​Domenica 10 ottobre è la Giornata Nazionale del Camminare

Pubblicato il 3 ottobre 2021 alle 05:24

​Domenica 10 ottobre è la Giornata Nazionale del Camminare

Tante proposte per scoprire paesaggi naturali unici, dall'Alto Adige all'Emilia passando per l'Umbria.

"La vita è un viaggio da fare a piedi" scriveva Chatwin, e mai come oggi, il camminare assume un significato carico di libertà, rigenerazione e benessere, soprattutto se lo si pratica in mezzo alla natura. Domenica 10 ottobre si festeggia la Giornata Nazionale del Camminare, per andare alla scoperta di scorci unici, in modo ecologico e salutare.

L'evento è nato diversi anni fa dall'idea di FederTrek, per ridurre l'inquinamento, scoprire i territori e diventare viaggiatori più responsabili. Qualche esempio? Con 530 km di sentieri nel cuore delle Dolomiti, snodati ai piedi del gruppo del Catinaccio e attorno al massiccio del Latemar, la Val d'Ega (BZ) offre una miriade di possibilità di escursioni panoramiche, dedicate sia ai principianti sia agli esperti della camminata in alta quota, sapendo di poter contare su 32 rifugi alpini e malghe tradizionali che offrono un piacevole e gustoso momento di sosta sul tracciato.

O da Vipiteno parte l'ovovia per Monte Cavallo, da cui scegliere tra diversi cammini: si può raggiungere la cima a 2.189 metri con la sua vista spettacolare sulle montagne, particolarmente suggestiva all'alba, oppure camminare fino alla sorgente "Ferchwasser" che secondo i pastori avrebbe poteri curativi. I sentieri sono diversi e di vari livelli, intervallati da malghe che si aprono su bellissimi paesaggi.

A chi ama la natura e la sensazione di riconquistare il gusto di vivere all'aria aperta è anche dedicata una giornata all'avventura tra i boschi umbri alla ricerca degli asparagi selvatici e delle erbe di campo, con l'ausilio di una guida, oppure una visita alla Sacra Foresta di Monteluco e del Convento di San Francesco del 1218.

Anche l'Emilia offre un caleidoscopio di opportunità, per scoprire passo dopo passo i bellissimi panorami di pianura, collina e Appennino delle tre province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Spettacolari ad esempio le escursioni alla ricerca delle cascate, che fanno all'improvviso la loro comparsa, tuffandosi da pareti rocciose per terminare la discesa vertiginosa in laghi e pozze cristallini.

Nel parmense da non perdere la Cascata dell'Aquila - così chiamata per l'antica abitudine degli omonimi rapaci di nidificare sulle rocce che la sovrastano – che si getta tra le pietre di una parete scolpita dal tempo; nel piacentino, in Val Trebbia la Cascata del Carlone, con la sua fonte di acque salso-bromo-iodiche-solforose ricche di magnesio. Il tuffo del torrente termina in un laghetto d'acqua termale con proprietà termominerali e una fonte salina di acqua salsa; nel reggiano infine la Cascata del Golfarone della Valle del Secchiello, celata gelosamente da un bosco particolarmente protettivo, è una cascata di 15 metri i cui innumerevoli saltelli che la caratterizzano, hanno nei secoli creato delle piscinette limpidissime, del colore dello smeraldo (ma non balneabili).

Luoghi imperdibili per chi ama muovere i passi verso angoli spettacolari e segreti, per poi riprendere il cammino alla volta di musei, castelli e avamposti del gusto.

Foto da ufficio stampa

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scritto da:

Lisa Bartoletti

Mi piace vivere le mie passioni, ovvero la buona cucina, la musica e la mia vita a zonzo. E dopo averle vissute, ve le racconto.

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