Cene goduriose di carne e dove trovarle nel trevigiano: la steak house che è una garanzia

Pubblicato il 19 marzo 2024

Cene goduriose di carne e dove trovarle nel trevigiano: la steak house che è una garanzia

Sapevo di amare la carne, ma non immaginavo di amarla così tanto. 2 o 3 volte al massimo, nella mia vita, mi è capitato di alzarmi da tavola dopo una cena a base di carne con gli occhi a cuoricino. L'ultima pochi giorni fa, a Pederobba, alla Birreria King SteakHouse, la seconda creatura di Omar Calabretto, già titolare dell’omonima birreria di Caselle di Altivole, appassionato imprenditore di Crocetta del Montello che ha imparato sul campo il mestiere della ristorazione.

La prima impressione è importante

Varcata la soglia, ho avuto fin da subito la sensazione di essere lontana anni luce dalla classica steakhouse. L’ambiente, caldo e accogliente, sui toni del marrone, mi evoca immediatamente l’immagine delle braci ardenti e della carne appena scottata – ed è già acquolina in bocca. Dettagli preziosi, vedi il tovagliolo in stoffa, ricamato con il logo, portano il locale a un livello superiore, così come si alza la mia voglia di accomodarmi e lasciarmi conquistare dalle proposte in menu che promettono assai bene (ammetto che l’ho spulciato anche a casa, per non farmi trovare impreparata!).

Non lo riapro nemmeno, tanto so che dove casco, casco bene! Lascio fare tutto a Omar, che mi propone un tris di piatti dall’alto contenuto proteico. Fortuna non ero da sola, così ho potuto smezzare.

Prima di tutto scegliamo la birra


A tavola siamo in tre, ognuno con le idee molto chiare: io, la solita patriottica, opto per la Fiji, IPA profumata dalle note intense di frutta esotica, del birrificio artigianale italiano Birra dell’Eremo; i miei invitati, invece, vanno di Jacob, Weisse tedesca beverina e aromatica, e di Kilkenny, la rossa irlandese intensa e amarotica sul finale. Ora possiamo dare il via alle danze!

Tartare, mon amour!


La nostra cena inizia con una splendida tartare di roast beef tagliata al coltello. "Splendida" perché impiattata come una moderna opera d'arte realizzata da mani esperte e servita con stracciatella di burrata, frutto della passione, capperi pastellati (autentica goduria) e olive taggiasche. Mi faccio largo tra gli ingredienti per dedicare il primo boccone alla carne, pura e semplice, condita con poco sale e un goccino d'olio, d'altronde si sa che la qualità non ha bisogno di troppi fronzoli. Poi comincio a mixare i sapori. La dolcezza della carne e l'asprigno della salsa, la sapidità del cappero e il gusto soffice della stracciatella. Poche volte ho mangiato una tartare buona così e lo confermano anche i miei commensali.

L’incontenibile The Killer


A seguire, un pezzo di storia del locale, l'hamburger The Killer, che, per la nostra incolumità, ci è stato servito in versione light, con un solo strato di carne (ma ho avuto modo di vederlo completo – il King Burger – spiando il tavolo accanto, la bellezza e la bontà di mezzo chilo di carne racchiusa tra due fette di soffice bun). Omar e la moglie Elena, che si divide tra sala e cucina, mi raccontano che è il primo hamburger a essere uscito dalla cucina, ormai anni fa, nel locale di Caselle. Ancora oggi, e anche qui a Pederobba, è uno dei più richiesti e, dopo averlo assaggiato, ho capito il perché. A catturare la mia attenzione, i colori vividi dei peperoni grigliati, rossi e gialli, e il loro irresistibile profumo. Due tipi di formaggio, Emmental e Cheddar; una coppia di salse colanti, la classica bbq e la piccante, e la dolcissima cipolla caramellata. Suggella il capolavoro la carne, appena scottata, che si scioglie in bocca e fa da contraltare alla croccantezza del bacon. Ci sono anche le patatine, meglio di così!

SOS dipendenza da costata


Per terzo arriva il piatto forte, quello che ho atteso e agognato da quando sono entrata, la costata, servita al tavolo con osso bello in vista su una piastra di ghisa con fornellino, per mantenere la carne in temperatura. Marroncina all’esterno, bianca all’interno e rosa acceso al centro: proprio la cottura che piace a me. Mi sbrigo a mangiare almeno un paio di pezzi, per paura che, poi, si cuocia troppo e perda la sua irresistibile morbidezza. Ma, con sorpresa di tutti, ci accorgiamo che più rimane sulla piastra e più acquista sapore e tenerezza.

Caratteristica tipica della Sashi finlandese, ho poi scoperto, che presenta una marezzatura medio-alta, ovvero venature di grasso spesse che si sciolgono durante la cottura donando alla carne una dolcezza unica e una delicatezza sorprendente. Non riesco a smettere di mangiarla.

La dolce conclusione


Anche se sono piena – ci siamo fatti portare anche una porzione di fagioli King, che ti racconterei volentieri, se gli ingredienti non fossero top secret –, mi lascio convincere a dividere il dessert. Panna cotta homemade con topping caramello. Se ripenso al gusto intenso di fior di latte, ancora mi pento di aver fatto a metà. Insomma, la degna conclusione di una cena che mi ha sorpresa, conquistata e fatta innamorare.

Birreria King Steakhouse
Indirizzo: Via Feltrina, 19 - Pederobba
Telefono:  0423307881

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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