Guida alle migliori Osterie Slow Food 2017 in Abruzzo
Pubblicato il 17 ottobre 2017
Slow Food è un po’ il mio punto di riferimento per genuinità del cibo e del bere bene, infatti avevo scritto qualcosina sulle birre proprio qui. Oggi invece, a pochissimo dalla pubblicazione della Guida alle Osterie d’Italia 2017, vorrei parlarvi appunto di quei luoghi in Abruzzo che secondo Slow Food si sono meritati le chiocciole!
“Sono luoghi che "incarnano al meglio l’autenticità della cucina italiana, una cucina semplice, priva di barocchismi ed eccessi di lavorazione che hanno il solo fine di stupire. Una cucina che non cerca di uniformarsi in un unico stile con cotture millimetriche, sottolinea le differenze e non si piega alle mode". Così definiscono le osterie Marco Bolasco ed Eugenio Signoroni, curatori della guida che Slow Food dedica alle roccaforti del mangiar bene all’italiana.
Eccomi quindi pronta a portarti con me in giro per il nostro bellissimo Abruzzo alla ricerca delle migliori Osterie Slow Food 2017!
A Castelbasso (Te), un caratteristico borgo medievale, Elenia gestisce il suo ristorantericavato nel piano terra di un edificio antico. Tra volte a botte e un immenso camino, dalla cucina escono piatti molto interessanti come l’agnello con le erbette, i taglierini al coltello con lo zafferano, agnello e funghi porcini e carrelli di formaggi abruzzesi. Hai mai provato le mazzarelle con le interiora dagnello? Ah, i dolci sono tutti fatti in casa, ovviamente.
(Pervoglia, Via XXIV Maggio, 25, Castelbasso (Te), Tel. 0861 508035)
In questo posto ci devi saper arrivare, non è proprio semplice raggiungere Colonnella (Te), con tutte quelle curve, il navigatore che si perde, ma al ristorante questo lo sanno, per cui hanno ben pensato di aggiungere indicazioni stradali come quelle di una volta – Al supermercato a destra -.
La chef qui è una vera LadyChef, sto parlando di Patrizia Corradetti, che saprà accoglierti con un suoi trionfali antipasti: salumi forzuti, pasta fritta, gnocchetti fritti, farro e ceci. Ottima è la carne d’agnello nella Mediterranea, e le pallotte cacio e uova sono irrinunciabili. Pasta fatta in casa, e se non t’importa delle calorie prova la Zuppa di Nonna Nina! E il timballo alla teramana o la zuppa di ceci di spello. Se ami l’agnello cacio e uova, qui devi venire!! Superlativa anche la cantina.
(Zenobi, Contrada Riomoro, 132, Colonnella (Te), Tel. 0861 70581)
A Loreto Aprutino (Pe), non è solo ristorante, ma anche bar e Hotel. Detto questo ti dico che qui si mangia davvero da Dio, e se ami il maiale allora non puoi perderti l’appuntamento annuale a gennaio della maialata. Tutto il menù è strutturato sul maiale e sulle sue parti, perché sai bene che non si butta via niente. No maiale? Vai di formaggio alla brace con misticanza di verdure,chitarrina con sugo di pallottine, la mugnaia – che qui raggiunge la sua massima espressione in bianco -, tagliatelle con funghi e tartufo, e poi carne, brace, carne, brace!
(La Bilancia, Strada Provinciale 4, Passo Cordone (Pe), Tel. 085 828 9321)
Interni rustici per questa Country House a Mosciano Sant’Angelo (Te). Un ristorante che opera nel rispetto della tradizione culinaria abruzzese. Lo chef Marrangoni spinge molto sulla cucina locale di terra, e tra gli antipasti spiccano diversi salumi e formaggi, verdure sott’olio, insalate di farro, oppure piatti unici come le mazzarelle teramane o le seppie panate arrostite. Molto gustosa la chitarrina con le pallottine, i pappicci con fave e guanciale, le tagliatelle con il baccalà, uvetta e pomodoro. Per secondo? Spezzatino di pecora alla callara, leggero! Quaglia arrosto con fagioli e pomodori appassiti. Buoni i dolci: pizza dolce, o il libretto di fichi.
(Borgo Spoltino, Contrada Selva Alta, 64023 Mosciano S. Angelo (Te), Tel. 085 807 1021)
Ad Ofena (Aq), in una bella casa di campagna in pietra, c’è questo agriturismo che oltre alla cucina tradizionale aquilana propone anche interessanti rivisitazioni. Imperdibili gli antipasti: salumi e formaggi locali, patate al cartoccio, ricotta, fritti in pastella, burrata e farro, crema di ceci, crostini con formaggi pere e miele, per non parlare della coratella d’agnello. Ottimi i primi, come la chitarrina o i ravioli di ricotta con sugo semplice, gli gnoccetti ai ceci e zafferano di Navelli, la zuppa di lenticchie e poi la carne… Agnello, manzo, maiale arrosto, il cacio primo sale alla Centerbe. Vini abruzzesi.
(Sapori di campagna, S.p delle Vigne Km 7800, Ofena (Aq), Tel. 0862 954253)
A Pacentro (Aq), nel suggestivo borgo medievale, con il suo castello e le sue torri, la sosta obbligata è proprio qui, in questo ristorante e ti spiego anche perché. Per prima cosa c’è il signor Carmine Cercone che ti accoglie in un contesto un po’ più ricercato rispetto al solito, con piatti che privilegiano la qualità delle materie prime. L’entrée è la ricottina di capra accompagnata da salumi e formaggi, la coratella di agnello cacio e uovo, il fritto di zucca, baccalà, carciofi e funghi. Poi il carpaccio di manzo, insalata di baccalà, zuppa di fagioli, funghi arrosto, melanzane fritte, tolle d’aglio sotto’oli, verza con agnello e cavolfiori, insalata di ovoli. Pasta? Ravioli ripieni di ricotta fresca di pecora o capra, pappardelle con funghi e asparagi, gnocchi al ragù di castrato, chitarra con tartufo bianco. Secondi? Angello a scottadito, capretto cacio e uova, pecora al cotturo, marro, fegatazzo, galletto nostrano. Pizza dolce e pasticceria secca casalinga!
(Taverna De Li Caldora, Via Umberto I,Pacentro (Aq), Tel. 0864 41139)
Siamo a Pescara, in pieno centro storico, e questo luogo è la certezza della ristorazione abruzzese. Tanto di cappello quindi per il signor Giovanni Marrone che è riuscito per la sua originalità e competenza a rendere questo luogo il non plus ultra della città ormai da anni. Si inizia in grande stile con la mitica Fellata abruzzese, ovvero un sontuoso vassoio con fette di prosciutto di Torano, ventricina vastese, coppa e salame teramano, formaggio di Rivisondoli, pecorino marcetto e patè di papera muta. Passo adesso ai primi, preparati: chitarrina con funghi e tartufi aquilani, farro con germogli di ortica, spaghetti con sugo finto, linguine con lumache di terra al sugo, e poi gli intoccabili Strangozzi alla Borbonica con pancetta, peperoncino e cioccolato. Secondi: anatra all’arancia, la mia preferita, falsomagro di vitello bianco, pecora della Majella al tegame, frittata sublime e manzo crudo alla tartara. Per dessert devi per forza ordinare lo Zabaione, per forza.
(Taverna 58, Corso Gabriele Manthone, 46,Pescara, Tel. 085 690724)
In area vestina, a Picciano (Pe), al piano inferiore di una casa in piazza, c’è il ristorante di Antonio Di Giovacchino, che insieme a sua moglie e sua madre in cucina, presenta con semplicità piatti che prendono ispirazione dalla tradizione, dai riti agrari, dalle stagioni. Salumi, formaggi, insalate di farro, creme di ceci, pallotte cacio e uovo, zucca, funghi, piatti a base di verdure di stagione, coratella di agnello, ciff e ciaffe di maiale, pizzonte. Anche qui la pasta è fatta in casa, rigorosamente, come nel caso di ravioli ripieni. Io adoro i secondi, come il galletto ruspante alla brace, gli straccetti di vitello, spiedone di manzo, coniglio. Dolci? Beh io non ci sono mai arrivata perché satolla e soddisfatta, ma chiedi pure ad Antonio, saprà accontentarti. Bellissima la piccola cantina dei vini con etichette regionali e non molto interessanti.
(Font’Artana, Piazza Duca Abruzzi, 8,Picciano (Pe), Tel. 085 828 5451)
Sul lungomare di Roseto (Te), c’è questo ristorante che ti fa sentire il mare nel piatto. Si perché il pesce fresco viene preso tutte le mattine e viene presentato dalle donne di famiglia in maniera semplice e schietta. Ci sono menù diversi: pranzo di lavoro, degustazione e gran degustazione e anche la scelta dei vini non è banale. Tra gli antipasti sgombri, palamite, alici, cicale, triglie, seppie, preparati crudi, bolliti, fritti, scottadito e accompagnato con verdure di stagione.
Non puoi non ordinare gli scampi all’arrabbiata, il merluzzo fritto, le olive fritte ripeiene di pesce, il guazzetto. Voglia di tagliolini calamari e vongole? Io si! E poi mezzi paccheri con sogliola e pachino, gnocchi agli scampi e il fritto di paranza, grigliate, e preparazioni al forno!
(Vecchia Marina, Roseto, Lungomare Trento, 37 Tel. 085 8931170)
A due passi da Pescara, questo è un luogo magico soprattutto d’estate. La Corte è una trattoria moderna iniziata da Marcello Spadone (Una Stella Michelin) che con Maurizio Della Valle hanno creato questo luogo in cui la cucina è estremamente semplice ed efficace. Antipasti e primi di tradizione, come la panzanella antica con fiori profumati, insalata di funghi, erbe spontanee, pere, formaggio caprino e melograno. E ancora tortino di patate su crema di formaggio con tartuf nero, capra alla piccianese, ravioli di ricotta, pizz’e foje, baccalà, e poi dolci, dolci, dolci.
(Osteria La Corte, Via Montani, Spoltore (Pe), Tel. 085 415 9787)
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scritto da:
"Che cos’è la gloria di Dante, appresso a quella degli spaghetti?” si domandava Prezzolini nel 1954. Storica dell’alimentazione, gourmande e ficcanaso, girerò per mari e monti insieme a voi per raccontare tutto il bello e il buono che la mia terra ha da offrire. Intanto? “Sole, vento, vino, trallallà"
Domenica 4 maggio si rinnova l'appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura.
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