Tempo di cioccolata calda a Torino: i posti dove vale la pena ordinarla

Pubblicato il 19 ottobre 2025

Tempo di cioccolata calda a Torino: i posti dove vale la pena ordinarla

Cotta in pentole di rame, accompagnata da panna montata, aromatizzata all’amaretto, oppure a base vegetale. La cioccolata calda è una bevanda che fa rima con il freddo e che a Torino ha infiniti gusti, ognuno dei quali merita di essere scoperto. In caffè storici, pasticcerie contemporanee e, perché no, anche gelaterie.

Pasticceria Sabauda


All’inizio di Corso Casale, a fianco alla Gran Madre, si trova una pasticceria aperta da professionisti che arrivano dal settore della moda: Pasticceria Sabauda. Non è un caso che i suoi mignon (chantilly, bignole, funghetti, cannoli, caramellati, ecc…) tra i più piccoli della città e la pasticceria secca siano in grado di catturare l’occhio prima ancora del palato. Nell’intimo locale ci si accomoda in un numero ristretto di coperti, a cui si sommano quelli del dehors coperto con vista su Piazza Vittorio. Qui, la cioccolata calda è uno dei punti di forza dell’offerta e si distingue per densità e per una texture setosa.
 
Corso Casale, 2, C, 10131 Torino TO
Telefono: 011 819 8104

Caffè Al Bicerin

È nato nel 1763 il caffè in cui Camillo Benso Conte di Cavour si accomodava, aspettando la famiglia reale all’uscita dal Santuario della Consolata. Ma non è stato l’unico ospite illustre: da Al Bicerin sono passati anche Alexandre Dumas, Friedrich Nietzsche, Giacomo Puccini, Guido Gozzano, Italo Calvino, Mario Soldati, Umberto Eco e Gianni Agnelli. Il motivo sta in gran parte in un’eleganza unica, grazie alla boiserie e ai mobili in legno, e a un’atmosfera esclusiva, tipica dei caffè storici. Altro (indubbio) motivo è il bicerin, bevanda a base di caffè, crema di latte e cioccolata, nata proprio in queste mura. Oltre al bicerin, qui si viene anche per una cioccolata calda, cotta per ore in pentole di rame. Il cacao utilizzato proviene da campi di agricoltura sostenibile, situati in Costa d’Avorio, Ghana, Camerun, Brasile e Indonesia. Se si gradisce, si può anche ordinare la panna montata, che verrà servita in una tazza a parte.
 
Piazza della Consolata, 5, 10122 Torino TO
Telefono: 011 436 9325

Pasticceria Ghigo

Per tutti Ghigo è l’artefice della Nuvola, un pandoro ricoperto di crema di burro e zucchero a velo, che sotto Natale è da prenotare con largo anticipo. Nella stagione fredda, sedersi sotto i portici di via Po, ammirando Piazza Vittorio può avere anche un altro sapore: quello della cioccolata calda. Qui, la bevanda ha un gusto intenso - proprio quello che si cerca in una giornata fredda - ed è accompagnata, se si gradisce, da panna montata fresca. Curiosità: Ghigo è stato conosciuto fino agli anni ’50 come latteria. Da qui partiva una cisterna trainata dai cavalli piena di latte, che veniva versato nei classici bidoni bianchi, e nel retro del negozio venivano prodotti tomini ed altri formaggi. Oggi, non ci sono più tracce della latteria, ma le ricette dei prodotti di Ghigo sono state gelosamente tramandate per generazioni e tutt’oggi vengono utilizzate per produrre croissant e altri prodotti.
 
Via Po, 52/B, 10123 Torino TO
Telefono: 011 887017

Fiorio

È un altro caffè storico di Torino. Fiorio, nato nel 1780 in via Po, è stato frequentato negli anni da personalità come Camillo Benso Conte di Cavour, Urbano Rattazzi e Massimo Taparelli D’Azeglio. Soprannominato caffè dei “codini e dei Machiavelli”, per le punte dei vestiti d’antica foggia dei suoi avventori e per il pensiero che li pervadeva, conserva oggi tutto il fascino dell’epoca, grazie a due elementi in particolare: il velluto rosso e le pareti damascate. Qui la cioccolata calda viene preparata in due versioni, gianduia e fondente, arricchite a piacimento con panna montata.

Via Po, 8/C, 10124 Torino TO
Telefono: 011 817 3225

Caffè Platti

In Corso Vittorio Emanuele II, angolo Corso Re Umberto, si dice sia nata la Juventus. Era il 1° novembre 1897 quando alcuni allievi del Liceo D’Azeglio decisero per la nascita della società sportiva. Sicuramente, al Caffè Platti, aperto 150 anni fa (nel 1875), nascono tutt’ora prodotti di eccellenza. In questi spazi, un tempo della liquoreria “Principe Umberto” poi rilevati dai fratelli Ernesto e Pietro Platti, si respira ancora oggi un’aura di esclusività. Stucchi e specchi la fanno da padrona e dialogano con decorazioni dorate, lampadari d’epoca e un banco bar in legno intarsiato anni Venti. Nella ricca offerta di pasticceria dolce e salata spicca la cioccolata calda, qui realizzata nella sola versione fondente, e poi arricchita con amaretto, panna fresca o gianduiotto.
 
C.so Vittorio Emanuele II, 72, 10121 Torino TO
Telefono: 011 454 6151

Nivà Gelato


Nel 2025 Nivà, la gelateria aperta da Diana De Benedetti, ex chef del ristorante 1 Stella Michelin Bontan a San Mauro Torinese, ha compiuto 20 anni. L’attività, adesso guidata insieme ai figli Daniel e Dalia, quest’ultima concorrente dell’undicesima edizione di MasterChef Italia, gode di ottimo successo, con due gelaterie a Torino, una a Cannes e a Porto, e due a Lisbona. Se il gelato è il vero motivo per cui bisogna frequentare questa gelateria in primavera ed estate, nel periodo invernale vale altrettanto l’assaggio la cioccolata calda da passaggio. Voluttuosa e intensa, servita con panna montata artigianale.
 
Nivà | Centro
P.za Vittorio Veneto, 8, 10124 Torino TO
Telefono: 011 8125064

 
Nivà | Crocetta
Corso Alcide De Gasperi, 8, 10129 Torino TO
Telefono: 011 599345

Efrem


È un regno goloso per tutti i vegani e gli intolleranti al lattosio. L’obiettivo di Lorena Mansi, con l’apertura in Corso Vittorio, poi traslocata in Via Almese, nel quartiere Cit Turin a pochi metri dalla fermata Bernini, era proprio quello di offrire alla città un locale in cui soddisfare tutte le voglie, rigorosamente plant based. D’inverno, oltre all’offerta di pasticceria e di cucina, bisogna venire per la cioccolata calda, qui realizzata con un’insolita (in città) base vegetale: soia, cocco o mandorla.
 
Via Almese 15/E - Torino
Telefono: 01118674327

  • SPENDO POCO E MANGIO BENE

scritto da:

Alessio D'Aguanno

Iscritto a Dietistica quasi per caso, si appassiona di un mondo, quello del cibo, che diventerà la sua fonte di sostentamento principale: biologica, ma anche lavorativa. Nel cuore ha un posto speciale per i piatti tipici e per i cocktail gastronomici.

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