Mi porto a cena dal Boff, la splendida terrazza con vista sul Garda

Pubblicato il 12 luglio 2022

Mi porto a cena dal Boff, la splendida terrazza con vista sul Garda

A Costermano, non lontano dal centro di Garda, c’è un posto che vuole essere il più trendy dell'estate: una piscina affacciata sul lago, un ristorante dall’atmosfera romantica e un'attentissima drink list, a La Terrazza del Boff si cena e si fa aperitivo con la vista sul Golfo di Garda e ovviamente io non potevo farmelo scappare. Sono andata a dare un’occhiata.

Ci si arriva in macchina, in tutta calma attraversando colline e vigneti, un viaggio sulle sponde del lago di Garda per passare una bella serata a La Terrazza del Boff, il ristorante dell'hotel Boffenigo. Questo locale ha cambiato look e ha ridato vita alle ricette di un tempo. Tra veronesi, turisti stranieri in vacanza e local, in questo ristorante si fa aperitivo e ci si ferma per cena.

Come è


Conoscendo già un pò il posto, ho passato tutta la settimana in attesa del weekend, tenendomi il tipico appetito esigente, di chi ha digiunato sei giorni per sgarrare il settimo. Ho prenotato un posto in terrazza, per godermi un aperitivo al tramonto, con la consapevolezza che, si sarebbe trasformato poi, in una cena con vista, perchè per quella io ho una debolezza. La location è parecchio romantica, ma non è detto che ci si debba andare per forza in coppia, io la serata l’ho condivisa con un paio di vecchie amiche. Una piscina affacciata sul lago immersa nel verde, grandi ombrelloni bianchi e sopra la terrazza con ampie vetrate con la vista sul Golfo di Garda. Luci soffuse che si accendono quando il tramonto si spegne dietro le montagne di fronte, questo locale nasce con l’idea di offrire una serata lacustre, tra panorami, sole, cocktail e cene in terrazza, con momenti dj set e musica dal vivo. Colori pastello per l’arredamento si mescolano con quelli del paesaggio per una serata di relax, senza allontanarsi troppo da Verona. La vista è eccezionale: di fronte la sponda del lago, dietro e di lato le montagne con il loro fascino selvaggio. Se cerchi un posto tranquillo e vuoi fare bella impressione, la Terrazza del Boff è uno di quei locali che puoi mettere tranquillamente nella tua top ten.

L’aperitivo


Sulla Terrazza del Boff anche la carta cocktail non è più la stessa e i drink sono un viaggio cosmopolita nell’arte della mixology, con diverse selezioni, dai classici di stampo internazionale, a quelli più ricercati. Io ho optato per un Italian Ice Tea, a base di Vodka Smirnoff, rum Bacardì, gin Gordon’s, amaretto Disaronno, limone Simple Syrup e lemon Soda, me l’ha consigliato il maître. Se sei un amante del gin, la carta spazia da quelli italiani ai più noti europei, da abbinare con spezie e erbe aromatiche, se invece, sei un winelover, il Boff propone etichette locali e anche qualcuna bio. Per l’aperitivo, la tipicità è sempre la vera protagonista, io ho ordinato le verdure in agrodolce che propongono per la giardiniera, e non sono mancate nemmeno quelle in pastella, con un tagliere misto di salumi del Baldo di piccoli artigiani locali. Io ero già ampiamente ok, ma volendo con l’aperitivo si possono anche ordinare fritti senza uova, olive ascolane e bruschette scenografiche. Ci si potrebbe anche accontentare di un aperitivo rinforzato, ma non è stato il mio caso, perchè ero troppo curiosa di provare il nuovo menu estivo.

La cena


La proposta culinaria del ristorante la Terrazza del Boff prende vita sotto la creatività di Cristian Melotto, il nuovo chef approdato al Boffenigo, che ha rivoluzionato il menu, riportando prodotti tipici e vecchie tradizioni. Mentre tutti i ristoranti si danno al gourmand, seguendo le mode del momento, in questo locale hanno cambiato rotta e ogni giorno portano in tavola la tradizione e le ricette di nonna, con un tocco di creatività, ripartendo dalle origini. Il risultato è sorprendente, nella sua semplicità e stuzzica i palati. (Il mio sicuro). Lo chef propone un menù selezionato che segue la stagionalità, che cambia ogni 3-4 mesi, in cui si uniscono sapori mediterranei alle tradizioni locali, a quelle di un tempo. Si usano i prodotti locali come i limoni del Garda, le pesche della zona, il pesce di lago, la carne e i formaggi del Baldo. Si cena con piatti a base di luccio di lago in carpione, agnello cotto a bassa temperatura, passato nella senape con erbe fresche, gratinato in forno, ma anche con portate a base di tartufo Scorzone e si degustano formaggi della zona, abbinati a marmellate fatte a mano. La mia cena si è aperta ufficialmente con il pesce di lago, che qui lo sanno fare molto bene. Visto che non è così scontato trovare pesce di lago in un ristorante sul Garda, io ho optato per un antipasto a base di luccio in salsa alla gardesana e polenta grigliata, gli spaghetti, crema d’aglio, sarde di lago e peperoncino. Ho deciso poi, di condividere lo sformatino di trota bianca, con purea piselli al pepe rosa e salsa al limone del Garda. Tutti piatti deliziosi, come il resto delle portate e coerenti con la filosofia generale del locale: proporre una cucina autentica, capace di esaltare ingredienti poveri senza trucchi o giochi di prestigio. Se però preferisci la carne, vai sul sicuro, perchè in questo locale sanno fare bene anche quella. Per esempio potresti provare il filetto di manzo in padella, con fonduta di Monte Veronese e riduzione al Valpolicella o lo spezzato di coniglio in casseruola con polenta grigliata, un’antica ricetta tramandata allo chef dalla nonna.

I dolci


Una volta un turista mi ha detto che noi occidentali, siamo parecchio strani quando andiamo a cena, siamo sempre pieni per un’altra portata, ma quando ci si chiede di prendere un dolce, non riusciamo mai a dire di no. Come se la nostra pancia avesse diversi “luoghi” per ogni piatto assaggiato, ma quello per i dolci, fosse sempre libero. In quel momento, ho riso, ma questa è una verità sacrosanta, soprattutto se si stia parlando di dessert fatti in casa come dal Boff. Avrei concluso volentieri la mia cena con il sapore dello sformatino di trota bianca ancorato al palato, ma la fama di buona forchetta conquistata sul campo, mi ha costretto ad assaggiare anche un dolcetto. Mi sono tenuta leggera, ho scelto il cestino con le pesche, con una base creata da una marmellata di pesche fatta dallo chef e pesche fresche poste sopra al momento della composizione, tipiche di Verona. In alternativa nel menu si trova anche la mono porzione di torta russa, oppure la panna cotta ai frutti di bosco, il tiramisù o la creme brûlé alla liquirizia. Se invece preferisci il cioccolato dovresti provare, il cestino al cacao, con crema torroncino e rum.


Nel complesso, dal Boff è sempre una piacevole scoperta, dall’aperitivo alla cena tutto è un’esperienza, deliziosa come tante altre vissute qui prima di questa, che lo staff gestisce con la serenità di chi ha cognizione del proprio saper fare e fa sempre meglio. Non è facile intercettare i gusti più disparati, ma il nuovo Chef è riuscito a creare un menu versatile, fatto di sapori e combinazioni, che si possono comporre e scomporre. Grazie al suo talento e alla squadra di collaboratori entusiasti e volenterosi, questo locale è sempre un successo.

La Terrazza del Boff
Via Boffenigo, 8 - Costermano (VR)
Telefono: 0454970827


Foto concesse da La Terrazza del Boff e di Nicole Rossignoli

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scritto da:

Nicole Rossignoli

Viaggio sempre, per passione, per lavoro e con la mente. Nel turismo da una una vita, magistrale in Promozione e Comunicazione Turistica, quasi sommelier, aspirante UNinfluencer. Assaggio, scrivo e promuovo mete di gusto e viaggi diVini. Annuso le pagine dei libri, mi perdo nei mercati, compro spezie, guardo le stelle, mi lascio spettinare dal vento e mando cartoline. Ho vissuto un po' di qua e un po' di là, ma poi torno sempre nella mia amata Verona. Adoro il gelato al pistacchio e non posso vivere senza caffè.

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