Da Fit And Go ho scoperto l'allenamento del futuro in 20 minuti. E mi sento da Dio.
Pubblicato il 19 giugno 2018
O meglio, fatico a scendere le scale. Ma è solo perché sono troppo in forma e le mie gambe un po' doloranti mi stanno semplicemente dicendo che è arrivato il momento di comprare il costume puntato da settimane, quello troppo sgambato, troppo appariscente, troppo da copertina di Glamour. Nessun miracolo, non sono diventata Miranda Kerr in un battibaleno, è solo che dopo 20 minuti di allenamento da Fit And Go mi sento in forma smagliante. Com'è possibile? Ti racconto tutto dal principio.
Fit And Go è un nuovo concetto di fitness che prevede una sola seduta settimanale della durata di 20 minuti. Questo speciale allenamento si chiama EMS e è molto efficace perché sfrutta l'ausilio di un'attrezzatura elettronica. In poche parole, ci si allena seguiti da un personal trainer con l'aiuto dell'elettrostimolazione. Fantastico! Ma questa deriva futuristica elettrostimolante non sarà un po' troppo? Sono curiosa.
Il Franchising Fit & Go è approdato anche a Mestre, in Corso del Popolo, e io che ho rinchiuso il borsone da palestra nel meandro più recondito dell'armadio perché non ho nemmeno tempo di ricordarmi come mi chiamo, decido di dedicarmi 20 minuti (ma soprattutto di scoprire l'effetto che fa l'elettrostimolazione). Allora prendo l'appuntamento per le 9 di mattina del giovedì.
Niente borsa da palestra, mi viene detto al telefono. Ma come, è qui in casa pronta (e giudicante) da settimane! E pare che il suo destino sia quello di rimanere nascosta, perché da Fit And Go trovi tutto ciò di cui hai bisogno in struttura: pantaloncini, t-shirt, calzini antisdrucciolo e asciugamano, persino ciabatte e mutande usa e getta. L'intero outfit viene lavato, igienizzato e resta a disposizione degli iscritti che escono dal centro proprio come sono entrati, ma più tonici.
Immagino tu frema dalla voglia di sapere come, dove e perché mi sono ritrovata a fare gli affondi con degli elettrodi addosso, così salterò la parte in cui mi cambio in spogliatoio, in totale tranquillità perché oltre a me c'è solo un'altra donna (il centro fitness su appuntamento ha i suoi vantaggi) e mi infilo l'outfit ginnico che mi accompagnerà per i 20 minuti successivi, anzi 15.
Perché la prima seduta, esplorativa, dura 5 minuti in meno (e meno male, perché l'allenamento è veloce ma decisamente concentrato). Il trainer, e mio personale Caronte verso la nuova frontiera del fitness, inizia a predisporre l'equipaggiamento: si tratta di un gilet, due fasce per le gambe, due per le braccia e una per i fianchi, che ho confessato essere il punto critico sul quale voglio lavorare di più. Il tutto viene inumidito per permettere una migliore conduzione degli stimoli.
A questo punto si comincia. Dopo la vestizione vengo allacciata a un macchinario per iniziare la fase di assuefazione agli impulsi, cioè il momento in cui gli impulsi che ricevono le varie parti del mio corpo vengono regolati secondo le mie sensazioni personali. In tre minuti troviamo l'impostazione perfetta per il primo allenamento e per i successivi, perché i dati vengono salvati all'interno di una scheda magnetica personale. Così non c'è bisogno di ripetere l'assuefezione agli impulsi una seconda volta.
Non sto tremando come un frullatore impazzito, né mi sento una sottospecie di cyborg, provo solo un piacevole, diffuso, pizzicorino. Restano 12 minuti di allenamento total body, guidati dal trainer che riesce a non farmi sentire troppo fuori forma e si complimenta con me per gli affondi, eseguiti con una concentrazione pari solo a quella di un cardiochirurgo alla sua prima operazione a cuore aperto. In questo momento scopro una cosa molto importante: "Che affondi perfetti" è il complimento più bello dopo "Dimostri al massimo 25 anni".
Mentre stringo una palla da pilates tra le cosce e mi esibisco negli addominali incrociati, noto una chioccolona avveniristica a lato della sala, con una donna che ci suda dentro. Sembra camminare, ma con grande fatica. Devo saperne di più, la coraggiosa lady starà consumando un numero spropositato di calorie... e infatti si tratta del Vacufit, un macchinario simile al tapis roulant che associa l'esercizio aerobico all'effetto sottovuoto e a quello termale. Dico solo: 700 calorie in 30 minuti.
Per me, invece, solo 12 minuti. Basteranno? Serviranno? Ne otterrò solo un placebo per i miei sensi di colpa? Ho trovato risposta qualche ora dopo aver fatto una rilassante doccia in spogliatoio (sì c'è anche il bagnoschiuma) ed essere piombata al lavoro fresca come una rosa. La sensazione è quella di avere i muscoli dei Bronzi di Riace. Poco importa se per qualche ora anche la mobilità è la stessa dei Bronzi: io mi sento soddisfatta, piena di energie, tonica e con tanta voglia di acquistare quel costume lì. E qualsiasi cosa mi faccia fare acquisti con il sorriso, entra nell'Olimpo dei preferiti dalla porta principale (quella del mio negozio preferito).
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Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.