​Mi.To Fest trasforma il Quadrilatero di Vicenza in un laboratorio di culture e sapori

Pubblicato il 7 ottobre 2025

​Mi.To Fest trasforma il Quadrilatero di Vicenza in un laboratorio di culture e sapori

Sabato 11 ottobre il Quadrilatero di Vicenza – tra viale Milano, viale Torino, via Firenze, via Genova e via Napoli – va in un subbuglio linguistico-culturale. Nasce Mi.To Fest, un progetto pensato per ridare vita al quartiere e riscoprire Vicenza come città di mercanti, mercato e mescolanze. L’iniziativa nasce nell’ambito del bando turistico della Camera di Commercio con Confcooperative Vicenza come capofila e il contributo di cooperative sociali che da anni lavorano sul territorio.

Un evento, un esperimento urbano. L’idea non è tanto attirare folle da fuori, ma intrecciare relazioni tra chi c'è già: far dialogare le botteghe storiche con i negozi etnici, le cucine di quartiere con le storie di chi arriva da lontano. Tra le vie si stenderà un mercato all’aperto, dove si venderanno spezie, tessuti, artigianato e oggetti di seconda mano: un mosaico di provenienze che racconta la città com’è davvero, fuori dal centro patinato.

In via Napoli il cibo diventa linguaggio comune. Chef di diverse comunità mostreranno dal vivo le proprie tradizioni culinarie con lo show cooking di Mi.To Cooking Show, aperto a chi vuole capire prima di assaggiare. A pranzo, i locali del quartiere proporranno piatti da ogni parte del mondo, in un kaleidoscopio di sapori.
Viale Torino ospiterà laboratori e installazioni: la Biblioteca Umana, dove le persone si raccontano come libri, e Trame Emotive, un’opera collettiva fatta di fili colorati e confessioni minute. Ci sarà anche una caccia al tesoro e una passeggiata storica dedicata alla Vicenza dei mercanti.

Mi.To Fest nasce per rimettere in circolo energie, incontri e curiosità. Un appuntamento da non perdere, dove cercare la Vicenza più bella.

Per in programma completo vedi il sito ufficiale.

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scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

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