Una giornata a Villa Sara: pranzo super, piscina e relax fino al tramonto!

Pubblicato il 29 giugno 2021

Una giornata a Villa Sara: pranzo super, piscina e relax fino al tramonto!

Signore e signori, ormai è ufficiale da qualche giorno: l’estate è davvero tra noi! E col suo sole caldo e sorridente, ci ha portato una ventata d’ottimismo oggigiorno più importante che mai. Una ventata che, tanto per non saper né leggere né scrivere, ha spazzato via - finalmente! - l’obbligo di indossare le ormai irrespirabili mascherine anche all’aperto. Ora, insomma, possiamo goderci una giornata di relax coi nostri cari senza troppi impedimenti. Magari in un posto come la rinnovatissima Villa Sara: un hotel con piscina, bistrot, pizzeria, pokebar e chiringuito immersa nel verde lagunare tra Favaro Veneto e Mestre-Carpenedo. Sono stato qui per trascorrere una domenica di sole, farmi un bel tuffo lontano dal caos e dal traffico delle vicine località balneari, e soprattutto per pranzare “come si deve”.


A Villa Sara arrivo intorno all’ora di pranzo, già bello famelico, e così, poco dopo essere stato accompagnato dal buon Liviu a scegliermi l’ombrellone per il pomeriggio, prendo posizione ad un tavolo all’ombra, nei pressi della pizzeria-pokebar in mezzo al parco. Siamo in due, a mangiare, pertanto possiamo un po’ sbizzarrirci andando a toccare diverse aree tematiche di un menù che, oltre alla pizza (forte della combo forno a legna + lunga lievitazione) e alle poke bowl, offre anche una selezione di cucina tipica e fusion molto interessante.


Come entreé, scegliamo una Regina Margherita a base di salsa di pomodoro, mozzarella fiordilatte, bufala, olio extravergine d’oliva e basilico fresco. La pizza arriva calda e fumante, cucinata a puntino nel già citato forno a legna della cambusa, e si presenta con un aspetto a dir poco invitante: le materie prime di qualità disegnano una bellissima trama biancorossoverde che sottolinea il sapore profondamente italiano più amato nel mondo, cosa ancor più piacevole nei giorni in cui la nostra Nazionale sta giocando gli Europei di calcio. Il resto arriva in bocca, ed è pura poesia.

Terminata questa scorpacciata di pizza a grandi spicchi, è tempo del piatto principale. Ordiniamo due indiscussi fiori all’occhiello della casa: una poke ed una tartare.


La poke, in formato regular anziché large vista la già gratificante pizzata, ce la componiamo noi a piacere: oltre ad una ricca selezione di ricette studiate dal poke chef, il pokebar di Villa Sara offre anche la chance di comporsi questa specialità hawaiiana in modo completamente tailor-made, scegliendo ogni singolo ingrediente a piacere. E allora noi ci creiamo da zero una poke con riso bianco basmati, tartare di ombrina, avocado, pomodorini datterini, zucchine, carote, mandorle a scaglie e spicy mayo. Divertente da pensare quanto gustosa da assaggiare (e leggera da digerire!).


La tartare, mia personalissima passione di sempre, non può che essere quella classica. Qui, “alta qualità” è davvero la parola chiave, perché il piatto che ci viene servito è a base di tartare di fassona “La Piemontese”, accompagnata da olive taggiasche, pomodorini, zucchine, carote e naturalmente l’ingrediente segreto, la Salsa di Worchester (o Worchestershiresauce, per gli anglofili più convinti). Spettacolo!


Terminato il pranzo, è tempo di relax a bordo vasca: lettino orientato verso il sole, romanzo estivo (fantascienza, nel mio caso), crema, telo da mare, occhiali da sole e via…
… Perlomeno finché non mi sento abbastanza accaldato da decidere che sia ora di un tuffo nell’enorme piscina di Villa Sara. Tra un tuffo e l’altro, ci godiamo i drink freschissimi del chiosco: dalla limonata al succo di bergamotto, passando per le granite-smoothie, c’è davvero anche qui l’imbarazzo della scelta. Arrivi al tramonto o all’ora di cena che nemmeno te ne accorgi! Con la possibilità di andartene quando vuoi, senza dover attendere chissà che orario per trovar poco traffico.


Villa Sara infatti è una vera e propria oasi di pace, natura, sapore e piacere a due passi da casa; lontana dalla confusione delle spiagge e così comoda da raggiungere che la prossima volta ci tornerò anche soltanto per una pausa pranzo all’aria aperta, all’insegna del buon cibo.

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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