Mangiare vegetariano nelle Dolomiti: mini guida di sopravvivenza veggie

Pubblicato il 11 gennaio 2018

Mangiare vegetariano nelle Dolomiti: mini guida di sopravvivenza veggie

Ora che non esiste bistrot senza la quinoa con verdure sul menù e il sushi vegano è servito nella barca assieme a nobili vicini con il pesce crudo, mangiare vegetariano al ristorante sembra scontato. È così, ma varcata la soglia delle Dolomiti gli affari si complicano... patate, certo, ma il sugo di carne non le risparmia quasi mai. Zuppa? Perchè no, sempre che ti vada di ripescare i pezzettini di speck che si fanno l'allegra nuotata. 
Come sempre, però, vegetariani e vegani non si arrendono al cestino di pane: mangiare vegetariano nelle Dolomiti si può, ecco qualche consiglio per riempirsi la pancia, anche senza addentare lo stinco.

l cielo è sempre più...verde

Se sei vegetariano non dovrai chiedere la lista degli ingredienti di ogni piatto. L'Agriturismo Campo di Cielo di Cesio Maggiore (BL) serve solo specialità vegane e dunque esenti non solo da carne e pesce, ma anche da derivati animali. Il posto giusto per (ri)trovare la pace dei sensi e sperimentare i sapori di montagna in chiave insolita.

Mangiare la foglia con gusto

Ci troviamo alle porte delle Dolomiti Bellunesi, a Pieve di Cadore, lì dove Michela Maggiolini, general manager e cuore del team gastronomico prepara un'ampia selezione di piatti vegetariani vegani e senza glutine. Purea di fave con cicorietta, fiori fritti, tagliatelle fatte in casa con tarassaco e polenta con formaggio alla piastra sono solo una parte del goloso menù green di Mangia la Foglia.

Dove meno te l'aspetti

Vinci le sue ovvie resistenze e porta un vegetariano alla Locanda al Cacciatore di Seren del Grappa, ordina per lui una fonduta con patate e risi e bisi. Se preferisce, può ordinare una pizza e comporla ingrediente per ingrediente, secondo le istruzioni del menù. La lista di verdure e formaggi è talmente lunga che avrà l'imbarazzo della scelta. Una soluzione perfetta per mettere d'accordo onnivori, vegetariani e vegani.

Se la montagna non va da Maometto...

Vegetariani e vegani lo sanno bene: per mangiare senza carne e senza pesce bisogna essere creativi e cercare opportunità anche dove sembrano scarseggiare. Il ristorante Pontejel di Cortina, probabilmente uno dei preferiti dai vostri amici carnivori, strizza l'occhio ai vegetariani con piatti tradizionali come i cannoli di patate ripieni alla gruviera con con sontè di funghi porcini e ravioli di pasta verde ripieni di carciofi e provolone con sontè di pomodorini. 

Facciamo a metà?

La Pasticceria della Nonna a Pejo (abbiamo varcato il confine, ci troviamo in Trentino, ma ne vale la pena) è il classico bon bon di montagna tutto tè e fette di torta. Dopo aver passato in rassegna la vetrina del bancone ricolma di cake non potrai fare a meno di chiedere alla prima persona che incontri di ordinare due dolci diversi per fare a metà!

La prima malga veg*

Pare una follia? Invito tutti gli scettici alla Malga Monte San Pietro per godere dell'atmosfera pulita e rilassata di questo angolo cruelty-free di Pietralba, vicino a Bolzano (sì, siamo ancora in Trentino). Accarezzare mucche, asini e saziarsi con piatti esclusivamente vegetariani e vegani preparati con prodotti bio, a chilometro zero o appartenenti al circuito equo e solidale è un toccasana per l'anima.

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Immagine di copertina di nicodemo.valerio da Flickr, CC

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scritto da:

Martina Tallon

Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.

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