello del discorso, raramente lo perdo se non per lasciarmi andare di fronte al panorama mozzafiato di Napoli, la mia città di cui sono perdutamente innamorata.