Cucina africana a Milano: 10 ristoranti da non perdere

Pubblicato il 14 novembre 2017

Cucina africana a Milano: 10 ristoranti da non perdere

L’Africa, variegata, tumultuosa e viva nelle sue diversità e ricchezze insegna tanto e Milano offre la possibilità di immergersi nella sua cultura culinaria millenaria. Ecco 10 indirizzi da non perdere

Ci sono alcuni sapori difficili da immaginare, finché non li si prova per la prima volta. Mix sconosciuti, inusuali fatti di ingredienti freschissimi e spezie bilanciate ad arte che lasciano esterrefatti e che fanno sgranare gli occhi prima di esclamare: “che buono!”. È questo ciò che accade quando si prova per la prima volta la cucina africana. Variegata, complessa, ricca di sfumature ma sempre colorata e profumatissima, è ormai la scelta di tanti milanesi desiderosi di assaggiare qualcosa di insolito. Dal Marocco all'Eritrea ed Etiopia passando per Senegal e Nigeria  ecco alcuni indirizzi per scoprire la bontà della cucina africana.

Un tuffo nell’atmosfera del Marocco

Immagina una cucina con mescolanze berbere, moresche, mediterranee ed arabe fatta di carne (agnello, montone, coniglio, pollo) e pesce del Mediterraneo, il tutto condito con agrumi, spezie (cannella, cumino, zafferano, curcuma, zenzero...) ed olio d’oliva. Ecco la cucina marocchina, con i suoi sapori e con l’incanto dei suoi colori. Da molti considerata a sé stante rispetto al resto del continente, per le sue influenze mediterranee è, di certo, una delle più vicine al gusto italiano grazie agli ingredienti utilizzati.Ciò che la rende speciale è l’utilizzo delle spezie e di alcuni metodi di cottura millenari come il tajine che prende il nome dall'omonimo strumentoun piatto di terracotta costituito da due parti: una inferiore piatta ed una superiore dalla forma conica e circolare che funge da coperchio. Questa sua struttura fa sì che la carne, spesso cotta direttamente insieme a verdure e spezie, si cuocia lentamente ed uniformemente nella stessa condensa che si crea al suo interno, rendendola morbidissima. A Milano si stanno diffondendo sempre maggiori ristoranti che permettono di gustare la tipica cucina marocchina, anche perché vi sono sempre più affezionati. Fra gli indirizzi da non perdere assolutamente El Jadida, un ristorantino in zona Ripamonti, ormai noto per la sua cucina ma anche per gli arredi tipici da Mille e una Notte e gli spettacoli di danza del ventre oltre ai post serata d’atmosfera fra narghilè e buoni cocktail. Poi Maison Touareg, aperto da poco, un localino senza troppi fronzoli, arredato in modo semplice ma che si fa già riconoscere per la sua cucina della tradizione fatta di ingredienti freschissimi e cucinati ad arte. Poi i ristoranti in stile “riad” marocchino, le strutture architettoniche tipiche arabe con i cortili interni, gli archi e le fontane decorative. Tra di essi il Riad Marrakesh, dagli arredi splendidi fra dipinti tipici, divanetti e tavolini bassi in legno ed il Riad Yacout, uno dei più noti del panorama milanese, upper class, elegante e travolgente nella sua opulenza scenografica.

La più nota a Milano: fra Eritrea ed Etiopia

Una delle zone più famose di Milano per la predominanza di ristorantini di cucina africana è Porta Venezia/Centrale. Il collegamento mentale è ormai scontato. Luogo elettivo della comunità etiope ed eritrea, è ormai il punto di riferimento per tutti coloro che desiderano fare un tuffo nei costumi di una zona dell’Africa ancora poco conosciuta da noi milanesi. Nonostante le storie dei due Stati siano ben diverse, entrambi sono stati oggetto di una guerra sanguinosa che li ha coinvolti fra il 1998 ed il 2000. Per questo è importante non confondere le due culture. Nonostante questo, anche le loro cucine spesso vengono assimilate. Probabilmente perchè molto simili o forse semplicemente perchè i principali ristoranti delle due tipologie si trovano tutti nella stessa zona, a distanza di pochi metri l'uno dall'altro. Uno degli indirizzi imperdibili per assaporare la cucina eritrea è l’Adulis che offre un’esperienza multisensoriale grazie ai suoi sapori e ai suoi colori, oltre ai suoi ambienti. Fra i piatti tipici lo stufato di carne, lo tsebhi servito con l’injera (un pane piatto di teff, grano o sorgo). Injera è anche il nome di un secondo ristorante ormai noto per l’esperienza di cucina etiope ed eritrea che offre. Tra i piatti da provare assolutamente lo Zighinì di manzo e la Sambusa, oltre alle tante proposte vegetariane. Poi il Warsà, raffinato ed elegante con il suo vino aromatizzato con miele e frutta (Mies). Un’altra certezza è l’Awash arredato in modo tradizionale con pareti color pastello e tavoli bassi con una cucina tradizionale fatta di ingredienti freschi e ricca di piatti vegetariani, sani e leggeri dall’Hummus alla Sambusa, allo Zighinì. E per finire il ristorante Massawa con specialità eritree con ingredienti tipici freschi e d’eccellenza. Da non perdere la torta al cocco servita con tè alla menta e cannella. 

Fra Senegal e Guinea

Nel pieno dell’Africa equatoriale, nella parte Occidentale del continente, nascono due Paesi ricchi di storia: il Senegal e la Guinea. Essendo state entrambe meta coloniale (portoghesi e francesi in Senegal e francesi in Guinea) presentano una cultura variegata e ricca, fitta di influssi culturali. Anche la loro cucina si presenta come il risultato di stili diversi, uniti insieme armonicamente. Per provare i sapori e vivere un’esperienza a 360° nel cuore del Senegal e della Guinea non si può perdere il Balafon. Situato in zona Lambrate è un piccolo ristorantino a conduzione familiare che presenta una cucina variegata mix di diverse tradizioni africane tra cui spiccano quelle senegalesi e della Guinea. Dalle polpettine di fagioli ai samosa (triangolini di pasta fillo con gamberi, sedano, paprika e carote) oltre ad un piatto unico fatto di carne o pesce in umido accompagnato da cous cous o riso e verdure. L’atmosfera speciale è creata anche grazie alla musica tipica di sottofondo. Per intraprendere un vero e proprio viaggio culturale nella cucina senegalese c’è invece il Demm Dikk, sempre in zona Lambrate. Il nome stesso del locale allude a questo. Infatti in wolof (lingua più diffusa in Senegal) significa “andata e ritorno” e fa riferimento all’incontro e alla fusione fra la cucina senegalese ed italiana.

A spasso per la Nigeria

Un Paese di contrasti, fatto di bellezze naturali inimmaginabili, di terra, acqua e vento miste a grandi centri urbani affollati e caotici. La Nigeria si conferma ad oggi, nel 2017, come lo Stato più densamente popolato d’Africa. Nonostante sia un territorio colmo di risorse (petrolio in primis), le tante tensioni interne fra i diversi gruppi non hanno permesso uno sviluppo economico adeguato. La cucina nigeriana è per lo più semplice, fatta di ingredienti di base e di tante spezie, piccanti, che permettono una più duratura  conservazione. Nonostante il caldo, i piatti tipici sono le zuppe, spesso a base di patate e di carne oltre al famoso ragù di arachidi con pollo o carne servito con il riso. Per assaggiare una delle tante prelibatezze tipiche un nome sorge spontaneo: il ristorante King’s & Queen’s in zona Centrale. A rendere speciale la sua proposta culinaria, gli ingredienti utilizzati: naturali e sempre freschi, lavorati interamente a mano. Da provare assolutamente le lumache speziate o l’insalata con stoccafisso. 

Foto dalle pagine facebook dei locali/wikipedia
Foto di copertina: Ristorante Warsà, pagina facebook


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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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