Le Chiocciole di Slow Food: i locali di Treviso e Belluno premiati dalla guida Osterie d'Italia 2016

Pubblicato il 6 ottobre 2015

Le Chiocciole di Slow Food: i locali di Treviso e Belluno premiati dalla guida Osterie d'Italia 2016

Non ho potuto non chiedermi perché, come sostiene il suo editore, questa è la guida gastronomica più venduta d'Italia. In questi anni di cooking show, di siamo-tutti-chef e molecole di caponata, questa è la guida gastronomica più venduta d'Italia. Un motivo ci sarà. Forse perchè parla di cucina della tradizione, di cibi del territorio, di piatti della nonna, di prodotti sconosciuti ma vere perle gastronomiche? O forse perché ti consiglia quei posti dove farti una bella mangiata senza rischiare il tracollo economico - meno di 36 € a persona per un pranzo o una cena? "Questa" è la nuova Guida alle Osterie d'Italia 2016, pubblicata da Slow Food a fine settembre per il 26esimo anno di fila. Oltre mille e settecento le osterie segnalate di cui 250 "chiocciolate", ovvero considerate in piena liena con la filosofia gastronomica di Slow Food. Posti da tenere d'occhio: anche perché spesso sono a pochi chilometri da casa nostra. Tra Treviso e Belluno le osterie con la chiocciola segnalate nella Guida Osterie d'Itala di Slow Food 2016 sono ben sette. Eccole.

Le chiocciole Slow Food di Treviso:

Partiamo da Treviso città. Chiocciola Slow Food per il Basilisco di via Bison, zona Fiera: un'osteria moderna dove al ingredienti "poveri" come il "quinto quarto" e il pesce azzurro sono al centro della cucina, riportati in auge in ricette tradizionali e di stagione. Da provare bigoi fatti in casa con sugo di guancia di bue, tagliatelle con durelli di gallina brasati al vino rosso, tortino di alici nostrane deliscate con cicoria e salsa di pomodorini secchi. Pane, pasta e sott'oli di produzione propria.
Ormai lunga la presenza tra le pagine della Guida alle Osterie d'Italia Slow Food quella del Pironetomosca di Castelfranco Veneto, gestito da Moreno e Fabio, padre e figlio. L'attenzione al biologico è il tratto distintivo della cucina con prodotti locali, di stagione e presidi Slow Food. Da provare lo sformatico di mais Biancoperla, la zuppa di radicchio con crostini e, classico del locale, il petto di garronese al forno.

In zona Conegliano, a Sernaglia della Battaglia al Dalla Libera: gestione familiare per questa storica trattoria segnalata anche dalla guida de L'Espresso. Classica cucina trevigiana curata sotto ogni dettaglio, presentata con semplicità ma con grande accuratezza nella scelta delle materie prime. Da provare il guanciale di sorana in due cotture e gli gnocchi di patate.
Tra le colline del Prosecco, nella piazza principale della Refrontolo, Chiocciola anche per l'Antica Osteria al Forno: cucina del territorio, materie prime da produzione bio e dall'orto del locale. Qui per gustare il pastin con la polenta, bigoli all'anatra, ravioli al tarassaco con fonduta al Montasio.

Le chiocciole Slow Food di Belluno:

Nella piccola Vas, a pochi chilometri da Valdobbiadene, la Locanda Solagna mantiene anche per quest'anno la meritata Chiocciola Slow Food. A rifornire la cucina il piccolo orto dove si coltivano gli ortaggi più tipici. Da provare le zuppe con l'orzo antico delle valli bellunesi - presidio Slow Food -, la faraona al forno e la lepre alla cacciatora. E' un agriturismo, invece, il San Siro di Seren del Grappa, la seconda Chicciola bellunese. Materie prime prodotte in loco: erbe e funghi raccolti tra i boschi, formaggi d'alpeggio, il resto dall'orto e dall'allevamento dell'azienda agricola. Pranzo e cena con menu degustazione con una quindicina di portate a meno di 30 euro.
Infine, terza Chiocciola Slow Food del Bellunese, nella splendida Canale d'Agordo eccoci da Alle Codole, storica osteria di paese che propone il meglio della tradizione gastronomica della montagna bellunese. Tra le pietanze che più caratterizzano la cucina il cervo il salmì con polenta, gli gnocchi di patate, la carne salada con mele, scaglie di grana e aceto balsamico e lo strudel di mele.

Foto cover dal sito dell'Antica Osteria al Forno.
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scritto da:

Betta Pasqualetti

Di indole felina, amo accoccolarmi sul divano, le buone letture, i tè speziati, il rock and roll, i concerti metal ed il wrestling americano. Vegetariana per passione, combatto sovente contro la mia inguaribile fobia verso la pentola a pressione.

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