Da Napoli a Maserada: Antonio, Imma e la pizzeria Gioia

Pubblicato il 11 maggio 2018

Da Napoli a Maserada: Antonio, Imma e la pizzeria Gioia

Da Napoli a Maserada: Antonio, Imma e la pizzeria Gioia
Napoli città del sole. Napoli città dell’amore. Napoli città della pizza. Tre ingredienti, tre verità che convivono allegramente alla pizzeria Gioia, il nuovo locale di Maserada in cui gustare ghiotte specialità partenopee: dalla pizza fritta alla margherita di bufala, dagli gnocchi sorrentini alla pastiera napoletana. Qui, i due giovani sposi Antonio ed Imma, già esperti ristoratori con un excursus in tutta Italia (e con un altro gran bel locale all’Isola d’Elba) hanno da poco aperto questa pizzeria con cucina. E l’hanno chiamato come la loro bimba: Gioia. Un nome che parla da solo.
 
Ragazzi, ci raccontate un po’ della vostra vita nella ristorazione?
Antonio – Io faccio il ristoratore da 12 anni, tra Napoli, Treviso, Milano, Arezzo, Firenze e l’Isola d’Elba. Insomma da prima di conoscere mia moglie Imma… Anche se oggi è lei a comandare, sia in casa che al lavoro!
 
Siete molto solari. Qual è la vostra filosofia?
Antonio - Noi cerchiamo di cccolare il cliente a 360 gradi. Poi se ci riusciamo solo a 359 va bene lo stesso.
 

Specialità della casa la pizza napoletana ovviamente.
Imma – sì, eccome, anche se un po’ personalizzata per andare incontro ai gusti dei veneti. La nostra pizza si caratterizza, perché è un po’ più grande della classica pizza partenopea standard.
Antonio – Comunque rimane sempre il cornicione alto e soffice, digeribile, che non fa sete… Semplicemente la pizza è più generosa nelle dimensioni! E poi ha ingredienti di primissima scelta.
 
Cioè?
Antonio - Solo ingredienti partenopei originali: fiordilatte di Agerola, pelati di San Marzano, bufala di Castellammare di Stabia, olio extravergine pugliese DOP. Abbiamo fornitori da mezza Italia estremamente qualificati, conosciuti. Ad esempio il grana è rigorosamente Grana Padano.
 
La pizza che va più forte?
Antonio – io dico la pizza Gioia: pomodoro, fiordilatte epoi  fuori cottura scaglie di grana e pomodorino ciliegino con olio extravergine d’oliva.
Imma - io dico la mia pizza, “Donna Imma”: provola affumicata, salsiccia, patate al forno tagliate a coltello e cotte nel forno a legna.
Antonio – visto che non c’è due senza tre, aggiungo la pizza Mimì: fiordilatte, gorgonzola, speck e granella di noci.
 
Fate anche il tipico panuozzo napoletano, immagino.
Antonio – Eccome. Dal classico panuozzo con salsiccia e friarielli, a varianti con la provola piccante e formaggi assortiti… Ma ce lo possono chiedere come vogliono.
 

Veniamo alla mia passione: la pizza fritta.
Imma – Ah beh, qui cadi a fagiolo. A calzone o meno, la nostra pizza fritta migliore si chiama “montanara”: viene presa una pizza normale, viene fritta, poi condita con pomodoro e mozzarella, e successivamente messa in forno, il tempo di veder sciogliere la mozzarella. Una pizza fritta con doppia cottura.
Antonio - E a proposito di frittura, facciamo anche il cuoppo, le frittatine di pasta, e poi una nostra invenzione: gli angioletti. Ossia Straccetti di pasta di pizza fritta conditi con ciliegino, grana padano e rucola.

Che meraviglia. C’è l’imbarazzo della scelta…
Antonio - Il nostro obiettivo è deliziare il cliente. Deliziarlo, naturalmente, cercando di proporre sapori tipici della cucina napoletana ma anche di proporre sempre qualcosa di nuovo, come la pizza a forma di racchetta…
Imma – Per chi ama il tennis!
 
Una bella pizza col bordo ripieno, già che ci siamo?
Antonio - Pronti! Pizza “O’ cornicione”: alla classica margherita farciamo il bordo di ricotta, grana padano e pepe.
 

Delle pizze abbiamo detto. La cucina invece?
Imma - La nostra cucina è piccola e buona. Cucina tipica partenopea casereccia. Gnocchi alla sorrentina, pasta patate e provola, pasta fagioli e cozze, salsiccia napoletana verace, e poi il ragù napoletano, che facciamo con 3 tipi di carne diversa: salsiccia, braciola e costicine di maiale, tutto cucinato a fuoco lento la sera prima.
 
Cucina solo napoletana quindi?
Antonio – Per la verità abbiamo anche altri piatti tipici del centrosud: arrabbiata, amatriciana, maccheroni al forno…
 
Chiudiamo in bellezza: dolci?
Imma – La mia specialità! Ogni giorno prepariamo sia dessert napoletani tipici che dolci ibridi tipo il babamisù.
 

Il babamisù?
Imma - Un tiramisù in cui al posto di savoiardi si usano dei piccoli babbà inzuppati nel caffè.
Antonio – Lo prepariamo in diverse varianti, con Nutella e amaretti, per esempio. In ogni caso facciamo tutto noi a partire dagli impasti iniziali.

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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

IN QUESTO ARTICOLO
  • Pizzeria Gioia

    Viale Caccianiga 115, Maserada Sul Piave (TV)

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