8 ristoranti sui colli veneti dove si mangia come una volta
Pubblicato il 23 settembre 2016
Mio nonno era uno di quelli che al ristorante non si risparmiava: soppressa, polenta, funghi, pasta al ragù, grigliata, vino e caffè non erano mai abbastanza. Sotto l'occhio vigile di mio padre, a ogni occhiataccia "ma non ti pare di esgerare", mio nonno rispondeva con:"Tanto gavemo tutti da morir" (tanto dobbiamo morire tutti) e rituffava la faccia nel piatto.
Poi mia nonna lo nutriva a insalata per tre giorni, ma intanto il pranzo glorioso era stato consumato. Come si dice, meglio un giorno da leone che cento da pecora a patto che la cucina sia quella di una volta e che non si esca a mangiare tutte le sere, altrimenti sono cavoli. Anche a merenda, il giorno dopo e anche quello successivo.
La più genuina cucina veneta si gusta qui, Al Pirio da Giona. Ambiente informale ma con un'ampia terrazza panoramica, è l'ideale per una cena in famiglia ma anche per festosi banchetti. Una menzione speciale va alla carta dei vini: selezionatissima.
Non so immaginare piatto più vitage della trippa, eppure Da Antonio la servono come una volta, senza frizzi e lazzi. A partire dall'antipasto di affettato con la polenta, ogni piatto è sostanzioso, abbondante e non lesina in condimento. Veri uomini, vere donne, fatevi sotto.
In cerca della grande abbuffata sui colli? Da Ezio sarà la chiave del successo per una cena indiemnticabile. Grigliatone e bigoli fatti in casa ma anche pizza - le varietà sono più di 60 - ti faranno tornare a casa con il desiderio di non mangiare mai più, ma solo perchè si è mangiato bene e troppo.
Per l'Osteria ai Pioppi non servono presentazioni. Da quarant'anni è una delle mete indiscusse per la domenica pomeriggio delle famiglie venete che hanno voglia di mangiare genuino, fare una scampagnata, divertirsi nel magico parco giochi all'aperto.
Cucina veneta con prodotti a km0: alla Riva dei Croderi, sempre sulla Panoramica sul Montello, trovi generose grigliate miste, polenta rustica, salsiccette, pane e pasta fatta in casa. Così i nonni sono felici. Ma non solo: ecco anche un menu vegano/vegetariano pensato per non scontentare proprio nessuno.
Il ristorante La Panoramica è aperto e gestito dalla famiglia Furlan dal lontano 1966. La cucina è stagionale e legata al territorio e alle sue tradizioni: in autunno, come specialità, ti toccano i funghi del Montello, diciamo che non ti va male per niente.
Oltre alla cucina - salame con cipolla, musetto con pure', pasta e fagioli, lo spiedo, bolliti misti, e fregolotta - il punto forte della Locanda da Condo è il suo grande caminetto che scalda le serate invernali creando un piacevolissimo clima di conviaviltà all'insena del comfort food.
La Locanda La Candola - lo so, ti si è intrecciata la lingua - è un ristorate elegante immerso nelle colline solighesi che rivisita la cucina tradizionale con brio e fantasia. Prova piatti come il petto d’anatra marinato accompagnato da caviale d’arancio e la crema di castagne con champignon e quenelle di ricotta affumicata.
Immagine di copertina dalla pagina Facebook di Al Pirio da Giona
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Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.
Il 24 e 25 maggio.
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