Chiamale vintage, che il vecchio sei tu. Le pizzerie che fanno la storia a Padova

Pubblicato il 21 dicembre 2018

Chiamale vintage, che il vecchio sei tu. Le pizzerie che fanno la storia a Padova

“Voglio tornare negli anni Novanta...” Così recita una canzone del 2013 che sembra rappresentare questa strana nostalgia per l’ultimo decennio della lira. Ecco va beh, ci sono un sacco di cose degli anni Novanta che a me personalmente fanno orrore, tipo i tamarri alle giostre, gli zaini Invicta ed il Tamagotchi. Fortunatamente di quel decennio non è rimasto solo questo, per esempio ci sono Max Pezzali e le pizzerie. Sì, le pizzerie quelle con le assi di legno, i muri beige ed i tavoli di plastica fuori, per l’aperitivo e per attendere le pizze d’asporto. Quelle che spesso sono anche trattorie che fanno i primi tradizionali, carne, pesce e le immancabili fritture.

Ma oggi è tutto diverso, le pizzerie sono gourmet e l’arredamento è minimal, bianco e grigio al massimo. Se la pizzeria si qualifica come napolentana allora sono autorizzati il rosso e l’azzurro sulle pareti o sui loghi. Nulla in contrario in effetti, tutte cose che piacciono pure a me. A volte però sento una certa nostalgia di quei posti semplici, in cui se scegliere un impasto integrale è una questione di gusto e non di dovere morale, quei posti in cui devi stare attento al tipo di pizza che ordini perché con ogni probabilità arriverà sommersa di ogni ben di dio grazie alle mani generose del pizzaiolo. Insomma quei posti in cui sentirsi a proprio agio, senza sentirsi giudicati nel giudicare o nel dover fare almeno 3 stories su Instagram, dove se prendi una pizza con wurstel e patatine perché oggi ti va così nessuno ti guarderà storto.

Per questo ho fatto una lista dei miei luoghi rifugio dalla modernità wireless, una lista di pizzerie in cui andare con le grandi compagnie, in motorino sempre in due, o con il game boy. Sono cinque (4+1), sono a Padova, sono belle e ci si mangia davvero bene.

1989: sempre allerta

Ristorante e pizzeria di Padova da quasi trent’anni, il nome viene dal sardo e significa “Aragosta”, perché questo è una di quelle pizzerie in cui l’altra specialità è il pesce fresco. Il locale è composto di due sale da 40 coperti e due giardinetti in cui pasteggiare quando il clima è un po’ più mite. Per me è uno dei segnaposti fissi la sera, quando mi trovo a voler mangiare tardi o sono con molta gente e non ho prenotato. S’Aligusta è un posto che in quanto ad ospitalità non si risparmia, anche se arrivi quasi ad orario di chiusura o con le tue doti di condottiero ti sei tirato dietro un locale intero dall’aperitivo (chi mi ama mi segua...). Qua troverai sempre un sorriso, tanta disponibilità e qualcosa da mangiare. Il menù del ristorante cambia spesso a seconda delle stagionalità, le pizze sono per tutti i gusti e la cantina propone una decina di birre ed una trentina di vini, in una selezione per tutti i gusti (e per tutte le tasche) dal Ribolla allo champagne. Il premio finale è il conto: si può ancora mangiare bene a prezzi onesti.

1988: le dimensioni contano

C’è una pizzeria la cui pagina Facebook recita “dovete solo scoprirci e ci amerete per tutta la vita”. Chiaro, la modestia non è il loro forte, infatti il loro forte è la pizza e la cucina. In zona Santa Rita, si trova il Ristorante Pizzeria Al Saraceno. Se hai intenzione di prendere una pizza da portare a casa assicurati di avere un tavolo sufficientemente grande, qui ci tengono a non lasciarti con la fame. Altro consiglio è quello di partire con le idee ben chiare su ciò che vorresti mangiare: il listino contiene circa 200 pizze, da aggiungere le varianti sul metodo di cottura. Tra le specialità del ristorante c’è la pasta allo scoglio (servita su piatto di pizza) e la tartare di carne.

1990: pizza, cucina e vinelli

La pizza alla veneta, con impasto fino e condimento abbondante la trovi alla pizzeria Savonarola. La digeribilità è sempre massima e proporzionale alla cura che ci mette il pizzaiolo. Come in tanti locali di questo tipo, per chi non vuole la pizza è sempre presente anche una piccola cucina tradizionale, che in questo caso esprime il meglio nella bistecca di cavallo e nel baccalà. A pochi passi dal centro di Padova, si può trovare a poco prezzo la sincerità di una volta (portata avanti peraltro anche dalle nuove generazioni). Il locale è piccolino, nel weekend è il caso di prenotare. Il mio consiglio? Prima della pizza prenditi il loro antipasto di verdure ripiene e riempiti del vino frizzante della casa, posti così sono sempre più rari.

1989: un po’ di ‘900

A due passi dalla Cappella degli Scrovegni, la pizzeria Agli Eremitani rappresenta uno di quei locali che nel tempo non ha mai perso quel fascino un po’ elegante (ma comunque pop) del ‘900. Con un grande giardino estivo (ahimè, solo da ammirare in questa stagione) ed un ampia sala tutta ricoperta di legno, non è importante a che ora arrivi né da dove vieni, l’unico interesse del personale è toglierti la fame nel migliore dei modi, come essere un po’ a casa. Anche questo è un locale che per le dimensioni è meta da decenni dei grandi gruppi.

1922: neanche un passo indietro

Sì lo so, stavo parlando di pizzerie che hanno aperto a ridosso del 1990, ma questa volta posso giustificarmi. Immaginatevi che un napoletano stia passeggiando nei dintorni di Prato della Valle (no, non è una barzelletta) e ad un certo punto si imbatta in questa pizzeria che sostiene di essere aperta dal 1922, che fa? Ci entra e si aspetta di trovare forse la quarta generazione di napoletani ai forni. E invece no, vede una pizza che con la pizza napoletana ha ben poco a che fare, questi "traditori" che la infornano dentro alle teglie e ne tirano fuori un qualcosa che "sarà semmai degna di un panificio, di certo non di una pizzeria!”. Da Orsucci trovate la pizza toscana, portata a Padova per caso da un soldato che si stabilì in prato della valle all’inizio come chiosco che vendeva castagnaccio, e da lì nulla è cambiato. Oggi per mangiare una di queste pizze senza attendere ore, bisogna chiamare con largo anticipo, e ne vale davvero la pena.



Chi conosce un po’ la moda sa che va così: quando ci si sta per dimenticare di qualcosa, ecco che torna in auge. Se non che di solito (eccezion fatta per i casi come questo qui sopra) a questo punto le cose sono cambiate e bisogna accontentarsi delle imitazioni. Io non credo passerà molto tempo prima che anche queste pizzerie vengano investite della nobilitante qualifica di vintage, ma chi lo sa. Meglio approfittarne subito, che del doman non v'è certezza.

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Foto interne dalle rispettive pagine Facebook dei locali
Foto di Prato della Valle da Flickr
Foto di copertina del ristorante pizzeria Agli Eremitani
 

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