Il Caffè Florian compie 300 anni ma è a rischio chiusura

Pubblicato il 31 dicembre 2020 alle 16:21

Il Caffè Florian compie 300 anni ma è a rischio chiusura

Una vera e propria istituzione: il celebre café di Piazza San Marco a Venezia, compie 300 anni ma ancora non si sa se dopo il lockdown riuscirà a riaprire

Dopo aver superato guerre, carestie e pestilenze, il Caffé Florian, il più antico caffè italiano, quest'anno compie 300 anni ma rischia di non arrivare al 301esimo. Tutto a causa dell'epidemia da Covid-19 che non solo ha mietuto vittime ma ha anche segnato duramente tanti settori economici tra cui quello della ristorazione. 

Dal lontano 1720 Caffè Florian, situato nel cuore di Piazza San Marco ha segnato il tempo mantenendo, però, il fascino intatto di una volta. Ancora oggi è uno dei caffè storici più rinomati a livello internazionale ed è un simbolo indiscusso della città. 

Con i suoi 300 anni, il locale aveva in programma una grande festa, di quelle che non si dimenticano. Ovviamente tutto è posticipato o, alla peggio, annullato. 

Il grido d'allarme 

Il Caffè storico, proprio in questi giorni e in concomitanza con il compleanno dell'attività, fa i conti con il più desolante bilancio di tre secoli di storia e con un futuro sempre più incerto.

Come racconta  Marco Paolini, amministratore delegato della società Sacra che gestisce il celebre locale di Venezia e gli altri due in Taiwan, in un articolo pubblicato su La Repubblica: "Noi abbiamo fatto il possibile per mantenere in vita l’attività, ma lo Stato dov’è?". 

Continua: "In genere il nostro fatturato è di circa otto milioni e mezzo, ma quest'anno non abbiamo incassato sei milioni e mezzo. Lo Stato ci ha dato come sostegno 160 mila euro, mi domando se ci stanno prendendo in giro. Essendo un’azienda con un fatturato nel 2019 superiore a cinque milioni non abbiamo potuto beneficiare di diverse agevolazioni, come se essere dei bravi amministratori, avere a cuore il futuro dei dipendenti e riuscire a crescere sempre di più fosse una colpa. La pandemia ha colpito tutti, non capisco queste differenze".

La sua fama non gli è bastata per sopravvivere alla pandemia del 2020 e si teme sempre di più per il suo futuro.

Ad aggravare una situazione già pessima, il fatto che il prossimo anno scadrà la concessione demaniale, motivo per cui Sacra si ritrova a non poter aprire nessun contenzioso altrimenti si vedrebbe tolta il rinnovo. Paolini ha chiesto però al demanio che l’affitto venga rivisto, ma la questione è complessa. Alcune parti politiche dell'amministrazione cittadina stanno cercando di rispolvere la situazione ma, ad oggi, non c'è alcuno spiraglio di luce. 

Tre secoli di storia trionfale

Inaugurato il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome “Alla Venezia Trionfante”, fu rapidamente ribattezzato dagli avventori semplicemente Florian, dal nome del suo proprietario, diventando la più famosa “bottega da caffè”, frequentata da personaggi illustri come Casanova, Goldoni, Canaletto e Guardi.
In circa tre secoli di storia, il Caffè Florian ha visto sedere sui suoi divani rossi una galleria interminabile di personaggi famosi ed è stato testimone di mutamenti epocali, di crisi economiche e di cambiamenti sociali. È stato il cuore della società veneziana dalla caduta della Serenissima ai moti rivoluzionari del 1848.

Ancora oggi, il Florian è immerso nella realtà contemporanea e, come afferma lo scrittore Alvise Zorzi, rappresenta “un modo per far risaltare ancora di più il contrasto, riaffermando la vitalità di quegli ambienti in pieno secolo XXI e perciò di aumentarne il fascino che si fa ancora più acuto quando, passata l’ondata di piena del turismo sciamannato e urlante, le brume dell’inverno riconsegnano Venezia ai pochi veneziani superstiti e a quanti non veneziani sanno capire e godere fino in fondo questa straordinaria realtà senza effetti speciali né manifestazioni promozionali, ma nella sua magica meravigliosa verità”.

Il Caffè Florian oggi

Guardandosi attorno all'interno del Caffè si respira, ancora oggi, la storia. Basta osservare la Piazza dalle vetrate: il mondo passa davanti agli occhi di veneziani e turisti che si lasciano coccolare in un ambiente vivo, unico che trasuda storia. Il servizio è ancora quello impeccabile, effettauto rigorosamente con vassoi d’argento. Tutt'intorno si ascolta la musica dal vivo in stile Caffè-Concerto.

Pur restando molto legato alla tradizione, il locale vive intensamente anche l’attualità organizzando manifestazioni culturali di alto livello, specialmente nel settore dell’arte contemporanea, con l’intenzione di proporre momenti di incontro-confronto con l’arte e la cultura e di offrirsi come spazio da vivere con partecipazione e coinvolgimento, oltre che come luogo di ristoro. Nascono così Temporanea – Le Realtà Possibili del Caffè Florian e Unica, due iniziative in concomitanza con la Biennale di Venezia, dove lo “spazio Florian” viene reinterpretato in chiave contemporanea attraverso le installazioni di artisti italiani e internazionali.

Il celebre locale è stato anche omaggiato il 3 dicembre 2020 dalle Poste Italiane in un francobollo della serie Eccellenze del sistema produttivo ed economico. 

Photo Credits: pagina Facebook Caffè Florian


 

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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