BIN HAI BIN, ANIMA DEL QOR

Pubblicato il 1 settembre 2011

BIN HAI BIN, ANIMA DEL QOR

Svelati i segreti del successo di uno dei nipponici più frequentati di Milano

Siamo con Bin Hai Bin, anima del Qor, 35 anni, nato in Cina e naturalizzato milanese...

- Come e quando sono nati i progetti dei tuoi ristoranti?
E’ nato prima il SuhiHama, circa otto anni fa; diciamo che era il periodo in cui il sushi stava cominciando a diffondersi in maniera seria a Milano ed io, che avevo già da un’esperienza di ristorazione, non sono stato a guardare. L’idea fu quella di abbinare alle portate fredde del sushi anche dei piatti caldi, sempre di ispirazione orientale, in un contesto non eccessivamente elegante, ma ben curato. E’ stato il suo successo. Da qui è venuto quasi naturalmente il Qor, dove, mi sono divertito, con lo chef Suzuki Masashi, a mettere a punto anche piatti Fusion, cioè abbinamenti tra sapori mediterranei ed Oriente. La cornice è diventata ancora più sofisticata grazie a due amici architetti e persino la colonna sonora è stata realizzata appositamente da Massimo Gao: una curiosa miscela, jazz contemporaneo influenzato dalla più antica tradizione compositiva orientale. Mi è piacito così tanto che ho deciso di esportare il genere; ho inaugurato anche un Qor nel centro di Atene, in Grecia. 

- E’cambiato in questi anni il mondo della ristorazione a base di Sushi?
Ha avuto un boom considerevole. Questo però ha degli aspetti non tanto positivi, nel senso che sono nati tanti posti, proprio per via della richiesta, che non lo fanno molto bene. Intendiamoci fare il sushi significa innanzitutto pesce fresco, è la regola principale. A noi lo portano tutti i giorni. Si può anche peccare nella preparazione ma se il pesce non è freschissimo il Sushi non va bene. Però devo dire che i clienti questo lo sanno e sono disposti anche a spendere qualcosa in più da chi gli garantisce la qualità.

- Sbaglio o è cambiato anche il pubblico?
Certo, soprattutto quello. Prima il Sushi era un tantino più d’elite, roba da Vip, per intenderci. Magari è stato proprio questo ad incoraggiare tanti scettici a provarlo; a molti non sarà piaciuto e hanno lasciato perdere, ma credo che tantissimi oggi siano diventati dei consumatori abituali, almeno una volta alla settimana, di pesce crudo. Se poi, e qui parla l’esperienza personale, lo fai consumare nella giusta atmosfera, e qui parlo di colori, suoni, profumi e ovviamente sapori, allora la ricetta diventa perfetta. 

QOR – FUSION RESTAURANT[/b]
Via Elba, 30 - Milano
Infoline 02.463091

  • EAT&DRINK
  • PRANZO
  • DEGUSTAZIONI
×