Tutto è addobbato a festa, il Natale si respira intensamente in ogni angolo dell’Open. Campanelle rosse dividono le due aree principali del locale. I dettagli marmorei bianchi del bancone fanno risaltare ancor di più il pavimento scuro. L’area più espressa, fatta di caffè, aperitivi, colazioni e spuntini notturni è posizionata nella parte anteriore, dotata anche di una zona esterna coperta, antistante l’ingresso, che non conosce stagioni. L’anima elegante e lounge è racchiusa nella parte posteriore, dove le luci soffuse ne fanno da padrone. Tutto è un movimento continuo.

Una famiglia “open”


Interni rinnovati e tanto, tanto velluto: un vero e proprio cambio di stile dopo tanti anni di attività. Tra poco verrano spente ben dieci candeline, modellate con passione quotidiana e grande cooperazione da parte di tutti i componenti del locale. Come mi ha raccontato Daniela, mamma della famiglia Open, il locale poggia su delle fondamenta solide, su una squadra che, regolarmente, si incontra, organizza, propone e porta avanti una vera e propria famiglia professionale (peculiarità riservata a pochi locali). Tale “vibe” è percepibile già mettendo il primo passo all’interno dell’Open: sorridenti baristi sono sempre pronti a farti iniziare la giornata in un’atmosfera famigliare e cordiale.

Un rinnovo di immagine


Rosso e blu sono i colori distintivi della zona lounge: il colore vermiglio è una tonalità cromatica che richiama i migliori riferimenti al sentimento della passione, creato con il cuore: è tutto ciò che c’è dentro l’operato di Daniela. Un luogo vissuto non da “supervisore distaccato” ma in prima fila, con le mani in pasta, curando i particolari e immergendosi a 360 gradi. Il pianoforte è rimasto un elemento fondamentale del posto, incorniciato sul lato sinistro della sala principale. Un angolo che trasuda creatività artistica, unitamente a locandine vintage, quadri che ritraggono i grandi nomi della storia della musica. Una location perfetta per mostre fotografiche, presentazioni di libri e incontri di beneficenza.

Open a tutto


“Open” significa anche essere aperti per dare voce ad associazioni, ad incontri di sensibilizzazione e valorizzazione di talenti di qualsiasi forma artistica. Open non è solo inteso come caratteristica temporale (ovvero non solo per la sua apertura costante al pubblico e no stop quasi a 24 ore per il sabato), ma anche per la varietà di ritmi riprodotti all’interno. Con il calare del sole, i ritmi salgono, in un crescendo di movimenti e di divertimento.

Tutto in uno - la food selection


Una location così spaziosa non può che coprire tutti i momenti della giornata: dalle veloci colazioni espresse prima del lavoro, a quelle più rilassate (spalla a spalla con brunch e aperitivi). Ed ancora, superata la mattinata, si spinge sull’acceleratore per i business lunch, gustosi e veloci, sebbene stretti nelle scadenze della pausa pranzo. Dalla quiete del post pranzo si giunge ad apertivi gustosi fatti di cocktail creativi e spettacolari. Le luci si accendono e si fanno più soffuse e, con le decorazioni festive, tutto brilla calorosamente verso il tramonto. La cucina assicura sempre proposte nuove nel menù food, realizzato con materie prime stagionali e del territorio nostrano. Un occhio di riguardo è riservato alla clientela con intolleranze alimentari e celiaci.

La sala da thè


Immagina una fredda giornata invernale, di quelle che, se proprio devi uscire di casa, vorresti recarti nel posto più confortevole e accogliente della tua stessa abitazione. Punta dritto verso l’Open, prendi posto su una delle comode poltrone di velluto e recati nell’agolo dedicato a thè ed infusi particolari. In pochi minuti ti troverai davanti ad una fumante tazza di thè o tisana, un buon libro... eppure c’è qualcosa che manca. Cioccolato! Fondente, aromatizzato, particolare o pieno di nocciole; a te la scelta con la corposa selezione dell’Open. Enjoy, eat and drink: tre sono le parole con cui si può riassumere l’offerta di questo locale. Un’anima sempre in movimento che porta avanti da tempo la cura della clientela in maniera così minuziosa da essere diventato un luogo simbolo del capoluogo pugliese.

  • RECENSIONE

scritto da:

Federica Scaramuzzi

Sarà banale, ma adoro la pizza e i gattini del web. In compenso sono alla ricerca di locali insoliti e originali. Dalla Murgia alla Laguna.. sono cacciatrice ufficiale di hidden gems! Odio il piccante e adoro la pasta al forno barese (originale) di mia nonna Graziella.

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