Arte e cucina s'incontrano in Laguna: ti racconto il nostro aperitivo culturale con Alessandro Borghese

Pubblicato il 7 giugno 2023 alle 11:24

Arte e cucina s'incontrano in Laguna: ti racconto il nostro aperitivo culturale con Alessandro Borghese

NATURA URBANA #2: L'arte contemporanea esposta da AB - Il lusso della semplicità.


“Il lusso della semplicità”. Un nome, una filosofia impressa sulla caratteristica insegna che accoglie gli ospiti di Alessandro Borghese nel suo locale. Laddove sorge il Casinò di Venezia, presso lo storico Palazzo Vendramin Calergi, oggi esiste un tempio del gusto in tutte le sue accezioni: il gusto per la buona cucina, quello per l’arte e il gusto della conviviale condivisione.


Il ristorante siglato “A.B.”, sin dal suo debutto un anno fa, deve il suo successo oltre che ai piatti d’autore di uno dei più grandi cultori della gastronomia italiana, anche alla sua essenza creativa che si traduce in un ambiente di alto design e di espressione artistica.

Non solo opere di grandi artisti contemporanei arricchiscono permanentemente le pareti di tutte le sale, ma anche primi approcci di pittori e scultori emergenti contribuiscono ad arredare il locale in maniera temporanea. “Io e mia moglie siamo grandi appassionati d’arte. Ci piace l’idea di poter supportare e dare spazio anche e soprattutto ai talenti emergenti.” Queste le parole del celebre chef Alessandro Borghese alla mostra Naturae Urbana #2, alla quale ho avuto il piacere e l’onore di partecipare.


La mia serata inizia proprio con lui, lo chef più carismatico fuori e dentro la cucina, davanti e dietro le telecamere. Dà il benvenuto a noi ospiti e apre le danze con un aperitivo, servito dal suo staff tra le poltroncine nella corte del Casinò con vista sul canale: sulle note di musica vivace, iniziano a deliziarci con vassoi di stuzzichini e flute di moscato d’Asti. Un primo bocconcino di crumble di quinoa, con polvere di olive nere e panzanella; poi un cornetto salato con mousse di mortadella e aglio; infine, un pillow di cracker con un ciuffo di panna acida e caviale di aringa affumicata. Il primo assaggio di questo vernissage è un inno alla gastronomia: sapori e consistenze contrastanti si sposano tra loro in questi tre “cicchetti” piacevolmente equilibrati.

Equilibrio” è anche la parola chiave della nuova esposizione di Walter Trecchi, che mi gusto con gli occhi nella seconda e ultima parte dell’evento. Le opere, temporaneamente esposte lungo tutte le pareti dell’elegante ristorante veneziano, ambiscono a completare l’esperienza sensoriale -già di per sé emozionante- di una cena d’autore in un ambiente intriso di bellezza.


La mostra è stata organizzata in collaborazione con Tabor Group s.r.l., società di consulenza e marketing impegnata nella ricerca e promozione di talenti artistici, e curata da Mc2gallery con il supporto di CrisContini Gallery, per mettere sotto i riflettori le opere dell’artista comasco entro i locali di Borghese a Milano e a Venezia.

Il genio di Trecchi, classe 1964, nasce dall’idea di dare forma al confronto e all'integrazione tra architettura e natura. Ne risulta il recente progetto “Naturae”, una collezione di tele che offre l’immagine di una nuova urbanistica utopica, in cui gli alberi sostituiscono gli edifici: è lo sviluppo di un’analisi introspettiva del paesaggio urbano e del rapporto che l’uomo ha con esso. Una tematica vivamente attuale, che di questi tempi è spunto di riflessioni profonde e, appunto, ispirazione degli artisti in tutti i campi.


Aggirandomi tra le diverse sale di AB - Il lusso della semplicità ho l’impressione che le opere siano un tutt’uno con gli spazi interni e allo stesso tempo li amplino, aprendo delle “finestre” su una realtà parallela fatta di forti contrasti. Se alcune regalano una piacevole boccata d’aria, altre inghiottiscono l'osservatore in fitti boschi dello stesso verde smeraldo delle sedute; altre ancora sembrano specchiare i tavoli in marmo nero con le venature bianche, attraverso giochi di luci e colori tra le fronde esili e intricate di altissimi alberi. Tra tutte, queste ultime mi hanno conquistata.


Sono rimasta piacevolmente colpita da una scoperta in particolare: in questo ristorante, così come in quello a Milano, una sala è dedicata all'empowerment femminile. Il ritratto di Frida Kahlo è la scelta per quella del locale milanese, mentre in quello lagunare l'ultima saletta è per Veronica Franco. Il suo ritratto, parte della mostra permanente, è un omaggio alla scrittrice veneziana del Cinquecento, simbolo della libertà femminile e vessillo di lotte di genere.

Il concept di Alessandro Borghese è il sogno di tutti noi “esteti golosi”; un sogno che diventa realtà attraverso i suoi locali, templi sensazionali.

AB - Il lusso della semplicità
Cl. Seconda del Cristo, 2040 - Venezia 
Telefono: ​0413086070

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scritto da:

Micol De Pisi

Nata e cresciuta nella terra dell’Arte e della Cucina per eccellenza, eccomi qua! Un’esteta golosa, 100% italiana, sempre affamata di Bellezza e di nuove succulente avventure. Amo la calma dei monti, ma vivo nella frenesia e nella mondanità della città.

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