Le rosticcerie del Veneto che devi conoscere per avere salva la cena, sempre.
Pubblicato il 23 ottobre 2015
La domenica, dopo le spese di routine, si passava in rosticceria a prendere le mozzarelle in carrozza, le papate al forno e un po' di pasticcio. È questo uno dei ricordi più teneri di quando ero piccina, assieme alla mia collana anni 90' con i ciucci di plastica colorata.
Abbiamo forse esagerato quell'anno in cui, riguardando le foto della spiaggia, avevo un rotolino di troppo, ma la scusa è sempre stata: "La bimba è in crescita". Che poi forse era vero, sta di fatto che l'estate in cui la nostra rosticceria di fiducia ha chiuso i battenti, il ruotino di scorta si è volatilizzato.
Ora la rosticceria è diventata quel posto soave che mi salva la vita quando organizzo una cena ma mi accorgo che, come sempre, mi sono lasciata prendere la mano: 15 inivtati, 4 portate e aperitivo con buffet. Non mi resta che la rosticceria.
Alzi la mano chi è veneziano e non conosce Gislon. Impossibile non sbavare di fronte al suo banco espositivo ricolmo di pesce, contorni e altre prelibatezze indicibili. Se vuoi organizzare una buona cena di pesce passa di qui e a tavola negane la provenienza fino alla morte.
Danesin è un punto nevralgico della Treviso che vuole mangiare bene, a casa e senza sporcare troppe pentole. Mica scemi, i trevigiani. Qui è tutto di qualità ottima e sono in molti a sostenere che le pizzette di Danesin siano le più buone di tutta la città.
Chi l'avrebbe mai detto che in centro a Padova ci fosse un gioiellino della gastronomia siciliana? Dai Pupi si mangiano i piatti tipici siciliani respirando un'autenticità davvero rara. Le panelle poi sono ottime, forse troppo se finisci per mangiarle lì e portartene il doppio a casa...
La Gastronomia Rossetti Paolo di Arzignano è famosa perchè si mangia bene, si spende il giusto e la scelta è ampia anche nei dolci. Perchè si sa, se hai comprato il sugo ai funghi per poi spacciarlo come fatto in casa, a questo punto ti conviene fare lo stesso con lo strudel. Sai che risparmio di tempo?
Ieri ho guardato un film giapponese degli anni '50 al cinema in cui i protagonisti non hanno fatto altro che mangiare al ristorante e bere birra. Questa sera, quindi, mi trovo costretta ad ordinare al cino-giapponese e vorrei tanto tornare alla Rosticceria Aji, con la mia vecchia amica di Verona. Che serata quella!
Alla Gastronomia le 4 stagioni nulla è lasciato al caso. I piatti proposti rispettano la tradizione ma sono spesso porposti in chiave creativa e un po' gourmet. È bello anche mangiare sul posto, soprattutto a pranzo e farsi consigliare un buon bocchiere di vino dal padrone di casa, Matteo.
Al Portek di Alleghe non c'è nulla che non possa essere definito "tipico": dagli affettati, ai formaggi, fino ai dolci. Qui anche un semplice panino con lo speck è un viaggio sensoriale fra i sapori delle Dolomiti bellunesi e oltre.
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Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.