Le pizze napoletane che ci piacciono a Roma

Pubblicato il 30 ottobre 2024

Le pizze napoletane che ci piacciono a Roma

Fino a qualche anno fa l’unico modo per gli estimatori della pizza partenopea a Roma di appagare l’irrefrenabile desiderio di una bella pizza napoletana, era mettersi in macchina e, dopo due ore buone in autostrada, sbarcare sotto al Vesuvio, per ricongiungersi all’ oggetto del desiderio. Tuttavia, per la gioia di questi pizza-lovers capitolini, in tempi recenti a Roma le aperture di pizzerie napoletane, o in stile napoletano, si sono moltiplicate come funghi. I maestri pizzaioli napoletani da Sorbillo in poi, sono andati alla conquista della Capitale e in "terra di scrocchierella", hanno fatto breccia nel cuore dei romani, convincendoli a fare la fila come a Napoli, per i loro cornicioni alti. Pure io da romana cresciuta a pizza fina, superata la diffidenza iniziale, mi sono innamorata follemente dell’opulenza e della morbidezza della pizza napoletana solo in anni recenti. Oggi le mangio entrambe, e scelgo tipologia in base all’umore, ma se mi devo premiare, cerco più facilmente la coccola generosa della soffice pizza napoletana. Quella che io amo è leggera, con i bordi belli pronunciati che abbracciano un centro sottile, e deve sciogliersi in bocca, fondendosi in modo impeccabile con i condimenti. Nella Capitale per fortuna la maggioranza degli indirizzi migliori per mangiare una pizza così sono noti, e annoverano oltre ai diversi famosi campani doc in trasferta a Roma, anche le eccezionali pizze contemporanee d’ ispirazione napoletana fatte da Callegari, Pier Daniele Seu e Giancarlo Casa. Roma però è grande, e là fuori ci sono troppe pizze non soddisfacenti, per chi è esigente come me. Allora visto che oggi mi sento generosa, voglio aiutarti a trovare a Roma la pizza napoletana del tuo cuore, con 10 + 1 indirizzi affidabili, noti e meno noti, dove tra classica e contemporanea, la pizza napoletana a me non delude mai  

La napoletana autentica a due passi da piazza Barberini


Tra Piazza Barberini e Via Veneto, c’è una delle mie pizzerie napoletane preferite, perché qui la pizza è buona esattamente “come giù”. 50 kalò di Ciro Salvo è la mia prima scelta per mangiare una napoletana autentica, senza muovermi dal cuore della Capitale. L’impasto di Ciro Salvo si scioglie in bocca e la pizza, col suo cornicione ben alveolato, è di una leggerezza, che non si dimentica. Cosa la rende speciale? Materie prime di alta qualità, impasto Top, olio evo buono e profumato si fondono in un mix esplosivo di tradizione e abbinamenti creativi, che lasciano il segno. La pizza fritta poi… croccante e asciutta, ti fa battere il cuore. L’offerta si declina in 24 pizze, due pizze fritte e 4 fritti. Immancabili classici come la marinara anche nella versione rinforzata, la cosacca, la margherita e la margherita con bufala. Vasta la scelta di pizze vegetali che fa felici vegetariani e non. E prima di divorare la loro Marinara da primo premio, ordina supplì e frittatina di bucatini, con besciamella, provola e prosciutto cotto. Le tue papille gustative ti diranno grazie. Si brinda esclusivamente coi vini campani con eccezione di Franciacorta e qualche Champagne per i più viziati.
Via Flavia, 3b, Roma. Tel. 0669429875

La napoletana instagrammabile a Fontana di Trevi


Sei un fanatico di instagram quanto della pizza napoletana? Fotografata quanto la vicina Fontana di Trevi, la pizza del piccolo Buco, richiama a Roma “pizza addicted” in religioso pellegrinaggio da tutto il mondo. Capisci dov’è seguendo la fila di turisti e romani in attesa nel vicolo di fronte al minuscolo locale. Ma ore di fila in qualsiasi momento della giornata, valgono la pena per gustare questa pizza, dal cornicione fuori misura condita con una scelta di ingredienti veramente gourmet, frutto di una accuratissima selezione. Il locale è letteralmente un buco, con pochissimi tavoli dentro e qualcuno all’esterno, ma la pizza del bravo Vitucci te lo fa dimenticare. Impasto sottile e scioglievole al morso nonostante i bordi esagerati, la pizza del Piccolo Buco con le sue 48h di lievitazione è aerea, digeribile e golosa, tanto che se la assaggi sarà la tua nuova scusa per tornare nella Capitale. La scelta nei topping spazia tra rosse, bianche, “gialle” e focacce. La margherita rossa con la bufala intera nel mezzo è la loro bandiera, ma io ti consiglio invece due gialle da leccarsi i baffi:” La Diavola gialla” e “Pesto, giallo e parmigiano”, con pesto di basilico prodotto in casa, fiordilatte, pinoli tostati e Parmigiano Reggiano Vacche Rosse 46 mesi.
Via del Lavatore, 91. Roma. Tel. 0669380163

La napoletana di classe in un palazzo del XVI secolo al Pantheon


Altro che tovaglie di carta e ambiente alla mano! Se anche per te la pizza napoletana è un piatto da gustare in una cornice di classe, da Vico Pizza & Wine puoi onorare la pizza in un palazzo nobiliare del XVI secolo tra drink e musica in un'atmosfera elegante e coinvolgente. Vico è una pizzeria lussuosa a due passi dal Pantheon, con i soffitti affrescati e connotata da un mix di elementi antichi e moderni. Persino il forno a legna è decorato con un mosaico. Per aprirti lo stomaco puoi ordinare montanarine e piscitielli. Tra i miei piscitielli preferiti consiglio quello con ricotta di bufala, fiori di zucca, pancetta di maiale e pecorino romano DOP. Ma soprattutto qui vieni a gustare la leggendaria pizza col classico impasto diretto di Enzo Coccia della storica pizzeria La Notizia di Napoli. Rigorosamente stese a mano con lo schiaffo, le pizze in carta spaziano dalle Tradizionali (Margherita e Provola e pepe Dop su tutte), alle creative “ Na Penzata d’Enzo” come la Nerano o la pizza Pantheon (Pomodoro a Pacchetelle, Carne Macinata di Maiale, Fior di Latte, Olio Extravergine di Oliva Penisola Sorrentina Dop, Pecorino Romano Dop, Basilico e Pepe).
Piazza Rondanini, 47, Roma. Tel. 0687809501

La napoletana “soffice soffice” in un angolo di Costiera a Villa Borghese


Corsetta a Villa Borghese per tenersi in forma o visita culturale alla Galleria omonima? Ogni pretesto è buono per gustare i piatti tipici della Penisola sorrentina e la pizza napoletana della tradizione di Gaudì. Profumata di buono, “soffice, soffice”, col cornicione alto ma non troppo, questa pizza è un must nel quartiere Parioli dal 1996: quando Gigino Dell' Amura, originario di Vico Equense, ha deciso di portare a Roma i sapori della costiera. Qui la pizza napoletana cotta a legna è fatta come Dio comanda, e ad ogni morso ti riporta alle assolte estati in costiera. Merito  di un’attenta scelta degli ingredienti, tutti di prima qualità e provenienti per lo più dalla Campania. In carta pizze per tutti i gusti, dalle classiche alle gourmet, con impasti ben lievitati e digeribili. Da provare oltre all‘immortale Margherita, la Faito (Pere e Gorgonzola) e la Mondragone (Bufala, fiori di zucca e alici).  Per una full immersion campana inizia col fritto misto con chips cacio e pepe, supplì, mozzarelline e crocchè e dopo la pizza chiudi in bellezza, con un bel babà.  E se ti piace la carne, qui la trovi tenera e succulenta, cotta alla brace di legna. Last but not least l'aperitivo qui è un rito irrinunciabile: quando fa bel tempo in terrazza e sempre in piazzetta Gaudì puoi sorseggiare 14 tipi di spritz diversi, accompagnati da stuzzichini fritti, focaccia al pomodoro o taglieri di salumi.
 Via Ruggero Giovannelli 8/12, Roma.Tel. 068845451

 
La napoletana tra cornicioni alti e bolle finissime a Prati


Sant'Isidoro Pizza e Bolle a Prati omaggia la pizza napoletana con un prodotto di assoluta qualità, offrendo un’interpretazione della tradizione in chiave contemporanea, con un bel tocco di fantasia nei topping. La location di via Oslavia, accoglie i clienti in un locale elegante dalle vibes moderne tutto legno e acciaio, ma la cornice è solo lo sfondo per una pizza napoletana contemporanea eccezionale: disco profumato, digeribile, sottilissimo al centro e col cornicione gonfio ma non panoso. In carta più di 18 pizze con cornicione alto e soffice suddivise in classiche, classiche ma non troppo, ed eccentriche. Per esempio qui ho gustato la squisita Pizza Pastrami con pastrami verza viola, carote croccanti, cetriolini e una maionese alla senape. In questa stagione invece faccio carte false per una Classica: la loro Boscaiola, che combina fior di latte dei Monti, funghi di stagione, polvere di funghi, crema di porcini e salsiccia grana grossa, battuto di prezzemolo. Imperdibili pure le pizze in due cotture, come la Martufello con Datterini gialli al fumo, provola della Penisola, pesto Trapanese e mandorle salate si incontrano in un connubio divino di sapori che esaltano ogni boccone. Tra le eccentriche da amare la Gricia con Fior di latte dei monti, carciofi alla romana, guanciale e Pecorino Romano DOP. Da provare pure supplì, fritti e coni di pasta fritta ripieni di ogni ben di Dio. Inoltre come si evince dal nome qui si predilige l’abbinamento pizza bollicine, con una selezione Top che va dai vini rifermentati, ai Franciacorta agli Champagne.
Via Oslavia 41, 00195. Roma. Tel. 06 8982 2607

La napoletana contemporanea di Testaccio


Nel cuore di Testaccio, la pizza napoletana la mangi da Brucio di Antonio Scorzafava. Amo la loro contemporanea in stile napoletano, con il bordo ben alveolato e la base molto sottile al centro. L' impasto, frutto del lavoro del pizzaiolo Alessandro Avato è ad altissima idratazione(72%) e lunga maturazione (30 ore ), preparato con un blend di farine biologiche umbre dall'azienda Fagioli.Il risultato è un disco leggero, gustoso e digeribile come raramente accade, ideale per ospitare i topping cucinati e a base di ingredienti di qualità, che la impreziosiscono. La proposta segue le stagioni e si articola in pizze bianche, pizze rosse, e creative o "dalla piazza". Ci sono tutti i classici come Margherita, Bufala, Diavola, Capricciosa, Marinara, Fiori e alici, solo per dirne alcune, e non mancano rivisitazioni e creazioni audaci che prendono spesso spunto da classici della cucina italiana. Largo allora  pizza alla Carbonara, Amatriciana o Gricia ma con fichi saltati al mezcal, e persino a La pizza Genovese. La mia preferita è la Margherita Brucio con stracciatella di bufala, ma ai più golosi non sfuggirà la Pizza sformato(besciamella, patate mimosa, fior di latte, prosciutto cotto, parmigiano 30 mesi, noce moscata e pepe nero). In carta anche pizze in due cotture e gli spicchi di pizza al padellino. Consiglio il padellino con Tartare di angus crema di carote alla curcuma, chips di topinambur e senape riccia. Indimenticabili infine i fritti: supplì, crocchette di patate e frittatine, ma pure il millefoglie di patate con sopra maiale marinato e mayo al cipollotto, merita eccome.
Via degli Stradivari, 1 Roma.Tel.06 8308 2083

La napoletana col cornicione lievemente croccante sull’Appia


Sull’Appia in una zona fuori dalle solite rotte c’è un pizzaiolo napoletano che richiama estimatori di pizza da ogni dove. Angelo Pezzella, con la sua Pizzeria con Cucina, ha guadagnato un posto nel cuore dei romani grazie alla sua pizza dall’impasto digeribile che si scioglie in bocca, connotata dal tipico cornicione ben pronunciato ma lievemente croccante. Ogni pizza qui è un omaggio alla sua Napoli e a Roma, e si vede bene nella scelta dei topping dove fonde le due culture culinarie. Ne è un buon esempio La pizza 'Bocca della Verità', che celebra la romanità con ingredienti come i fiori di zucca, le acciughe del Cantabrico, la provola di Agerola e la stracciatella di bufala; ma rende bene l’idea pure la pizza che rende omaggio alla parmigiana di Nonna Lina, con ingredienti come crema di melanzane e Parmigiano. Il menù varia stagionalmente, presentando pizze classiche e speciali, con ingredienti di qualità direttamente dalla Campania. Quest'autunno, per esempio, si distingue la Pizza1095, con crema di zucca e pancetta di maialino nero casertano. Nonostante la sala sia sempre vivace e un po' caotica, il servizio rimane cortese e professionale. Da non perdere anche la selezione di dolci partenopei, frutto della collaborazione con una storica pasticceria napoletana.
Via Appia Nuova, 1095. Roma. Tel. 06 718 8560

La napoletana “in stile casertano” a Montagnola e Furio Camillo


La pizza casertana, col distintivo e generoso cornicione, è una alternativa golosissima alla classica napoletana. Marco Quintili da Caserta, è uno dei principali ambasciatori di questo stile di pizza a Roma e dopo aver mosso i suoi primi passi a Tor bella Monaca, ha voltato pagina per espandersi a Furio Camillo e Montagnola senza dimenticare il corner di Mercato Centrale a Termini. La pizza dei Quintili è sorprendente per la sua leggerezza e digeribilità. Il disco di pasta è sottile al centro col cornicione molto alto ed aveolato. In bocca la sua pizza è eterea e si fonde perfettamente con i ricchi e succulenti topping, che variano in base alla stagionalità. La cura degli ingredienti si riflette pure su l’olio evo che varia in base alle pizze. La scelta è varia con 30 pizze tra classiche e gourmet. Consigliate 4 Formaggi e la Capricciosa, ma anche la Zucchetta, con cornicione ripieno di ricotta, crema di zucca, zucchine saltate e fiordilatte. Oltre alla napoletana contemporanea c’è la pizza fritta e pure 4 pizze storiche a ruota di carro: Margherita, Provola e pepe, Mastuncola, Cosacca. E per chi ama osare, i suoi fritti sono un must, un'esplosione di sapori che riflette la stessa passione e inventiva impiegata nella pizza. La pizza da non mancare? L’Amatriciana in fiamme che viene accesa al tavolo.
Furio Camillo-Via Eurialo, 7C, Roma.Tel.06 8007 7157
Montagnola/EUR- Via Francesco Cangiullo n° 16 – Roma. 𝗧𝗲𝗹: 06/5400309.

 

La napoletana "estrema" a Pietralata


La napoletana più estrema della città la gusti da Extremis a Pietralata. Qua se sei uno a cui piace sperimentare, trovi pizze uniche con cui sbizzarrirti. In un locale dal look futuristico e urban puoi gustare fritti strepitosi e particolarissimi come i Lingotti, ma soprattutto pizze napoletane contemporanee goduriose, quanto sorprendentemente digeribili. Qua le pizze si distinguono per il cornicione importante, fatto per cingere topping stupefacenti, “estremi”. Ricette fuori dagli schemi, ma perfettamente bilanciate nei sapori e nei contrasti. Gli impasti sono da Farina Tipo "1" e Tipo "0" e grani di Filiera Umbra certificati Residuo Zero di Molini Fagioli e tutti i prodotti utilizzati provengono da aziende Agricole e piccoli produttori selezionati da Ethical Food Selection.  Il menù è diviso tra pizze bianche e rosse, e quelle estreme per chi vuole osare di più. E valgono tutte la pena. Se vuoi andare tranquillo per te ci sono pizze più classiche tipo la Margheritissima con datterino calabrese, parmigiano reggiano 24 mesi, stracciatella pugliese, pesto al basilico senza aglio, pomodorino confit e basilico rosso. Invece per te che vuoi andare sempre oltre il limite ci sono pizze come l’“Abbacchio al forno” con Fior di latte artigianale di Gragnano, Crema di Patate di Avezzano al forno, Patate Novelle, Abbacchio Biologico al pascolo Brado sui monti Scannesi, Dressing di Soffritto, Erbe Amare.
Via del Casale Rocchi, 22 - Tel. 0687809051

Napoletana contemporanea e non solo a piazza Bologna e Marconi    


Voglia incontrollata di pizza da Roma Nord a Roma Sud? Sappi che da piazza Bologna a Marconi, nei due locali di Fornace stella il light motiv è lo stesso: accoglienza famigliare e pizza di qualità. Ed è proprio per questo che in entrambi gli indirizzi torno volentieri. La loro napoletana contemporanea stesa a mano, con cornicione alto ma non esagerato, è un capolavoro di digeribilità e gusto, grazie all’impasto ad alta idratazione e una lunga maturazione. A Piazza Bologna la pizza la fa sempre Angelo Segatori, che propone oltre 30 pizze tra classiche, regionali e speciali. Top of mind: le classiche margherita, capricciosa, napoletana, boscaiola. A Marconi invece l’offerta di pizza raddoppia e aldilà della delle meravigliose pizze napoletane di Francesco di Franco, qui puoi gustare pure le eccellenti romane del bravissimo Alessio Muscas, per fare felici proprio tutti. Scegli tu se ordinare le classiche, in versione napoletana oppure romana. In aggiunta hai 6 pizze napoletane veramente uniche firmate da di Franco e 6 favolose pizze romane frutto dell’estro di Muscas. Tornando alla napoletana, la pizza per cui mi faccio volentieri i km? La “Tonno subito” con fior di latte, datterini rossi e gialli caramellati, filetti di tonno pinna gialla, terra di olive e crispy onions. Capitolo a parte i fritti: strepitosi come le pizze in entrambi gli indirizzi, come le “mattonelle” e le “sferette”, su tutte quelle di pulled pork che affiancano fiori di zucca e supplì da urlo.
Fornace stella-Marconi:Via Alessandro Cruto, 9. Roma tel.0651847561-
Fornace stella-Piazza Bologna: Piazza Lecce, 9 Tel. 06 4754 9953

Né napoletana né romana ma buona pure per gli intolleranti a Ponte Milvio


Cerchi una pizza né “napoletana” né romana, ma che fa contenti tutti? Da Marita la trovi, e pure con opzioni senza lattosio, gluten free e vegane. Roberta Esposito, celebre pizzaiola campana e già insignita dei tre spicchi del Gambero Rosso con la pizzeria "La Contrada" di Aversa, ha aperto a Roma la sua pizzeria Marita a ponte Milvio con un’offerta di pizza trasversale e un bel locale moderno e 90 posti suddivisi in due sale dal design accattivante, più un godibile dehors da 30 posti. Al centro della proposta una pizza “napoletana” che strizza l’occhio alla romana, fondendo due tradizioni all’insegna dell’innovazione. Ne risulta una pizza fragrante di pane, con un cornicione alto come la napoletana ma che fa “crunch” come la romana, merito di un impasto croccante e leggero di farina tipo 1. Il menu è suddiviso tra pizze classiche e altre più creative, e ci sono pure pizze al padellino in omaggio alla tradizione di Aversa. Tra le proposte spiccano la Marinara Evolutiva, la Scarola in crosta, e l’Amarita una pizza ispirata all’amatriciana. Tra le sue signature, la Summer Light, premiata come pizza dell’anno 2022, e l’originale Aglio, olio e peperoncino, ispirata al classico piatto di spaghetti. Da provare pure i fritti e i cocktail.
Via Flaminia 515, Roma. Tel.376 270 3526



Foto in copertina dalla pagina fb di Sant'Isidoro Pizza e Bolle
Foto interne dalla rispettive pagine di fb dei locali

  • PIZZE PARTICOLARI E GOURMET

scritto da:

Valentina Franci

Giornalista freelance, romana e sommellier Fis, scrivo da anni su varie testate enogastronomiche online, tra cui Mangia&Bevi. Ho iniziato occupandomi di cultura, spettacoli, viaggi. Folgorata dalla cucina gourmet, sono un'edonista che esplora il mondo in punta di forchetta e ve lo racconta.

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