Un bomber al Mucho Macho: Paolo, il mixologist più avanti di Jesolo

Pubblicato il 21 gennaio 2020

Un bomber al Mucho Macho: Paolo, il mixologist più avanti di Jesolo

Bartender acrobatico famoso in tutta Italia, docente alle scuole di barman, da poco più di un anno Paolo Cinotti è l’uomo-chiave dietro il bancone del Mucho Macho. Un locale aperto dal nulla 5 anni fa e subito amatissimo, per la sua naturale capacità di portare in centro a Jesolo, anno dopo anno, una formula che mancava. Anche se forse, più che di "formula", con un mixologist del calibro di Paolo è bene parlare di "miscela"…
 
Paolo, fammi un bilancio personale del tuo primo anno, ormai superato, al Mucho Macho.
Il bilancio è molto positivo, grazie anche all’incremento estivo. Il feedback dei nostri clienti è molto buono, sia riguardo la proposta food&beverage sia per il servizio. C’è grande affluenza, e non soltanto nella bella stagione. Tuttavia non vogliamo appoggiarci sugli allori, non ci fermiamo mai.



In effetti, ad appena un anno di distanza dall’ultimo mega-restyling, avete già provveduto ad un altro profondo lifting.
Sì, e francamente ce n’era bisogno perché il lavoro svolto un anno fa aveva reso il locale estremamente grintoso e metropolitano, ma volevamo aggiungergli calore. Ci abbiamo pensato un po’ su, abbiamo “sondaggiato” i nostri clienti, e alla fine abbiamo cambiato i colori, aggiunto elementi d’arredo come il giardino verticale, che sostituisce gli specchi, e scaldato l’illuminazione. Ora il locale, in termini di design, struttura e atmosfera, è la somma delle qualità del primo, originale Mucho Macho, caldissimo e accogliente com’era, e il restyling ultramoderno di un anno fa.


 
Parlando di “aggiungere”, cosa c’è di nuovo nella tua immensa drink list?
Abbiamo inseriti i Tiki, i cocktail caraibici per eccellenza…
 
Interessante! Per esempio?

Per esempio lo “Scorpio”, lo “Zombie” e il “Mai Tai”. Due cocktail a base di rum, ovviamente diversi, e frutta fresca, e sciroppo “Falernum” preparato in casa. Una base classica da tiki, per tre diramazioni tutte da scoprire. E vengono serviti nelle Tiki Mug, i vasetti scolpiti a mo’ di facce umanoidi stile voodoo.



Parlando di vini, direi che la nuova cantina a vista parli da sé…
Beh, sì. Abbiamo implementato esponenzialmente proprio la carta dei vini. In mescita abbiamo Champagne, metodo classico, Franciacorta pas dosé, i Trentodoc, bollicine importanti insomma. Coi rossi spaziamo invece su tutta Italia, dal Barolo al Nero d’Avola al Cannonau sardo, senza tralasciare i grandi veneti, friulani e trentini, naturalmente. Nel complesso adesso viaggiamo tranquillamente sulle 50 etichette, di cui oltre la metà in mescita.
 
Birre?
Stagionali. Se d’estate punto su più sulle blanche e sulle weizen, insomma sulle birre beverine, fresche; d’inverno meglio magari una birra rossa, qualcosa di più corposo e strutturato.



La sensazione è che si possano fare aperitivi davvero di altissimo livello, ora, qui al Mucho Macho.
Sì, anche grazie al contorno, che vedo essere molto apprezzato. Con’aperitivo di un certo tipo, ad es. il classico calice di rosso “importante”, non ti diamo mica le patatine, che van benissimo con lo spritz all’Aperol…. Ma se prendi un Amarone cme aperitivo, io ti preparo due beicrostini con l’ossocollo. Minimo.
 
Direi che la location si presta bene ormai non solo per aperitivi, apericena e dopocena…
Stiamo preparando un calendario di degustazioni di vino, sdi spiriti, di gin. Degustazioni in abbinamento ai formaggi dop, ai salumi importanti, alle eccellenze che ci forniscono i nostri partner… Insomma, la situazione adesso è davvero al top.

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