Un aperitivo per ogni quartiere di Verona

Pubblicato il 5 giugno 2018

Un aperitivo per ogni quartiere di Verona

Verona è una città magica in cui perdersi, la storia e la bellezza la ornano ad ogni angolo ed è difficile non trovarsi immersi in veri scorci da cartolina. Fra le centinaia di locali in cui fermarsi per un aperitivo e un momento di relax, mi piace l’idea di avere un posto del cuore per ogni quartiere (tanto per restare in tema di città dell’amore), un locale speciale e divertente dove trovare leggerezza e spensieratezza per vivere l’aperitivo con il massimo del godimento, ambienti dove si va sul sicuro perché sono sempre una garanzia e sai che non si sbaglia mai, posti che rappresentano un po’ l’anima del quartiere in cui si trovano: ecco una piccola selezione fra centro e limitrofi, buon giretto!

Borgo Trento 

Se cerchi la Verona più modaiola dell’elegante quartiere di Borgo Trento, la troverai tutta all’Offline, e per giunta a tutte le ore del giorno perché qui è sempre aperto dalle colazioni all’afterdinner. Offline è un bar giornaliero con all’interno l’american bar per i cocktail, un concept vincente perché qui si sta bene e si beve ancor meglio con una esposizione di distillati difficile da trovare in Italia, con oltre 350 etichette in continuo aggiornamento, novità periodiche, proposte da tutti i continenti e le ultime mode in fatto di bere e di mixology.

Borgo Milano - San Massimo 

Victory Cafè è l’anima pulsante del tranquillo borgo di San Massimo, locale dalle mille anime che apre alla stagione estiva con la novità del banco dei gelati: puoi scegliere la semplice pallina oppure farti tentare da coppe gelato alla frutta, dagli affogati e dai supertrendy freak-shake (una sorta di monster frappè a cui si aggiungono gelato, caramelle, biscotti e simili, guarnendo con panna e coloratissimi topping alla frutta e al cioccolato). Ovviamente, qui il top rimane sempre l’aperitivo con cocktail strepitosi, buffet ricchissimo e giornaliero e una cucina che ti sorprenderà con super hamburger, ottimi sandwich e appetitosissimi fritti.

San Zeno 

San Zeno è dove ho lasciato il cuore dopo averci vissuto soltanto sei mesi, è uno dei quartieri più antichi e veraci della città, centrale eppure popolare, con scorci mozzafiato e atmosfere di una volta, pieno di vecchie case ma con affitti esorbitanti. Qui una passeggiata ha sempre una magia in più, e dopo essersi goduti questo pezzo di Verona in lungo e in largo, non si può non finire al Chiosco San Zeno, nato nel lontano 1946 e in cui da allora si trovano le celeberrime granite a ghiaccio grosso (che allora veniva grattato a mano): seduti sotto antichi alberi, tavolini e sedie semplici, pochi fronzoli e tanta gente di tutte le età, sarà un momento speciale.

Centro 

San Nicolò Wine Bar si trova affacciato sull’omonima piazza, nel pieno centro storico della città e ne coglie il mood meglio dei moltissimi locali che accolgono quotidianamente veronesi e turisti: perché è bello, elegante ma non pretenzioso e ti mette subito a tuo agio; perché la gestione ha uno stile cordiale e autentico, ti accolgono col sorriso e ti fanno andare via contento, come se avessi trovato dei buoni amici; perché qui si mangia bene (in pausa pranzo), si stuzzica bene (all’aperitivo e durante le degustazioni con musica) e soprattutto si beve benissimo con vini selezionati da cantine del territorio.

Veronetta 

Se ti trovi a Veronetta ma conosci già bene la sua anima eclettica fatta di notti universitarie, circoli popolari e appartamenti chic, se hai già visitato tutti i bar da “goti” e i nuovi locali più hipster, ti manca solo una puntata al Mastini per completare la panoramica: questo nuovo ristorante è un club in stile americano ispirato agli anni del proibizionismo, con atmosfera swing, cucina aperta tutto il giorno, un suggestivo giardino interno e una carta dei cocktails molto originale, ispirata ai decenni più significativi del Novecento, dal 1890 al 1990.
 
Foto crediti Marco Trovò su Flickr
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scritto da:

Camilla Cortese

Due lauree, otto redazioni, sette lavori, un licenziamento, due romanzi. Una casa, due gatti, trenta piante, milioni di parole. Del più brutto libro della storia salvo il titolo: Mangia (tutto), prega (la tua psiche), ama (te stesso e chi lo merita).

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