Un viaggio nel gusto tra le ricette di Adagio: i piatti del menù che devi conoscere

Pubblicato il 5 febbraio 2019

Un viaggio nel gusto tra le ricette di Adagio: i piatti del menù che devi conoscere

Non è così facile trovare un ristorante che valorizzi appieno la cucina tradizionale fondendola con note di innovazione dosate sapientemente. Non è nemmeno così semplice trovare una cucina che utilizzi prodotti di alta qualità provenienti da produttori di nicchia. Così, quando ho scoperto Adagio non mi sembrava vero: questo locale in zona Santa Croce è un’esplosione di gusti e sapori che nascono dalla Toscana per unirsi a tutte le regioni d’Italia.

Perchè fast quando è meglio slow?

Gli ingredienti utilizzati per realizzare i piatti del menù sono locali e tanti fanno parte del presidio Slow Food, ovvero prodotti da piccoli produttori nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni del territorio. Il menù è alla carta e ben strutturato, segue le stagioni e quindi cambia con esse, ma pur sempre con una varietà di piatti che tocca le ricette tradizionali riproposte in chiave moderna. Anche i vini provengono da piccole realtà (che generalmente producono meno di 100mila bottiglie) di quasi ogni regione d’Italia, utili ad esaltare l’espressione tipica di un territorio. Ecco alcuni piatti:

Selezione di formaggi e salumi


I taglieri in Toscana non possono mancare e Adagio utilizza salumi e formaggi di qualità, locali e di piccole aziende. Così tra i salumi si trovano la mortadella di Prato, il capocollo di Martina Franca, il lardo di Colonnata, ma anche prosciutto e salame toscano e la finocchiona. Tra i formaggi invece, il Castelmagno d’alpeggio, la robiola di Roccaverano, la ricotta di bufala maremmana, il pecorino di Pienza stagionato sotto cenere, il blu di Langa e il parmigiano reggiano di vacche rosse.

Raviolo erotico


Sicuramente questo primo non passa inosservato. È un piatto che ben esprime la cucina di Adagio tra tradizione e modernità, poiché è un raviolo di pasta fatta a mano dallo chef, ripieno di poppa, matrice e lingua (alcune tra le più tipiche frattaglie fiorentine) e adagiato su crema di cipolla di Tropea e salsa verde al ginger.

Maltagliati al caffè
Un altro primo tra il classico e l’insolito è il piatto di maltagliati fatti a mano con un impasto al caffè e serviti con un ragù tradizionale di manzo.

Risotto gamberi rossi e scampi


Passando al pesce, un altro primo piatto, tradizionale rivisitato. Il risotto è espresso, fatto al momento con gamberi rossi, scampi, cubi di lardo di Colonnata e finocchio, sfumato al Montenegro, dove le materie prime sono sapientemente lavorate nel rispetto delle loro caratteristiche.

Carne
Regina della cucina fiorentina è la carne e quella di Adagio proviene da una macelleria di San Casciano. La Bistecca alla Fiorentina è tra i piatti più richiesti, ma si trovano anche il petto d’anatra, la lombatina di vitella e il controfiletto di Fassona piemontese, servito attualmente con fichi secchi, asiago e purè all’olio extra vergine d’oliva.

Pesce


Anche i piatti di pesce variano spesso, andando a pari passo con la stagionalità. Nel menù ora si trovano il trancio di tonno steccato alla ‘nduja su crema di fagioli cannellini e cipolla in dolce-forte, e il salmone in crosta di finocchietto selvatico con tzatziki greca e cavolini di Bruxelles.

Dessert


È impossibile finire una cena senza prendere un dessert. Da Adagio tra i più richiesti ci sono la Cheesecake, semicotta con salsa di loro produzione a scelta tra fragola e cioccolato, la torta al cioccolato fondente ed il flan di castagne su cioccolato al tartufo e mousse di ricotta.

I Tour di Adagio

Oltre al menù alla carta, ogni mese si trova un piccolo menù in aggiunta dedicato ad una regione. Il mese di Febbraio rende omaggio alla Calabria, con polpette di melanzane impanate e fritte, fileja con ‘nduja, ceci e soppressata dove gli ingredienti più tradizionali calabresi si incontrano, dalla pasta tipica agli insaccati. Si prosegue con lo stoccafisso alla calabrese, preparato in umido con il pomodoro e con olive e uva, e per finire il tartufo di Pizzo, un gelato alla nocciola con cuore di cioccolato fondente fuso. Anche i vini in abbinamento sono calabresi, si trovano quindi le tre variazioni di Cirò: Bianco, Rosato e Rosso Classico Superiore. Marzo sarà dedicato all'Emilia Romagna.

Un po' di Adagio anche a casa

Adagio è anche bottega, infatti si possono comprare alcuni dei loro prodotti locali, Slow Food e utilizzati anche nel ristorante, come i Cantucci di Prato, la pasta di grani antichi, i sottoli, i sottaceti, miele e mostarde (che accompagnano i taglieri), tè e l’olio.


Foto dalla pagina facebook di Adagio

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scritto da:

Ilaria Gomiero

Non sono così complicata: prendi delle vans, dei jeans a vita alta, uno zainetto sempre in spalla. Aggiungi una gran voglia di esplorare il mondo e conoscerne ogni sfaccettatura. Quanto basta di timidezza che si rifugia in un sorriso, una manciata di libri e una gran passione per il cibo.

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