I posti di San Giovanni per mangiare un'amatriciana memorabile

Pubblicato il 30 settembre 2024

I posti di San Giovanni per mangiare un'amatriciana memorabile

Quando si parla dei piatti della tradizione romana non è possibile dimenticarsi uno dei primi che da sempre è il simbolo indiscusso delle osterie di Roma: sua maesta l’Amatriciana. Questo piatto è una vera e propria poesia per il palato, non è possibile mangiarlo senza sporcarsi il viso di sugo. Bastano pochi ingredienti per dare vita a questo primo incredibile: guanciale croccante, pecorino e pomodori pelati. In origine, questo condimento accompagnava i bucatini, ma adesso ogni ristorante propone una propria versione. Alcuni chef cambiano solo il formato di pasta, altri si cimentano in rivisitazioni e reinterpretazioni. L’importante però è che venga mantenuto intatto il suo gusto unico, inconfondibile e godurioso. Una delle zone di Roma che più conserva il proprio legame con la tradizione è San Giovanni. Se ti trovi in questo quartiere e hai voglia di mangiare una pasta all’amatriciana non temere ci siamo qui noi a consigliarti i migliori ristoranti in cui provarla. 

Il vero sapore di Roma


L’Osteria Faleria è una trattoria romana dall’aspetto contemporaneo, i tavolini non sono coperti dalla tovaglia a scacchi, anzi l’ambiente è arredato con uno stile minimal ed elegante. Non farti ingannare però dalle apparenze, perché i piatti trasudano romanità e hanno il gusto intenso delle ricette classiche. Cosa aspetti; entra, siediti e lasciati tenare dalla loro proposta. Prendi tutto il tempo che serve, perché decidere è difficile. Lasciati tentare dalla coratella d’agnello, dalla trippa alla romana e la taratre di fassona. C’è solo un obbligo assaggiare la loro amatriciana realizzata a regola d’arte. In questo caso, puoi decidere se restare sul classico e optare per i rigatoni all’amatriciana o buttarti sull’Amatriciana dell’Osteria Faleria, che apporta qualche modifica rispetto alla tradizione. Infatti, viene realizzata con fettuccina romana, guanciale croccante, pomodoro costoluto del pollino, canestrato di Moliterno IGP e aceto balsamico.
Osteria Faleria, Via Faleria 47; Roma – Tel. 0670496899

Aria di tradizione in Via Satrico


Se stai cercando un ristorante che ti faccia sentire aria di casa, allora la scelta è obbligata devi andare in Via Satrico ed entrare nell’osteria Domenico dal 1968. Appena varchi la porta non puoi non sentirti pervaso da un’aria di famiglia, ma soprattutto non puoi resistere ai deliziosi profumi che  si espandono per tutto il locale. L’unica cosa da fare è sedersi al tavolo, aprire il menu e iniziare a orinare. Ogni piatto trasuda romanità, se vuoi addentare la tradizione sei nel posto giusto. Iniza con le polpettine alla mentuccia romana, adesso lasciati tentare da sua maesta l’amatriciana. In questo caso, si resta fedeli alla ricetta classica optando per la pasta lunga, ovvero gli spaghetti. È obbligatorio sporcarsi i lati della bocca.
Domenico dal 1968, Via Satrico 2; Roma – Tel. 06704946602

La “Matriciana” a pochi passi da Santa Croce


Spesso ci si interroga cosa significhi tradizione, ovvero riprodurre per filo e per segno le ricette classiche oppure seguire la ricetta di famiglia che si tramanda di generazione in generazione. All’Osteria La Sol Fa hanno deciso di fare i piatti della tradizione come li faceva la loro nonna. Nel menu, infatti, non si trova l’Amatriciana, ma la Matriciana. Non è un errore di battitura. Nel loro piatto ci sono degli ingredienti differenti rispetto all’originale. Un abbondante piatto di tagliatelle all’uovo viene avvolto da un sugo di pomodoro denso, arricchito con la cipolla, il guanciale croccante sfumato nel vino e un po’ di peperoncino. Alla fine il tutto viene ricoperto da un’abbondante spolverata di pecorino. Non partire sconfitto, impugna la forchetta e assaggala; ti assicuro che il gusto è incredibile e anche “i puristi” escono soddisfatti.
Osteria La Sol Fa, Via Germano Sommelier; Roma – Tel. 067027996

La sottile linea tra innovazione e tradizione 


Nascosta in una traversa di via Emanuele Filiberto c’è Sampietrino – L’osteria di  San Giovanni. Questo non è un semplice locale, ma uno scrigno in cui la tradizione della cucina romana e l’innovazione si mescolano. Ogni piatto racconta la storia della Capitale attraverso sapori veraci e rivisitazioni moderne. La location è studiata nei minimi dettagli per creare un ambiente elegante e raffinato, con le pareti e gli archi  coperti da mattoncini rossi. Tutto ciò, però, non ti impedisce di immergerti nella tradizione e assaggiare piatti realizzati secondo le ricette classiche. Il loro obiettivo è utilzzare esclusvamente materie prime di alta qualità, in modo tale da rendere l’esperienza ancora più incredibile. I piatti da assaggiare assolutamente sono tantisismi, dalle polpette di bollito fritte agli gnocchi al ragù di cortile, senza dimenticare i tonnarelli cacio e pepe. Tra tutte le proposte c’è un piatto, però, che non puoi farti sfuggire: i rigatoni all’amatriciana, con Rigatoni di Gragnano, guanciale di Norcia, pomodori San marzano e pecorino romano DOC.
Sampietrino – L’osteria di  San Giovanni, Via Domenico Fontana 16; Roma – Tel. 0656557096

L’eleganza della tradizione romana a Via Vetulonia


Non farti ingannare dallo stile moderno, dall’arredamento minimal, dalle bottiglie di vino ben impilate negli scaffali e dai quadri appesi al muro, Osteria 22Quattro è una garanzia quando si tratta di mangiare i piatti della tradizione. Il loro obiettivo è quello di far sentire i clienti a casa, far assaggiare loro i piatti che li riportano ai pranzi della domenica a casa della nonna, aggiungendo però un tocco di contemporaneità. Il menu propone le specialià della tradizione romana, anche se in ogni ricetta veine lasciato spazio all’estro e alla fantasia dello chef e patron Andrea Caloprisco. Siedi, apri il menu e lasciati ispiarare da quello che leggi, non privarti però dei loro primi dalla gricia dell’osteria (tonnarelli all’uovo fatti in casa con guanciale, cipolla rossa dolce, fiori di zucca, pecorino Fulvi e pepe bianco) alla  cacio e pepe con i gamberi (tonnarelli all’uovo fatti in casa cacio e pepe con gamberi rosa di Mazara del Vallo marinati al lime, pistacchi e mentuccia) senza dimenticare l’amatriciana. In questo caso, vengono utilizzarti dei tonnarelli all’uovo fatti in casa immersi in una salsa di pomodoro fresco e guarniti con guanciale croccante, pecorino Fulvi e pepe bianco.
Osteria 22Quattro Via Vetulonia 52d; Roma – Tel. 3209625929 

Un tuffo nei sapori di casa


Se desideri passare il pranzo o la cena in un luogo in cui sentirti come la domenica a casa della nonna e assaggiare gli stessi piatti che assaggiavi da lei, a Via Taranto c’è il locale che stai cercando: Dar Bruttone. Non ti aspettare piatti chic, questa è un’osteria dalla cucina verace, con piatti abbondanti e ricchi di sapore. Non è ammesso uscire dal locale e avere ancora fame. I piatti di pasta sono pieni fino all’orlo, i tavoli coperti dalla tovaglia a quadrati e il vino è quello della casa. Qui, oltre ad assaporare il cibo, devi goderti l’atmosfera. Inizia il pasto con il cartoccio di fiocchetti (delle frittelle insaporite con tartufo, ricotta salata, pepe e miele), il carciofo sott’olio su letto di stracciatella e il loro tagliere. Adesso, dopo aver mangiato queste delizie, sei pronto per il pezzo forte, ovvero le mezzemaniche all’amatriciana: un sugo denso e coproso, con il guanciale croccante e un’abbondante spolverata di pecorino che si fonde con la pasta. Una vera goduria per gli occhi e per il palato.
Dar Bruttone – Via Taranto 118; Roma – Tel. 0689024870
 
 
Foto copertina: Osteria Faleria. 
Foto interne prese dalle pagine Instagram e Facebook dei rispettivi locali

  • RISTORANTI E PIATTI TIPICI

scritto da:

Matteo Cicarelli

Scrivere e raccontare storie sono sempre state le mie passioni fin da bambino, crescendo ho ampliato i miei interessi dedicandomi all’arte, al cinema, alla comicità, allo sport, ai libri, ma soprattutto all’enogastronomia. Ogni volta che assaggio un piatto non leggo gli ingredienti, ma chiudo gli occhi per tentare di indovinarli. Non c’è niente di meglio che sorseggiare un ottimo vino mentre si legge un bel romanzo.

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