Milano-Tokyo: nasce il nuovo tempio della cucina giapponese (con omakase)

Pubblicato il 24 gennaio 2022 alle 12:35

Milano-Tokyo: nasce il nuovo tempio della cucina giapponese (con omakase)

Quattro piani dedicati al food e alla cultura giapponese con tre ristoranti, un member's club, spazio karaoke e l'omakase della leggenda nipponica, il maestro Katsu Nakaji.

Tokyo a Milano. In un periodo in cui è sempre più difficile viaggiare tra tamponi e restrizioni dovute all'emergenza sanitaria, alcuni bei progetti ci permettono di viaggiare sul posto in luoghi incantevoli, anche mai esplorati. 

È il caso di Ronin nato lo scorso 10 gennaio 2022 a Milano, in via Alfieri 17, nel cuore pulsante di Chinatown, in un palazzo Ottecentesco: un nuovo tempio della cultura e della cucina giapponese. Un ristorante ma anche molto di più. Dietro la sua apertura vi sono ben 5 anni di studio e di ricerca estrema per creare un'esperienza originale e di qualità. 

Gli ambienti: una metropoli futuristica giapponese 

Appena entrati si ha come l'impressione estraniante si essere stati catapultati in un universo  futurista, in una metropoli giapponese del futuro. A creare questo effetto sono le luci blu e rosso elettrico, filtrate dalle finestre della palazzina neo liberty che ospita su quattro livelli il grande locale composto da più sale e ambienti differenti, ognuno con una propria specifica identità. 

Il progetto è stato voluto e creao dal gruppo Salva tu Alma, che ha curato anche il restyling della piazza su cui affaccia il locale, Morselli, a due passi da via Canonica. Il palazzo ottocentesco in cui sorge il locale di quattro piano, come scritto qualche tempo fa dal Corriere, poi ripreso da Identità Golose, "era stato lasciato agli inizi del ‘900 agli orfanotrofi dei Martinitt e a Casa Verdi, poi occupato da residenti e negozi, mai particolarmente valorizzato".

Ultimamente faceva parte del patrimonio immobiliare del Pio Albergo Trivulzio. A rilevarlo sono stati nomi noti nella ristorazione milanese: Guillaume Desforges e i fratelli Leonardo e Jacopo Signani, già soci col ristorante Pacifico in via della Moscova. 

Il locale presenta una zona cocktail bar, degli spazi dedicati a musica e karaoke, un riservatissimo member’s club all’ultimo piano e tre ristoranti, fra cui un fine dining affidato a Gigi Nastri, chef di lunogo corso di origini campane della Costiera Amalfitana, poi a lungo a Roma. A tutto si aggiunge un omakase attivo da febbraio. Molto comune all'estero, l'omakase è una tradizione ristorativa giapponese che lascia carta bianca al sushiman nella preparazione di un percorso degustativo formato dalle pietanze da servire direttamente agli ospiti al bancone. 

Da febbraio questo nuovo spazio diventerà la seconda casa del grande maestro e leggenda della cucina giapponese Katsu Nakaji (due stelle Michelin a Tokyo).

Oltre a questi spazi l'interno è formato da tante sale che creano l'effetto di futuristica città giapponese. Le diverse stanze sono disposte come in un labirinto con corridoi colmi di opere d’arte digitale di ispirazione orientale selezionate dalla community «The Art Program».

Lo street food giapponese al Piccolo Ronin

Il Piccolo Ronin, il bistrot, gode di una entrata separata al piano terra. Questo spazio, aperto dalla mattina alle due di notte è un bistrot ma anche un "listening bar" dove si può mangiare street food giapponese.

Per una pausa meno lunga o per stuzzicarsi senza troppe formalità qui si potranno assaggiare dagli uramaki ai gunkan, ai Buta Bao (il famoso pane al vapore ripieno di carne di maiale e pack choi). Poi spazio alle donburi (le ciotole di riso condite con verdure e curry giapponese o agnello e verza). Nulla è lasciato al caso. Vista anche l'ascesa del ramen al quale i milanesi sonoo sempre più appassionati, al Piccolo Ronin si è pensato di proporlo in versione veg con tofu e alghe. Per chi mangia carne c'è quello con guance di rana pescatrice, uovo marinato e bieta rossa. Per poi seguire con i Gigiyaki che non sono altro che una rivisitazione delle famose e amate palline di polpo fritto con salsa takoyaki.

Il tutto da accompagnare con Hard Shake: Campari, gin aromatizzato al wasabi home made e grapefruit bitter.

Essendo un "listening bar" non poteva mancare la musica: a completamento dell'esperienza   c'è la selezione musicale di Ultimo Tango.

Primo piano: il fine dining dello chef Gigi Nastri al Piccolo Ronin

Come detto, il Ronin è composto da tre spazi di ristorazione. Salendo al primo piano si può trovare quello curato dallo chef romano Gini Nastri: il Piccolo Ronin. Si tratta di un fine dining fusion curato nei minimi dettagli dove lo chef propone shabu shabu, yakitori, sahimi, tartare... il tutto da accompagnare con ottimi sake e altri drink come lo Spritz con tè al gelsomino, il Negroni con il sake, il Moscow Mule con vodka allo zenzero, gari e miele. Il tutto da vivere in un’atmosfera a dir poco surreale con luci rosso elettrico, stemperate dai riflessi metallici della cucina a vista. 

Da non perdere i must: l’ostrica in tempura con vitello o il risotto con anguilla laccata alla robata e mandarino.

Secondo piano: karaoke, drink e bento box

Salendo ancora più su, al secondo piano, si trova il Ronin Robata in uno spazio di altri 200 metri quadrati di zona ristorante al quale si aggiungono tante sale private preposte per il karaoke, in perfetto stile orientale, affittabili a tariffa oraria. Qui si possono ordinare anche solo drink o accompagnarli con le bento box. Accanto, c’è il cocktail & sake bar "Madame Cheng", curato dal bar manager Riccardo Speranza.

Secondo piano: l’omakase di Katsu Nakaji

Sempre sullo stesso piano si trova l'omakase del cuoco-leggenda nipponica Katsu Nakaji, spazio che forse più di tutti racconta la vera anima della ristorazione giapponese, ancora poco conosciuta in Italia. L'omakase sarà aperto a soli 10 ospiti alla volta.

Il maestro, facente parte della terza generazione di una dinastia di chef, ha deciso di trasferirsi in Italia proprio per questo progetto e già questo fa comprendere la portata del nuovo progetto in città.

Per trasferirsi a Milano, a inizio febbraio, lascerà il suo "Hatsune Sushi", il ristorante fondato a Tokyo da suo nonno nel 1893, dove ha conquistato le due stelle Michelin nel 2009.

Informazioni
Gli spazi:

Piccolo Ronin - ɪᴢᴀᴋᴀʏᴀ & ʟɪsᴛᴇɴɪɴɢ ʙᴀʀ
Ronin Robata - ʀᴏʙᴀᴛᴀʏᴀᴋɪ ʀᴇsᴛᴀᴜʀᴀɴᴛ
Madame Cheng's - ᴋᴀʀᴀᴏᴋᴇ & ᴄᴏᴄᴋᴛᴀɪʟ ʙᴀʀ
Arcade - ᴍᴇᴍʙᴇʀs ᴄʟᴜʙ

Via Alfieri, 17 - Milano
tel. +39 02 89367101
houseofronin.it

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