​Perché questi 6 chef stranieri stanno facendo la storia della ristorazione fiorentina

Pubblicato il 4 agosto 2019

​Perché questi 6 chef stranieri stanno facendo la storia della ristorazione fiorentina

La cucina di Firenze è in grado di accontentare palati di tutto il mondo che affollano le sue strade ad ogni stagione, ma anche i palati dei fiorentini alla ricerca di sapori etnici. Puoi fare il giro del mondo in una sola città passando dall’Armenia al Giappone, dal Marocco all’Iran. Oppure degustare contaminazioni gourmet con la fusion di altissimo livello proposta al Ciblèo con la supervisione dello chef Fabio Picchi e all’Osteria Gucci aperta da Massimo Bottura, tra gli chef più rinomati del mondo. 

La semplice cucina caucasica


Una cucina poco nota quella caucasica proposta dal ristorante Ararat che ti introduce alla tradizione culinaria armena e georgiana caratterizzata da semplicità e sapore. La chef Lia Razmadze propone tante verdure, cotte e crude: fagioli, barbabietole e carote sono gli ingredienti di focacce, antipasti o di accompagnamento alla carne alla brace. Il piatto tipico armeno è la focaccia ripiena Khachapuri, mentre quello georgiano sono i Khinkali: ravioloni ripieni con diversi tipi di carne trita e spezie da mangiare con le mani. Immancabili i famosi spiedini di manzo e pollo o i Tolma, involtini di carne avvolti nella foglia di vite. Da poco Ararat ha raddoppiato: non solo a nel centro storico ma anche a Firenze Rifredi.
Ristorante armeno Ararat, Borgo la Croce, 32 R oppure piazza Dalmazia 8 A - Firenze.

Il fascino della cucina persiana


L’Iran è una delle mete che sogno di visitare e, per portarmi avanti, ho deciso di provare il ristorante Tehran, specializzato in cucina persiana: pochi posti a sedere e tanto calore all'interno del locale che propone le ricette storiche di questo affascinante paese. La cucina persiana è caratterizzata dal sapiente uso di spezie aromatiche ed erbe fresche unite a frutta, noci, legumi e ortaggi per completare con raffinatezza pietanze a base di carne, pesce e riso. Alcune specialità realizzate dallo chef Amir Aliyari? Il Celo Torsh, controfiletto di manzo marinato in succo di melograno, noci e cipolla rossa e il Kabab Torsh dal gusto leggermente agrodolce servito con riso alla zafferano. Per concludere una tazza di tè persiano al cardamomo con un dolce fatto in casa come il gelato alla panna con pistacchi ed essenza di rose. Da mille e una notte.
Ristorante Tehran, Via dei Cerchi, 25 - Firenze

I sapori della cucina marocchina


Sono appena tornata dal Marocco e la nostalgia della recente vacanza mi spinge a fare un salto al ristorante marocchino Cherlot a Fiesole, che vede ai fornelli Youssef Cherrar, già all’opera al caffè Cibreo. Il menu prevede tanti antipasti a scelta a base di ortaggi: dalle melanzane alle zucchine al fresco taboulè all’hummus, ma anche polpette e spiedini marocchini. Tra i piatti forti ci sono la classica zuppa Harira (pomodoro e legumi) o la B’Astillia di pollo con mandorle e cannella. Affascinante e maestosa è la tajine servita nel classico recipiente in terracotta (ripiena di pollo al limone, di agnello con prugne e mandorle). Il tè alla menta accompagna il dessert. 
Ristorante marocchino Cherlot, via Faentina, 1 - Fiesole

L'innovazione della cucina giappo-toscana 


Toshi è il proprietario giapponese che si divide tra il ristorante Iyo Iyo e la trattoria Accadì ed è una garanzia sia per chi ama la cucina asiatica sia quella toscana. Nella trattoria Accadì, Toshi propone una cucina genuina e tradizionale, dimostrandosi amante della cucina toscana più di tanti ristoratori nati e cresciuti a Firenze. Nel piccolo ristorante giapponese Iyo Iyo, invece, il servizio è self-service mentre il cuoco prepara l’autentico sushi in un piccolo angolo di Asia a Firenze, senza cedere all’iconografia occidentale.
Ristorante giapponese Iyo Iyo, Borgo Pinti, 25 R. Trattoria Accadì, Borgo Pinti, 56 - Firenze

La sperimentazione tra tortelli toscani e ravioli cinesi

A chi se non al supercreativo chef Fabio Picchi poteva venire in mente l’idea di aprire il Ciblèo? Nel quartiere magico dei suoi locali mancava infatti un Tuscan Oriental Food che mescolasse i Tortelli toscani con i Ravioli orientali. Il Ciblèo nasce dall’amore per la cucina cinese che viene servita solo a 16 fortunati commensali alla volta, mentre in cucina il Picchi coordina due valenti ragazzi orientali, Minjoo, figlia di ristoratori coreani, e il giovane giapponese Ryo. In sala invece lavora Karyko, esperta di sakè. Se trovi posto, avrai la fortuna di immergerti nella cucina tosco-orientale con 20 assaggi: dal tortello mugellano al raviolo cinese e contaminazioni quali la trippa alla soia e il pollo al wasabi. Quando si dice fusion in cucina.
Cibleo Tortelli e Ravoli, via del Verrocchio, 2 R - Firenze.

Gli accostamenti inconsueti della cucina fusion gourmet


Tra i migliori ristoratori al mondo Massimo Bottura ha da poco intrapreso l’avventura di Gucci Osteria, affidata alle mani esperte della chef Karime Lopez. Tante le preparazioni inconsuete, belle da vedere e buone da assaporare, tra cui la palamita marinata con tostada di mais viola, o una ricca pasta con fagioli, cozze, vongole e bottarga o ancora il risotto allo zafferano con aggiunta di alici marinate e gambero rosso. Se sei indeciso, opta per il menu degustazione, servito in lussuosi servizi Richard Ginori: non lo dimenticherai facilmente.
Gucci Osteria da Massimo Bottura, piazza della Signoria, 10 - Firenze

Foto di copertina del ristorante Iyo Iyo. Altre foto prese da Facebook e siti dei rispettivi locali.


 

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scritto da:

Laura De Benedetto

La sua comfort zone è il moto perpetuo. Lavora in luoghi dinamici a progetti innovativi con gente sorprendente. Il suo core business? Creare relazioni e sinergie tra le persone. Amava Milano e, adesso, ama Firenze, città natale di suo figlio. Negata in cucina, apprezza chef e locali emergenti.

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