Birre artigianali? Ecco le migliori birre abruzzesi premiate da Slow Food

Pubblicato il 26 settembre 2017

Birre artigianali? Ecco le migliori birre abruzzesi premiate da Slow Food

Mentre Slow Food sta lanciando la sua Guida Osterie d’Italia 2018, io ho pensato bene di riprendere in mano la Guida Birre d’Italia 2017 che esamina 512 birrifici e 2078 birre nazionali.
Ho voluto fare questo perché ormai la birra artigianale in Italia è quasi più consumata della solita vecchia bionda, anche se, io continuo a preferirla, e l’Abruzzo nella sua produzione si è sempre distinto dalle altre regioni italiane con premi e riconoscimenti arrivati da tutto il mondo.
 
Sfogliando la guida 2017 per l’Abruzzo sono segnalati 3 birrifici e 4 birre, e io sono qui appunto per parlarvene!!!
Hai già sete? Io si!

Juri e il suo sogno


Almond 22 nasce nel 2003 in quel di Spoltore (Pe), e continua a riscuotere successi! Tutto merito dell’alchimista Juri Ferri che ha saputo costruirsi la sua azienda, con calma, facendola crescere e consolidandola. Nel 2014 la produzione è stata trasferita a Loreto Aprutino (Pe), trasformandosi anche in un accogliente brewpub che ti dà la possibilità di assaggiare le birre prodotte in loco, ma anche di mangiare qualcosina di davvero davvero speciale. Nel 2017 è stata premiata da Slow Food la Farrotta, una Ale chiara di farro, dal bel colore oro con riflessi aranciati. Contiene un’alta percentuale di farro bio che le dona una tessitura setosa e un sapore caratteristico. Miele d’acacia e leggero retrogusto agrumato che rende questa birra adatta ad essere abbinata a formaggi freschi dolci, minestre di cereali, carni bianche e primi piatti, ma attenzione, non con il pomodoro!!!

Doppietta per Opperbacco


Due riconoscimenti invece per il microbirrificio Opperbacco, nato nel 2008 a Notaresco (Te), in una zona nota più per il vino che per la birra. Proprio per questo Luigi e il suo socio hanno voluto chiamarlo così. L’impianto si trova in uno splendido casolare ristrutturato in campagna e nelle sue vicinanze si trova anche un locale di mescita, chiamato Agripub, in via Casarino 19.
Due birre premiate: la Deep Underground e la Violent Shared, nata dalla voglia di provocarre. Questa è una Session Ipa elaborata con frutta , di soli 3.8%, dorata e ben provvista di schiuma, la Violent ha una dominante citrica, con pompelmi, limoni. Al naso pepe e frutti anche più polposi, come la pera, l’ananas. Una birra estrema, eppure attraente!
(Via Casarino, 19, Notaresco (Te), Tel. 320 073 4714)

E sotto la Maiella


Massimiliano e Sonia hanno iniziato a produrre birra per casa e amici, e nel 2008 arriva il salto di qualità con l’apertura del birrificio collocato sotto l’ombra della Maiella, la montagna da cui prende il nome, Birrificio Majella, appunto. A Casoli (Ch), infatti, Massimiliano inizia a produrre birra artigianale utilizzando anche ingredienti raccolti in montagna o cereali autoctoni, come il grano di solina. Adesso si sono spostati a Pretoro, ma il concetto è sempre quello, birrificio e piccolo pub per la mescita diretta. È stata premiata la Novi Luna, una birra chiara con schiuma compatta dalle note floreali di lavanda. Questa è una Ale molto bilanciata, fresca ed elegante che può essere abbinata a salumi freschi, pizze, focacce, verdure pastellate. È una birra realizzata con acqua proveniente dalle sorgenti Del Verde, malto d’orzo, grano duro Senatore Cappelli, luppolo, lievito, speziata con fiori della Maiella.
(Loc. Cerrani, 28/B, Pretoro (Ch), Tel. 0871.898031)

(Immagine di copertina dalla pagina Facebook di almond22)

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scritto da:

Francesca Mancini

"Che cos’è la gloria di Dante, appresso a quella degli spaghetti?” si domandava Prezzolini nel 1954. Storica dell’alimentazione, gourmande e ficcanaso, girerò per mari e monti insieme a voi per raccontare tutto il bello e il buono che la mia terra ha da offrire. Intanto? “Sole, vento, vino, trallallà"

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