​Corpi sospesi, piatti volanti e fuoco notturno: a Caorle torna La Luna nel Pozzo

Dal 20 al 24 agosto Caorle si anima: è il ritorno de La Luna nel Pozzo, festival di teatro in strada che spegne 30 candeline, chiamando a raccolta oltre 70 spettacoli, 22 compagnie e 7 prime nazionali.

Per cinque giorni il centro storico, tra calli, piazze e rive, si lascia invadere da marionette, acrobati, mimi, giocolieri, performer e musicisti, in un flusso che non cerca una sintesi, ma convive con le contraddizioni di linguaggi e provenienze, quasi come in un carnevale. 

Arrivano da Uruguay, Belgio, Francia, Spagna, Ucraina, Austria. Alcuni portano spettacoli già rodati, altri si presentano per la prima volta in Italia. C’è chi lavora sul fuoco (come Mystic Fire di Drums on Fire), chi con le mani e poco più (vedi Vida di Javier Aranda), chi sul concetto di fiducia tra corpi (Fins al cel di Spinish Circo). Dall’Italia, tra gli altri, Stivalaccio Teatro gioca con la partecipazione del pubblico (Clown Effect), Febo Teatro rielabora le fiabe, Bellavita cucina giocolando.

Non si cerca di certo il decoro o la perfezione, e anche questo è parte del disegno. Il festival è di strada, accessibile, gratuito e decentralizzato. L’alta stagione balneare non è un ostacolo, ma uno scenario. Il teatro si mescola con il turismo, ci interagisce, lo sveglia e lo attraversa.

Sotto la pelle del litorale, La Luna nel Pozzo tiene insieme macchine da scena e improvvisazione, tecniche raffinate e comicità spiccia. 

Per il programma completo e tutti i dettagli, vedi il sito ufficiale