Da Caffè Barocco a Camillo: la "rigenerazione" del locale storico di Piazza Navona

Pubblicato il 8 maggio 2021 alle 09:02

Da Caffè Barocco a Camillo: la "rigenerazione" del locale storico di Piazza Navona

Da locale per turisti a nuovo punto di ritrovo: il ristorante Camillo restituisce piazza Navona ai romani

Una storia da raccontare. Ecco cos'è il neo ristorante Camillo che sorge dalle "ceneri" del Caffè Barocco, bar storico assaltatato dai turisti fino alla caduta inesorabile da marzo 2020. Fin da inizio 2020 l'idea dei gestori era quella di trasferire la gestione ai figli. La pandemia non ha fatto altro che velocizzare il processso. 

Ed è così che, in poco tempo, la nuova generazione ha saputo rivoluzionare il locale storico proponendo un format innovativo e che si distacca da quello precedente. Infatti, vista la sua posizione d'élite in una delle piazze più belle di Roma e del mondo, il bar era assaltato dai turisti e, in qualche modo, adattava la sua proposta alle richieste di questi ultimi. 

Il passaggio generazionale: la rigenerazione del format

Così, complice anche il momento di cesura dovuto alla pandemia, i figli decidono di "ribaltare tutto"  con l'obiettivo di ridare ai romani quell'angolo magico della città. Da qui nasce il Ristorante Camillo il cui nome è stato pensato in onore di un avo della famiglia e da qui nasce l'idea di riproporre qualcosa di totalmente diverso e che si distacca dal passato di quel luogo. 

La cucina del neo locale unisce un gusto tradizionale ad uno più contemporaneo e fusion. Massima attenzione alle materie prime e buon rapporto qualità prezzo completano il nuovo quadro. 

La rivoluzione del Camillo 

Ed è così che, da luogo di ristorazione per turisti, piazza Navoa torna "in mano" ai romani con una proposta innovativa ed economica. La nuova offerta gastronomica è innovativa ma tradizionale. 

L'installazione artistica di Gianni Politi 

Da maggio 2020 l'artista Gianni Politi si interessa al nuovo progetto di Camillo ed inizia un rapporto stretto di fiducia tra lui e i proprietari. Ed è così che il giovane propone loro di collaborare per rinfrescare anche gli interni del locale e non solo il format. L'idea è semplice: non toccare niente ma rivoluzionare tutto. In che modo? Semplicemente scegliendo un colore, il rosa e proponendolo in ogni parte del locale: pareti, soffitti, pavimento, boiserie, lampadari, lampadine, quadri...tutto rosa!

Lo stesso artista Gianni Politi, in un video, racconta: "Il colore diventa una sorta di pellicola che ferma nel tempo quello che è stato il ristorante e il locale prima". E continua: "L'idea iniziale era quella di bruciare tutto e riaprire dopo un incendio in una sorta di metafora folle di quello che era il Covid... come se ci torvassimo dopo l'Apocalisse. Dal bruciare tutto al scegliere un colore come questo è stato molto facile". E ancora: "rosa come quello che è questa piazza: il ventre della città". 

Ed ecco il video-racconto dell'artista Gianni Politi: 


Photo Credits: pagina Facebook Camillo 

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