Queste sono le IPA che devi proprio assaggiare in questi famosi pub di Milano

Pubblicato il 15 gennaio 2023

Queste sono le IPA che devi proprio assaggiare in questi famosi pub di Milano

Come sempre mi piace la storia. E sì perché di fa presto a dire Ipa ma la maggior parte di chi si scola una pinta di birra ignora il racconto delle origini. Un peccato perché renderebbe ancora più gustoso ogni singolo sorso. Vediamo allora di porre rimedio. Ipa sta per India Pale Ale, c’entra l’India ovviamente ma non come si può subito pensare. La birra è inglese e nasce dalla necessità dei britannici, grandi estimatori della bevanda chiara a base di malto e luppolo, di trasportarla fino in India. Il problema era la distanza perché, all’epoca coloniale, quando arrivava nell’altro continente la birra era imbevibile, a causa delle alte temperature e contaminazioni batteriche nel trasporto in nave. Per aumentare la capacità conservativa, ecco il miracolo della Ipa.

Le Ipa sono birre ad alta fermentazione, con una maggiore quantità di luppolo. L’aggiunta garantiva una maggiore facilità di esportazione perché la birra quando arrivava a destinazione era ancora bevibile. I tassi di luppolo più elevati, quindi, rendevano questa birra più adatta alle esportazioni. Oggi il problema del trasporto non esiste più, ma resta solo l’ottimo gusto di una birra Ipa. Il colore è giallo ambrato, buona corposità, sapore amarognolo, fruttato, qualcosa che rimanda all'universo erbaceo. Più alcoliche e più amare delle sorelle Pale Ale. Nascono in Inghilterra, ottime anche le Ipa americane, ancora più agrumate. Io sono un grande fan, tanto che anche nel mio recente weekend a Dublino, nella fabbrica Guinness ho preferito una Ipa alla celeberrima pinta scura. E nessuno mi ha guardato male. Adesso, facciamo un giro a Milano alla scoperta dei pub dove assaggiare una Ipa spillata come si deve. Ma potrebbe anche andare bene in bottiglia.

In Città Studi

Se penso alla birra artigianale, la mente vola subito al Birrificio di Lambrate. Ci sono due sedi, la storica di via Adelchi e la seconda, più ampia, di via Golgi. La selezione alla spina è praticamente la stessa e cambia in base alla stagione. Siamo nel più vecchio microbirrificio della città, attivo dal 1996. I nomi delle birre sono un omaggio alla città: la chiara Montestella, la scura Ghisa e la doppio malto Sant’Ambroeus. Nel birrificio di via Golgi c’è più spazio anche per mangiare.
La Ipa da assaggiare: Gaina (6% vol.)
Birrificio Lambrate - via Adelchi 5, Milano - tel. 0270638678

Restiamo sempre in Città Studi, ci spostiamo da Au vieux Strasbourg. L’ultima volta ci sono passato a cena, dopo una partita di tennis, e c’era la Champions con un match del Napoli. La birra della casa qui è quella belga, ma si capisce già del nome. Nessun problema, però, per gli amanti dell’Ipa perché c’è sempre la possibilità di trovarne una. Certo, qui abbondano quelle a bassa fermentazione, ma se volessi una ad alta, ecco che ti portano una Lagunitas, con un forte sentore di frutti tropicali. Buona anche la carne alla griglia o un classico hamburger.
La Ipa da assaggiare: Lagunitas Ipa (6,2% vol.)
Au vieux Strasbourg - via Gaetano Strambio 29, Milano - tel. 0270630062

Nel cuore pulsante di Città Studi ci fermiamo all’Harp, proprio di fronte al Politecnico, in piazza Leonardo da Vinci. Allora, lo dico chiaro e torndo: io qui ci passo per bere whisky solitamente, ma visto che nel nome c’è la Guinness, mi sembra giusto citarlo anche perché il malto resta in comune. In questo caso niente spina, preferisco una Ipa in bottiglia, direttamente dalla Scozia. Eh sì, così il legame con il malto è ancora più forte.
La Ipa da assaggiare: Punk Ipa (5,3% vol.)
Harp Pub Guinness - piazza Leonardo da Vinci 10, Milano - tel. 0236686194

Più che Città Studi, qui finiamo in Ortica. Ma per comodità, lasciamo qui l’Impronta Birraia di via Tucidide. Quartiere operaio per eccellenza, di fianco capannoni industriali, all’interno dell’area che ha ospitato la Richard-Ginori, che produceva ceramiche. Si beve birra in un’atmosfera post-industriale, tra una attenta selezione artigianale di etichette italiane ma anche estere. Le proposte della cucina sono prevalentemente di carne (alla griglia) ma anche hamburger e club sandwich.
La Ipa da assaggiare: Ghigliottina Kveik IPA (7,2% vol.)
Impronta Birraia - via Tucidide 56, Milano - tel. 0237072071

In Cinque Giornate

Di fronte alla rotonda della Besana c’è Hop. Atmosfera molto easy, buona scelta di birre artigianali. A proposito, ci sono anche qui quelle del Birrificio Lambrate che ruotano con le altre proposte. Clientela giovane, infatti pure io ci andavo spesso ai tempi dell’università, che resta una valida alternativa ad ogni età per assaggiare una birra diversa dal solito.
La Ipa da assaggiare: Panca Piana (7% vol.)
Hop - viale Regina Margherita 16, Milano - tel. 0239439821

In Bande Nere

Qui ci sono ben 16 spine e centinaia di bottiglie. Da Pazzeria, finiamo in Bande Nere, il turn over delle pinte è encomiabile, con una selezione artigianale che vale sempre la pena assaggiare. C’è anche da mangiare, panini e piadine, e qualche piatto, come le costine in salsa bbq. Scordati altre varianti beverage perché qui tutto gira attorno alla birra. Malto e luppolo. E stop.
La Ipa da assaggiare: Miss Molly IPA (6,5% vol.)
Pazzeria - piazzale Giovanni delle Bande Nere 2, Milano - tel. 0293882397

In Moscova

Un mix che funziona alla perfezione. Allo Scott Duff Pub ci sono ottime birre, whisky e arrosticini abruzzesi da mangiare. Una volta era il Mac Duff, ora resta la voglia di bere birra in una atmosfera molto easy.
La Ipa da assaggiare: Scott Duff IPA (4,8% vol.)
Scott Duff - via Alessandro Volta 13, Milano - tel. 022900 2574

In Cenisio

Birra Ipa e partita? Ti fermi all’Offside Sports Pub e non sbagli. Ci sono maxi schermi per non perdersi neanche una partita della squadra del cuore, ma non si guarda solo il calcio. Lo sport è a 360 gradi, con un palinsesto che abbraccia anche rugby, pallavolo e motori. Interessante la selezione di whisky che, anche se non oceanica, soddisfa un palato educato. E poi la birra, quella che ci interessa a questo giro.
La Ipa da assaggiare: Xtra-Ipa Double Ipa (7% vol.)
Offside Sports Pub - via Losanna 46, Milano - tel. 0239431455

In Porta Venezia

Anche qui vale l’abbinata calcio e birra. Se azzecchi la serata, a La Bombonera Sport Pub, viale Piave, ti becchi anche una pinta a 4 euro. Che poi, a dirla tutta, ogni serata è quella giusta. Sì perché qui ci sono due Ipa da spillare su sei spine totali: la Meantime Anytime e al Fuller’s. Iniziamo dalla prima, prodotta dal birrificio inglese Meantime: gusto fresco, non troppo amaro e un finale pulito. Non picchia così tanto, sta sotto i 5 gradi, come sentori si avvicina di più alle India Pale Ale americane. Sempre alla spina, la Fuller’s rivendica più lo spirito british, quello del birrificio Fuller’s che è rimasto indipendente fino a qualche anno fa e con una vocazione familiare. Retrogusto fruttato, adatta anche a chi assaggia una Ipa per la prima volta perché il sapore leggermente erborso non diventa mai invadente. A completare la proposta, ci sono Ipa in bottiglia che cambiano ogni settimana, per garantire una rotazione che possa far scoprire ai palati più esigenti il maggior numero di sapori. Che bellezza!
La Ipa da assaggiare: Meantime Anytime (4,7% vol.)
La Bombonera Sport Pub - viale Piave 5, Milano - tel. 0249657131


Foto di copertina dalla pagina Fb di Offside Sports Pub Milano

  • BERE BENE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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